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Lez. 5 - Felicità per sé stessi o felicità quale anello nella catena della vita

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
6 maggio 1957

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Settembre 2017

  1. Saluti nel nome di Dio, vi porto le Sue benedizioni.

  2. Miei cari, il mondo spirituale divino non desidera altro che aiutarvi a crescere spiritualmente nella felicità, nell’armonia e nella luce. Gli spiriti di Dio cercano incessantemente di estendere la loro mano per aiutarvi a superare quegli ostacoli con cui vi trovate a lottare, con le difficoltà del vostro sviluppo spirituale su questo sentiero verso la perfezione. Tuttavia noi possiamo solo aiutare, non possiamo forzare. Per prima cosa, è necessario voler raggiungere la perfezione e aprirle la porta con il vostro desiderio. Solo allora percepirete questo aiuto come una palpabile realtà. Questo, a sua volta, aumenterà il vostro senso di sicurezza e rafforzerà la vostra fiducia nella realtà e nella sincerità del mondo dello spirito di Dio. Eppure, fin troppo spesso gli esseri umani non fanno alcuna attenzione agli spiriti celesti attorno a loro, e così non vedono, non ascoltano né percepiscono coloro che offrono il loro aiuto. Anche se, in linea di principio, essi credono all’esistenza di Dio e del mondo spirituale, non pensano che questo abbia un effetto sulla loro vita personale con tutti i suoi problemi. Di conseguenza, chiudono la porta e continuano a percorrere un sentiero sbagliato. L’andare nella direzione sbagliata inizia spesso con una scelta apparentemente banale, ma quanto più ci si avventura, tanto più ci si smarrirà in una strada senza sbocco, dalla quale sarà ancora più difficile trovare l’uscita.

  3. Persino quando le persone amano Dio e aspirano al bene, spesso non riconoscono in sé stesse i fattori che determinano il loro sviluppo e la loro realizzazione. Ciò che a loro pare un dettaglio secondario è sovente all’origine di tutte le correnti malate dell’anima. Voi, tuttavia, non lo riconoscete perché non volete aprirvi all’ispirazione proveniente dagli spiriti divini, ed è sempre più comodo rimanere sulla vecchia strada. Il risultato è la tristezza o l’insoddisfazione della vita; voi non capite il perché ma molto spesso la ragione è questa, miei cari amici.

  4. È mio compito darvi degli spunti per risvegliarvi. Possa ognuno di voi riconoscere ciò che gli appartiene - e persino per questo ci vuole la vostra disponibilità. Solamente quando lo sentirete, potrete assimilare questo insegnamento.

  5. Ogni volta che gli esseri umani si pongono un obiettivo da raggiungere con fini egoistici, volontariamente o anche solo emotivamente, spesso non saranno in grado di ottenere ciò che vogliono.  Anche se lo raggiungono, il suo effetto e la soddisfazione che ne ricavate, sarà fugace; s’inaridirà diventando superficiale e alla fine si dissolverà. Se volete la felicità solo per voi stessi, non sarete mai veramente felici. Molto probabilmente direte, “Ma è ovvio che non voglio la felicità solo per me stesso. Sarò contentissimo di vedere felici anche gli altri esseri umani”.  Eppure fa una grande differenza se questo è solo un pensiero occasionale e piuttosto superficiale, fatto per senso del dovere, o se esso pervade tutto il vostro essere. Ognuno di voi può guardarsi dentro per verificare quanto questo desiderio sia realmente profondo. Perché anche qui potete ingannare voi stessi; anche qui potete volere qualcosa solo con la vostra mente, poiché avete già appreso delle cose qui e là, mentre un altro lato della vostra personalità, che io definisco il sé inferiore, spinge le vostre emozioni in una direzione del tutto diversa. Quest’altra parte, infatti, non si preoccupa veramente degli altri – non emotivamente – sebbene nella vostra mente possiate effettivamente desiderare il bene degli altri – cioè, fintanto che non vi costa un sacrificio personale o un grande sforzo – e questo è il punto cruciale della questione. Praticamente chiunque, a meno che non si trovi ancora ad un bassissimo livello di sviluppo, in teoria sarà contento quando agli altri accadono delle buone cose. Ma persino le persone piuttosto evolute, se oneste, spesso riconoscono in sé una certa invidia o una gioia sottilmente maliziosa verso la sfortuna degli altri.

  6. A che punto si trovano le persone a questo proposito? Sono tutti disposti a fare qualcosa nell’interesse degli altri? Chiedetevi: “Voglio la felicità per me stesso, o la considero secondaria?” Potete rivolgervi a Dio e dire: “Naturalmente non posso prenderti in giro, come non posso prendere in giro me stesso. È vero, voglio essere felice. Ma una volta ottenuta questa felicità, voglio mantenerla diventando un anello di congiunzione. In qualche modo voglio dare agli altri ciò che ricevo da Te, anche se dovrò fare un sacrificio - magari rinunciando a gratificare il mio ego. Per favore, mostrami come posso offrire agli altri tutto ciò che ho ricevuto da Te”. Se v’immergete sempre di nuovo in questo pensiero, finché non attecchisce nella vostra anima, finché non raggiunge una forma spirituale tanto potente da pervadere tutto il vostro essere sin nella parte più profonda dei vostri sentimenti, allora avrete soddisfatto le condizioni. A quel punto la particolare legge spirituale può manifestarsi attraverso di voi, e allora sarete realmente felici, proprio perché la vostra felicità non sarà più il fine ultimo dei vostri sforzi. Cioè, l’”Io” rinuncerà alla sua importanza intrinseca a favore del “Noi”. Allora cercherete la felicità non solo perché la volete; al contrario, l’obiettivo sarà quello di dare felicità agli altri, sarà per gli altri, e la vostra felicità personale sarà solo un punto di passaggio, per dirla così.

  7. La felicità vi sarà data in modo che possiate spartirla. Allora diventerete a tutti gli effetti, un anello nella catena della vita, che è l’unico requisito per mantenere il flusso di felicità vivo e fluido. In questo modo non si prosciugherà mai. Qualunque cosa dia la persona che funge da tale legame, le ritornerà centuplicata. Dio vi mostrerà sempre come e in quale forma, il vostro amore, la vostra conoscenza e la vostra felicità potranno essere trasmessi agli altri, ma per prima cosa dovete essere pronti a farlo. Indubbiamente, oggi, domani, la prossima settimana, ogni giorno, potete prendere la decisione di essere pronti; dovete vincere coscientemente la vostra resistenza. Non respingetela nell’inconscio. Una volta pronti, dovrete cercare di tradurre la disponibilità in azione. E così la legge spirituale potrà incominciare a realizzarsi in voi.

  8. Ognuno di voi rifletta adesso su quali particolari benedizioni gode; si può trattare di buona salute o forza spirituale o la felicità e la sicurezza di una relazione d’amore; per ciascuno di voi è una cosa diversa. Tutti hanno ricevuto un tesoro speciale da Dio. E una volta che voi avete deciso, “Non voglio più essere fine a me stesso, ma piuttosto un anello nella catena della vita”, vi sarà mostrato come trasmettere agli altri quello che avete ricevuto, e sarete anche abbondantemente ricompensati, perché questa è la legge.

  9. Allo stesso tempo, non darete più per scontati i vostri doni e i vostri tesori - che è sempre un segno di aridità spirituale e offusca i doni che possedete perché è stata violata la legge del dare e del ricevere. Se siete un anello vivente nella catena, ogni vostro dono recupererà in splendore e la gioia e il piacere che avevate perduto vi saranno restituiti.

  10. Come avviene per la felicità in generale, così è anche per ognuno dei suoi componenti, che chiunque può desiderare: amore, forza, salute, libertà – tutto. Qualunque cosa una persona voglia solo per il proprio interesse, si dissolverà e appassirà; qualunque cosa sia ricercata nell’interesse del prossimo, come un anello nella catena, sboccerà e fiorirà – per voi stessi e per gli altri.

  11. Prendete, ad esempio, le molte persone che si preoccupano di mantenere o riacquistare la libertà, e che evitano tutto ciò che potrebbe legarle. Ma anche qui si applica la stessa legge: coloro che desiderano la libertà solo a loro vantaggio, si ritroveranno legati a livello interiore. D’altro canto, chi desidera la libertà per divenire un anello nella catena, per compiere un qualche compito particolare nell’ambito del Piano di Salvezza Divino e per i suoi simili, fiorirà in libertà senza essere legato interiormente. Dando energia per favorire l’evoluzione della coscienza umana verso l’alto, questa persona sarà libera non solo a livello esteriore, ma anche interiormente. Coloro che aspirano alla libertà per puro egoismo, elevandosi al di sopra di Dio, reclamando la libertà dalle leggi spirituali, diverranno sempre meno liberi; la decantata libertà si tramuterà in schiavitù e alla fine si ritroveranno in catene. Coloro che si allineano a Dio e alle Sue leggi vedranno di continuo aumentare la loro libertà e la loro indipendenza. Questa è la legge immutabile che non può essere sovvertita. Le leggi divine furono create in saggezza e amore e coloro che vi si rivoltano contro per sfida e ignoranza – perché non sono ancora in grado di comprenderle o perché non vogliono comprenderle a causa di non sane ragioni emozionali – non potranno che ritrovarsi sempre più insoddisfatti per la conseguente limitante schiavitù interiore.

  12. Molti di quelli che si ribellano contro l’ingiustizia umana non riescono a comprendere che Dio è giusto e che nello Spirito regna una giustizia infallibile. La giustizia spirituale utilizza l’ingiustizia umana allo scopo di portarvi alla giustizia ultima.

  13. Miei cari, ad alcuni di voi questo può apparire contraddittorio. Eppure, non lo è; il conto torna. Vi darò un esempio. Supponiamo che un criminale che abbia commesso numerosi crimini sia sempre sfuggito alla giustizia. Egli se la ride in barba alla stupidità della gente e alla mancanza di giustizia, che sembra risolversi a suo vantaggio. Ma un giorno viene arrestato per un crimine che non ha commesso. Scoprirete che è proprio questo il genere di persona che griderà più forte contro l’ingiustizia di questo mondo. L’aveva fatta franca tutte quelle altre volte e ora, proprio da innocente, è costretto a pagare. Quanto più una persona del genere è ostinata, tanto meno riconoscerà che la grande giustizia prevale su quella minore, e non vorrà ammetterlo. Ma è proprio questo il modo in cui verrà messo alla prova. Perché sarebbe fin troppo facile comprendere la giustizia spirituale con tutte le sue ramificazioni, se il legame tra crimine e punizione fosse sempre così evidente. Le imperfezioni che gli esseri umani hanno creato per sé stessi diverranno il rimedio, diciamo così, attraverso il quale poter recuperare la perduta perfezione.

  14. Se sulla Terra regnasse una giustizia totale – e questo è di per sé impossibile, dal momento che l’imperfezione prese origine dal libero arbitrio e con il libero arbitrio deve essere superata – allora sarebbe troppo semplice per voi umani, e la Terra non sarebbe un campo di prove, e non avrebbe senso lottare per ottenere un più elevato stato di coscienza. Ottenere uno stato superiore di coscienza è la grazia estrema, per la quale la porta deve essere aperta dall’entità stessa. Così, voi venite messi alla prova se volete o no guardare più lontano, anche se questo significa abbandonare la piccola volontà personale, il rancore, la presunzione e altre correnti distorte. La grandezza e la magnificenza della Creazione divina stanno proprio in questo usare l’imperfezione come mezzo per ottenere la perfezione, e l’ingiustizia umana per raggiungere la giustizia divina.

  15. L’esempio che ho appena usato è grossolano; ciò nonostante, esso si applica in un modo o nell’altro a tutti voi.  Se volete realmente sapere se è così anche nel vostro caso vi verrà data un’intuizione, sebbene, come è ovvio, non sia facile affrontare sé stessi tanto onestamente. Spesso vi ritrovate a pagare per qualcosa che non avete fatto – eppure ciò per cui state realmente pagando si trova sepolto nel passato, e di che si tratti lo si può scoprire solo raccogliendo tutta la volontà interiore nella meditazione. E anche se l’azione per cui ora dovete pagare venne commessa in una vita passata, ne potrete avere la conferma interiore, sempre che seguiate questo sentiero di evoluzione e purificazione. Utili illuminazioni vengono date dal cielo come segno di apprezzamento per i vostri sforzi sinceri, la vostra umiltà e la buona volontà.

  16. Può anche accadere che non vi venga chiesto di rendere conto per una serie di sbagli minori. Il mondo spirituale è incline ad aspettare per vedere se vi rendete conto da soli che qualcosa nel vostro carattere richiede di essere migliorato. Ma se non ricercate in questa direzione, l’effetto di tutte le deviazioni trascurate ricadrà su di voi, e lo farà tutto d’un colpo; sarà quindi necessario dare conto di tutte le piccole cose. Questo, a sua volta, può rendere più facile risvegliarvi al fatto che sarebbe opportuno cambiare qualcosa in voi stessi. E qui, il vostro atteggiamento sarà di nuovo messo alla prova. Direte: “Non ho mai fatto nulla di così sbagliato da giustificare tutto ciò che mi capita ora”, oppure ritenete che Dio non possa essere ingiusto e quindi iniziate ad esplorare in voi stessi tutto ciò che ha bisogno di essere scoperto. La questione è sempre la stessa, e la vostra risposta farà veramente la differenza nel superare o meno la prova; questo determinerà la direzione del vostro sviluppo.

  17. È una grazia particolare – e ho scelto di proposito questo termine - se potete risolvere le vostre trasgressioni alla legge spirituale nella medesima vita e non nella successiva, perché è davvero molto più facile vederne i fili di connessione grazie ai quali potete riconoscere la giustizia suprema, anche quando si manifesta in modo indiretto. Questa esperienza vi farà sentire di avere un terreno sicuro sotto i piedi e stabilirà la vostra completa fiducia in Dio. Ma, come ho già detto, la grazia della scoperta delle connessioni può esservi data, anche se quello che state affrontando risale ad un’incarnazione precedente, a patto che siate assolutamente determinati a scegliere la via dell’auto-consapevolezza e della purificazione (unificazione delle divisioni interne). In questo modo vi sarà più facile armonizzare il vostro legame con Dio, e l’armonia con Dio porta con sé la felicità. Al contrario di come normalmente si crede, la scoperta di Dio non dipende da Lui. Vi dico tutto questo in modo che possiate pensare alle vostre difficoltà e scoprire se state ancora pagando per qualcosa che avete causato in questa vita, o in una precedente. Comunque sia, è ancora possibile ritrovare il seme in voi; deve trattarsi di una particolare mancanza che va riconosciuta e affrontata.

  18. Quando gli esseri umani abbandonano il corpo ed entrano nel regno dello spirito, la maggior parte di quello che chiamate inconscio è aperto e accessibile. Nessuno di voi, miei cari, neppure coloro che sono già progrediti su questo sentiero o che sono effettivamente entrati in uno stato di guarigione, hanno la più pallida idea della realtà di questo inconscio, che è così spesso profondamente scisso in correnti opposte che agiscono contro la mente cosciente. Chi sta già guarendo può aver avuto un fugace barlume di tutto ciò. L’incontro con queste correnti e tendenze in precedenza inconsce, vi dà l’impressione di incontrare un perfetto sconosciuto che conduce la vostra vita. C’è bisogno d’impegno, disciplina e allenamento per sentire intimamente queste correnti e riconoscere con precisione quali sono. L’incontro con questo sconosciuto è un segno di grande progresso e avete tutte le ragioni di rallegrarvene. Cantate pure l’Alleluia, perché la prima battaglia è stata vinta, il primo passo verso la riunificazione della vostra personalità è stato segnato. Non deprimetevi. Non rimandate l’incontro con l’inconscio, ma affrontatelo subito, è veramente importante per chiunque desideri realizzare il più possibile in questa vita. Perché la parte sconosciuta della personalità ha una potenza enorme, e questa potenza consiste proprio nell’essere inconscia, per cui solo gli effetti di vasta portata sono visibili. Voi vedete i sintomi e non ciò che li provoca. Queste correnti sotterranee non possono essere controllate finché non ne divenite consapevoli.

  19. È un grande errore credere che non guardando alle correnti sotterranee, il loro effetto sarà minore. Naturalmente è possibile esercitare un certo controllo sulle loro manifestazioni esteriori, nelle crisi e nei conflitti, ma questo non è sufficiente. Ormai sapete che tutti i pensieri e i sentimenti creano forme spirituali assolutamente reali, anche se non potete vederle. Queste forme hanno degli effetti a lungo raggio: come cerchi che si diffondono senza fine, le azioni creano reazioni, che a loro volta avranno delle conseguenze, così da risultarne un’estesa reazione a catena. Voi riuscite a controllare solo alcune tra le manifestazioni esteriori della lunga catena, ma, come ho detto prima, questo non basta. Le correnti distorte dell’anima non possono essere raddrizzate finché non ci si immerge profondamente alla ricerca della loro origine nell’inconscio.

  20. La mente cosciente vuole il bene e vuole agire correttamente; una parte dell’inconscio, il sé superiore, tende anch’essa per l’evoluzione. Ma in ogni essere umano, c’è un altro lato della personalità che vuole il male e il falso – anche se questo male o falsità non deve essere per forza di tipo criminale; tutto dipende dallo sviluppo della persona. Un tratto negativo in un individuo molto evoluto ha lo stesso peso delle tendenze criminali di un essere meno evoluto. Pretese cieche e impossibili possono “raschiarlo” sino a fargli male, diciamo così. Esse non possono realizzarsi, in parte perché non è possibile e in parte perché si oppongono a ciò che il sé superiore desidera. Tendenze opposte si scontrano e stremano l’anima; causano disarmonia e a volte malattia, ma soprattutto, ostacolano la crescita spirituale, o almeno ne impediscono il massimo sviluppo. Quindi non vi spronerò mai abbastanza a dedicare tutta la vostra attenzione alla scoperta dell’inconscio: fate in modo di conoscerlo, rendetelo conscio attraverso la meditazione, con la preghiera, con tutta la vostra dedizione. Se non si fa questo, non ci può essere nessun avanzamento significativo e, quando abbandonerete il corpo, dovrete sperimentare la manifestazione aperta e diretta delle vostre correnti inconsce. Poi rimane da affrontare il conflitto. Fin quando le persone non affrontano sé stesse, saranno sempre deluse perché pensano di essere molto più evolute di quanto non siano in realtà, nella convinzione che solo le azioni esteriori contino; invece anche le loro emozioni sono azioni e hanno conseguenze altrettanto tangibili. E inoltre, nel mondo spirituale lo sviluppo della personalità richiede incomparabilmente molto più tempo ed è molto più difficile da realizzare. Dio ha disposto la vita sulla Terra in modo tale che la vostra ascensione spirituale sia più rapida in prossimità dell’imperfezione, nella diversità delle fasi di sviluppo. Eppure, si utilizzano spesso più incarnazioni di quanto non sia strettamente necessario per correggere le correnti cieche e imperfette dell’inconscio; alcune delle successive vite potrebbero essere evitate attraverso un maggiore impegno ad evolversi nel presente.

  21. L’evoluzione umana è arrivata ad un punto tale di avanzamento dove almeno un certo numero di persone è pronto ad affrontare le correnti nascoste dell’anima; oggi più persone hanno la maturità necessaria per una ricerca del genere. Perciò Dio ha permesso che l’umanità facesse scoperte sulla psiche e sull’inconscio. Sebbene oggi la sua conoscenza sia ancora scarsa, ci saranno sempre più scoperte in questo campo. Ovviamente, non tutte le persone sono pronte; molte devono ancora imparare ad adattare le loro azioni esteriori alle leggi divine e quindi non saranno ancora guidate verso un sentiero come questo. Non è per caso se ci si sente guidati in certi momenti.

  22. Molti vanno dallo psichiatra solo quando i loro conflitti interiori sono ormai talmente grandi da dilaniarli, da farli sentire terribilmente infelici e completamente perduti. Coloro che sono già ad un livello più alto – o sentono di esserlo – dovrebbero percorrere il loro sentiero senza dover incappare in gravi crisi, vale a dire in modo assolutamente volontario, infiammati dalla consapevolezza che l’auto-ricerca non può essere evitata. Ciò che appare complicato sulla Terra, sarà addirittura più difficile e lento nel mondo spirituale. Quanto prima iniziate, tanto più sarà semplice. Non crediate che quel che vi dico non corrisponda al vero e che possiate fare tutta questa fatica inutilmente. No, miei cari, nessuna conquista spirituale è vana. Questi sono gli unici valori durevoli che non svaniranno mai; saranno vostri per sempre.

  23. Quanto più rimandate la purificazione della vostra anima, tanto più le correnti malsane si ingarbuglieranno nell’inconscio, e tanto più difficile sarà districarle. Poiché, fino a quando queste correnti non verranno osservate alla luce della vostra consapevolezza, ogni giorno, e persino ogni ora, nell’inconscio si continueranno a verificare sempre le stesse reazioni emozionali, accatastando le nuove sulle vecchie. Riflettete su questo, e liberatevi dalle sensazioni di resistenza che senza dubbio emergeranno, almeno all’inizio. Non date retta alla voce della resistenza che offre mille buone scuse all’intelletto; scuse che, in realtà, altro non sono che sotterfugi per evitare la ricerca di sé. Usate le vostre facoltà critiche per individuare gli alibi che trovate sin troppo facilmente, o le intenzioni di archiviare l’intero problema. Osservate la vostra reazione mentre ascoltate queste parole. Come vi sentite mentre le udite? Provate un certo disagio, forse in un angoletto ben nascosto, o anche in modo chiaro? Vorreste scrollarvi di dosso queste reazioni con un gesto noncurante come se non aveste bisogno di fare questo lavoro? Guardate dentro di voi, amici miei. Coloro che desiderano purificare realmente la loro anima saranno aiutati a farlo. Troverete una mano che vi aiuta. La guarigione dell’anima non deve, e non dovrebbe, procedere in modo identico per ogni individuo; di conseguenza, il percorso verrà appianato per tutti, per far sì che ognuno trovi ciò che è meglio per il suo cammino.

  24. Ora voglio passare ad un argomento che è stato discusso in altre occasioni e che sembra lasciare perplessi alcuni di voi: come e perché è possibile che ci siano così tanti concetti religiosi sulla Terra? Voi pensate: “Ognuno dice cose diverse, la maggior parte delle quali sono in contraddizione tra loro; perciò nessuno di loro può essere nella verità”. Miei cari, c’è una sola verità. Lasciate che vi spieghi i motivi per cui ci sono differenze nei concetti umani e come si dovrebbero considerare – e qui escludo gli errori che sono stati introdotti nei concetti per inesattezza di trasmissione. Così come nello spirito ogni cosa ha forma e sostanza, altrettanto è per la verità, cioè il vero stato delle cose. La forma è immutabile eppure in flusso costante, poiché tutto nello spirito è in continuo moto circolare, in costante vibrazione. Nulla è statico, né i sentimenti né le situazioni, assolutamente nulla. Immaginate una ruota immutabile nella sua forma di base, ma che gira continuamente. In luoghi e tempi diversi, dopo il verificarsi di alcune condizioni, le persone occasionalmente sollevano il velo che la ricopre e vedono un piccolo segmento della grande ruota. Una persona, in un certo momento, vede dietro il velo, un dettaglio; un’altra, in un altro momento o in un altro luogo, ne vede un altro alquanto diverso. Le loro osservazioni possono casualmente coincidere, ma di solito non accade, poiché la ruota gira e chiunque solleva il velo potrebbe vedere cose diverse. Ciò che osservano può sembrare a volte contraddittorio perché, attraverso il velo, non si riesce a scorgere la connessione tra le varie parti dell’insieme. Se l’intera ruota fosse visibile, diverrebbe chiaro come le apparenti contraddizioni facciano parte del tutto.  E quindi l’umanità è in lotta a causa delle varie interpretazioni che appaiono contraddittorie. In realtà non è così. Persino quando un concetto religioso contiene alcuni errori, chiunque può trovare il seme di verità sul quale esso si fonda.

  25. Spesso le persone affrontano tutto questo argomento con un atteggiamento sbagliato. Credono che non possa esistere la verità assoluta, ma solo una verità relativa, una conclusione che traggono dalle varie, fugaci visioni dietro al velo. Suppongono che qualunque cosa riguardi Dio e la Creazione sia più o meno una questione di opinione o sensibilità personale. Ogni credo contiene qualcosa di bello e nobile, dicono, e quindi tutte queste questioni di fede sono soggettive e non assolute od obbiettive. La conclusione, basata sulle emozioni, è che non esista una verità spirituale assoluta. Invece di sforzarsi di cercare la verità che si trova in ogni concetto religioso, la gente liquida ogni cosa, almeno a livello emotivo, definendola come illusoria, immaginaria o una questione di preferenza. Questo significa che l’intero concetto dell’assoluto, che può esistere soltanto nello spirito, si basa ora sulla percezione umana con i suoi errori, posta al di sopra di ogni cosa. Abbracciando questo errore, si diventa passivi, incapaci di sollevare il velo e di sperimentare la verità in prima persona. Lo potete fare solamente quando siete convinti che debba esistere una verità assoluta al di sopra della verità umana relativa, e quando fate attenzione a non trasporre la verità umana relativa alla verità spirituale assoluta. Ciò bloccherebbe inevitabilmente l’accesso all’esperienza personale della verità.

  26. Sotto questo aspetto, le persone si possono suddividere in due gruppi; uno si aggrappa dogmaticamente ad un insieme di credenze senza rifletterci troppo sopra né esaminare le sensazioni che prova. Esse non sapranno mai che cosa significhi avere una profonda esperienza personale della verità. L’altro gruppo è quello che ho menzionato prima. Oggi è particolarmente numeroso, costituito per la maggior parte da persone intellettualmente avanzate. Essi affermano che i loro punti di vista sono assolutamente imparziali e di essersi “liberati”. Ma gettano via la verità divina, immutabile, assoluta ed eternamente in movimento nello stesso cesto assieme ai dogmi umani e, in tal modo, perdono il solido terreno sotto i loro piedi. Ambedue i gruppi rappresentano degli estremi; entrambi sono nel falso e non colgono l’essenziale. Il secondo gruppo è altrettanto lontano dalla verità quanto il primo, e anzi spesso di più. Con tutta la loro superficiale conoscenza intellettuale, essi sono effettivamente alla ricerca, eppure potrebbero trovare ciò che cercano se aprissero una porta dentro di loro, un accesso verso il loro inconscio.

  27. Che cos’è la “religione”?  Su questo ci sono così tanti malintesi che vi affrettate spesso ad assicurare voi stessi e gli altri che non siete “religiosi”. Credete erroneamente che essere religiosi significhi aderire ad una qualche comunità e accettare ciecamente una serie di dogmi. Religione significa “riunificazione con Dio” e tutti vogliono questo, consapevolmente o meno. Il desiderio inappagato non è nient’altro che il desiderio di ritornare a Dio, cioè alla “religione”. Quanto più siete consapevoli di questo desiderio, tanto più le vostre correnti animiche fluiranno serenamente e armoniosamente. Le persone possono anche ritrovare la via verso Dio all’interno di una comunità religiosa, se le istruzioni lì ricevute attivano la forza della loro anima e aprono la porta della ricerca di sé e, attraverso questa, di una percezione superiore. Questa è l’essenza della religione che chiunque può scoprire, anche aderendo ad un gruppo religioso. A quel punto errori e deviazioni non importano più; in quel caso non sono altro che dettagli. Questi dettagli acquistano importanza solo quando ostacolano il progresso individuale, direttamente o meno. Questo, tuttavia, dipende largamente dall’individuo.

  28. Altre persone, invece, ritornano a Dio senza appartenere a nessuna comunità religiosa; ad esse sarà mostrata un’altra via. Ma, comunque sia, tutti hanno bisogno di un aiuto dall’esterno e questo costituisce il materiale con cui devono costruire la loro Casa. Ma la “religione”, nel significato di “riunificazione con Dio”, è essenziale per tutti. Dio è assoluto, Dio è Verità, e perciò la Verità, al di là dell’errore umano, è anch’essa assoluta. Gli esseri umani riceveranno quel tanto di verità che sono in grado di comprendere e assimilare, in accordo alla loro evoluzione. Tuttavia, sono molte le persone alle quali si potrebbe dare di più di quello che già stanno ricevendo – ma non lo vogliono. Sono troppo pigre, o non stanno realizzando le condizioni necessarie per qualche altra ragione. Ma a coloro che busseranno sinceramente, la porta verrà aperta.

  29. DOMANDA: Prima ci hai spiegato come dare la nostra felicità agli altri, cioè come dare qualcosa al prossimo. Se, per esempio, posso rendere qualcuno felice con un piccolo dono, ma posso offrirlo solo a una persona, a chi dovrei darlo? Lo dovrei dare a uno sconosciuto o a qualcuno che amo, o ad un parente? Se lo posso dare ad un’unica persona, chi dovrebbe avere la precedenza?

  30. RISPOSTA: Ciò che hai in mente è un oggetto materiale che puoi dare ad una sola persona. In questo caso, dovresti riflettere con molta calma su chi potrebbe averne più bisogno, chi ne trarrebbe maggior vantaggio. Se segui dei sentimenti d’amore, lo daresti certamente alla persona che ami di più. Questa scelta tuttavia, potrebbe rivelarsi troppo egoistica. D’altro canto, se sei afflitto da qualche senso di colpa, forse potresti scegliere di darlo ad una persona alla quale trovi più difficile donare. Ambedue queste soluzioni potrebbero rivelarsi sbagliate quando si tratta di casi particolari. La risposta corretta non può essere trovata tramite regole fisse. Dio vi ha circondato di guide spirituali che vi aiuteranno in tutti i vostri problemi; quando vi sarete liberati dalla volontà compulsiva dell’ego e da tutte le distorsioni, sarete pronti per venire ispirati e guidati anche nelle più piccole cose. A volte la risposta corrisponderà a ciò che le vostre emozioni desiderano, in quel caso, comunque, non dovreste seguire ciecamente le vostre emozioni, bensì comprendere la volontà di Dio attraverso un onesto auto-esame. Altre volte la risposta potrebbe essere molto differente da ciò che le vostre emozioni vorrebbero sentirsi dire.

  31. Quello che intendevo col dare felicità, era molto di più che offrire cose materiali. Questo tipo di dono non è sempre possibile e, detto tra noi, non è molto importante. Naturalmente, se una persona ha una sovrabbondanza di beni e non dà mai nulla a nessuno, questo è sbagliato. Per chi è molto avaro, dare materialmente sarebbe una pratica utile per superare il suo difetto. Eppure, in generale le persone sono più facilmente inclini a fare dei sacrifici materiali per mettersi l’anima in pace. Sono molto meno propensi a fare sacrifici spirituali. Quello è molto più difficile.

  32. Quel che intendo col dare felicità è questo: quando aspirate alla felicità e all’amore, pensate bene a come elargire qualcosa che desiderate o che già avete, a come potete considerare tutto ciò cui aspirate come qualcosa da donare agli altri. Una volta formulata l’intenzione, gli spiriti celesti vi aiuteranno e vi mostreranno la strada. Verificate fino a che punto volete felicità, armonia, luce, amore e libertà. Poi rendetevi conto che finora, a livello emotivo, volevate tutte queste cose solo per voi stessi, per essere felici. E di nuovo, a livello emotivo, fino ad ora vi siete considerati il numero uno, la persona più importante. Forse ora riuscirete a cambiare questi atteggiamenti emotivi.

  33. È naturale che non possiate costringervi a non desiderare di essere felici, questo sarebbe assurdo ma, riguardo ai vostri sentimenti, dovreste imparare a non attribuire così tanta importanza a voi stessi. Nelle vostre emozioni dovreste comprendere che l’intero movimento della Creazione è diretto al compimento del Piano di Salvezza, al ritorno di tutti gli esseri dall’oscurità a Dio, alla felicità. Coloro che usano la felicità che sperano di raggiungere, o che hanno già raggiunto, per contribuire al Piano di Salvezza, agiranno in sintonia con la legge spirituale, diventando un anello nella catena anziché fermarsi a sé stessi. Forse non avete un’idea ben chiara di come far funzionare la trasmissione di questa felicità, ma quando sarete aperti e pronti vi verrà mostrato e sarete guidati a compiti particolari.

  34. Per esempio, a qualcuno potrà essere richiesto di donare un po’ del suo tempo. Tante persone hanno molto tempo a disposizione, perciò possono darne un po’ – non come pensano loro, ma come vuole Dio. E questo è sempre infinitamente molto più bello, perciò è importante aprirsi alla volontà di Dio. Molti, come primo dono, dovrebbero guarire se stessi, così che, quali persone libere ed emotivamente sane, sapranno donare liberamente e divenire realmente anelli della catena. Quest’ auto-guarigione richiede all’inizio un sacrificio apparentemente grande, cioè il superamento di quella resistenza a guardarsi per come si è veramente, ad aprirsi, a liberarsi dai difetti. Se non lo farete solo per voi stessi, allora la felicità acquisita sarà un mezzo per rendere gli altri più felici, per donare e amare di più. Se avrete questa intenzione, il mondo spirituale vi darà ogni possibile aiuto per superare le difficoltà sul vostro sentiero. Potrete sinceramente aiutare gli altri soltanto quando sarete così sani che la vostra armonia interiore influenzerà positivamente le persone non soltanto esteriormente, ma anche a livello inconscio.

  35. Rendere gli altri felici, dar loro amore, calore, consolazione, profonda comprensione quando sono infelici, e aiutarli spiritualmente a trovare la strada giusta è possibile solo quando, in modo profondamente sentito, l’ego non è più il centro della vostra consapevolezza. Finché desiderate la vostra felicità senza porvi come un anello della catena, state ancora mettendo il vostro ego al primo posto, anche se non siete consapevoli di farlo. Ognuno di voi può incominciare a guarire le ferite della propria anima e rimuovere la crosta con cui protegge la ferita, così da poter essere di reale aiuto agli altri. Nel fare questo lavoro di auto-guarigione, ognuno va a porsi nel luogo più adatto a sé ed è aiutato ad entrare in armonia con le leggi spirituali. Persino prima della completa guarigione, vi si apriranno alcune strade che vi daranno modo di partecipare in maniera utile e attiva al Piano di Salvezza, ma il desiderio iniziale proverrà da voi. Quale sarà il vostro compito, lasciatelo a Dio. Questo compito sarà allora il più adeguato alle vostre capacità e vi renderà ben più felici. Allora diverrete una luce, un sostegno e un esempio per gli altri. Sarete tutto questo solo se non agirete in modo meramente superficiale, ma spinti da un profondo impegno interiore a purificarvi, ad amare meglio, a comprendere e aiutare gli altri. Chiunque riesca a risvegliare e coltivare nell’anima questi elevati sentimenti, sarà veramente vivo, e gioirà di un profondo, intimo contatto con il mondo spirituale di Dio; non sarà mai solo, abbandonato o amareggiato. Una tale persona raggiungerà la vera abbondanza e quelle ricchezze che non potranno mai esserle sottratte.

  36. Lasciatevi guidare da Dio; apritevi soltanto alla Sua volontà, affinché il vostro cammino possa esservi mostrato passo dopo passo. Dio è generoso nel dare, miei cari. Lo capirete quando vedrete che ciò che vi giunge attraverso di Lui è meraviglioso, ben al di là di qualunque altra cosa cui potreste aspirare. La difficoltà iniziale sta unicamente nell’affidarvi a Dio. No, la questione non consiste nel dare delle cose materiali; questo sarebbe molto più facile, molto più conveniente. Voi dovete offrire voi stessi. Perché, se potete dare voi stessi nel modo giusto, potete anche dare a qualsiasi persona con cui entrate in contatto. Prima che possiate offrirvi, tuttavia, dovrete possedere voi stessi. Non si può dare ciò che non si ha.

  37. Pochi sono realmente padroni di sé perché, non conoscendosi abbastanza bene, sono più o meno estranei a sé stessi. Nella misura in cui rifuggite le vostre imperfezioni, voi non possedete voi stessi; non poggiate quindi su un terreno solido. Quasi tutti gli esseri umani sono ancora schiavi dei loro difetti e delle loro emozioni negative, e solo accogliendo voi stessi per come siete, potrete acquisire padronanza su di loro e quindi su di voi. Questo è il modo in cui iniziano la trasformazione e la purificazione. Non importa di quanta libertà esteriore possiate godere, (internamente) siete succubi, e vi ritraete imbarazzati di fronte ad ogni imperfezione che sentite dentro e che vi espone fuori. Siete come schiavi e non potete essere padroni di voi stessi, e di conseguenza non riuscite realmente a donarvi. Per questo motivo, siete dipendenti dagli avvenimenti esterni e non riuscite a vivere in armonia. L’armonia può crearsi solamente quando non dipendete più dalle cose che sono al di là del vostro controllo.

  38. Coloro che hanno trovato sé stessi sul sentiero più bello, il sentiero della luce, non dovranno più dare delle cose particolari. Essi possono donare sé stessi completamente, non solo ad una persona amata, ma in qualunque situazione della vita in cui Dio li abbia posti. Essi possono donare sé stessi con tutta la loro anima e tutto il loro essere.

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 5 - Happiness for Yourself or Happiness as a Link in the Chain of Life
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