Vai ai contenuti

Lez. 3 - Il destino come scelta - la volontà di cambiare

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
9 aprile 1957

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Ottobre 2017

  1. Saluti nel nome di Dio, vi porto le Sue benedizioni, miei carissimi.

  2. Quando un’entità s’incarna per una nuova vita sulla Terra, porta con sé i compiti che deve completare; il piano è già delineato. E in molti casi, lo spirito stesso ha il diritto di discutere della sua vita futura con quegli spiriti che ne hanno la responsabilità: quindi l’entità che sta per incarnarsi può contribuire, fino ad un certo punto e secondo la visione e la capacità di giudizio che ha già acquisito, su come il suo destino si snoderà. Questo perché nella dimensione dello spirito, l’entità ha una visuale più ampia di quando è incarnata, e comprende che lo scopo della vita non è quello di viverla il più confortevolmente possibile, ma di evolversi verso uno stato superiore per raggiungere il più rapidamente possibile la perfetta beatitudine – uno stato che non esiste sulla Terra. Lo spirito sa che solo attraverso uno sforzo spirituale, la conoscenza spirituale può penetrare la sua intelligenza; ma, quale spirito, sa anche che questo non è facile da raggiungere e che, una volta incarnato, le difficoltà, le prove e persino i cosiddetti disastri saranno spesso necessari per trovare la strada giusta e il corretto atteggiamento nella vita.

  3. La memoria sfuma automaticamente nel momento in cui la materia avvolge lo spirito. Questo fatto è essenziale, poiché è necessario lottare per ottenere la consapevolezza spirituale, cosa possibile solo quando ci si assume il compito di cercare Dio e le verità della Creazione, in se stessi, e non solo all’esterno e in termini generali. Solo nella propria anima si può individuare il particolare significato e lo scopo della propria vita, oltre ai compiti personali da portare a termine. Tuttavia, chi si lascia continuamente impressionare dagli aspetti esteriori della vita terrena non coglie questo significato interiore e a volte deve passare da una vita all’altra senza molti progressi, incarnandosi ripetutamente per lo stesso obiettivo.

  4. Lo spirito conosce i pericoli della vita terrena, ma sa anche che affrontando la vita in modo corretto dal punto di vista spirituale, sulla Terra ci si può evolvere molto più rapidamente che nel mondo dello spirito, proprio perché là la vita è più facile. Sulla Terra le difficoltà sono principalmente collegate alla materia e a tutto ciò che questa implica. Accade così, in parte perché il ricordo è stato cancellato e va recuperato, e in parte perché la materia presenta così tante tentazioni. Solo coloro che superano queste difficoltà possono farcela e impiegare la loro vita terrena al meglio. Gli spiriti che stanno per incarnarsi sanno di aver bisogno delle difficoltà che li scuoteranno per farli risvegliare in modo da non rimanere imprigionati nella materia e in tutto ciò che la materia attrae. Prima dell’incarnazione, quindi, uno spirito può chiedere alle entità superiori: “Vi prego, aiutatemi, non solo con la vostra forza e guida, ma anche, quando vedete che non sto facendo la mia parte, con prove e difficoltà, così quando queste arrivano, avrò una maggiore probabilità di risvegliarmi e riconsiderare la mia vita da un punto di vista diverso rispetto a quando tutto va bene e senza attriti, cioè quando tutti i miei desideri vengono regolarmente soddisfatti nell’ambito del possibile”.

  5. Così, miei cari, è importante che vi rendiate conto che molti eventi della vostra vita che paiono ripetersi, vennero in realtà scelti e pianificati da voi quando ancora avevate una visuale più ampia, prima che la materia avvolgesse il vostro spirito. Saperlo vi sarà utile. Uno spirito molto ambizioso potrebbe a volte scegliere persino un destino particolarmente difficile, sapendo chiaramente - nello stato fuori dalla materia - che il dolore da attraversare è poca cosa e di breve durata in confronto al beneficio che ne deriva. Questo dovrebbe farvi riflettere.

  6. Suggerisco a ognuno di voi, amici miei, di ripensare alla vostra vita e alle vostre prove e tribolazioni. Chiedetevi se per caso non siete stati voi a sceglierle per essere sicuri di non rimanere all’oscuro di qualcosa che dovreste ancora svolgere. Contemplate da questo punto di vista tutto ciò che dovreste ancora trovare e risolvere dentro voi stessi. Se lo ricercate con tutta la vostra volontà, la risposta arriverà, voi la intuirete e riceverete delle intuizioni. Anche questo va imparato; c’è bisogno di pratica. Non crediate che l’abilità di meditare arrivi da sola. Servono forza di volontà e perseveranza; dovreste imparare a contrastare le vostre correnti negative. Ma la ricompensa è grande e colma di felicità; vale proprio la pena di fare questo sforzo. Quando il mondo dello spirito riconosce che vi state impegnando con sincera buona volontà, allora anche dall’esterno vi saranno date guida e consiglio per aiutarvi a raggiungere il vostro obiettivo.

  7. Una volta che la vita è conclusa e il guscio materiale viene abbandonato, se lo spirito si rende conto di non aver completato tutto quello che aveva pianificato, gli viene spesso concesso di portare a termine l’ultima incarnazione nella dimensione spirituale, per concludere compiti già iniziati e sbarazzarsi di alcuni fardelli. A quel punto, quale spirito, egli può continuare ad essere coinvolto con la propria famiglia o con qualunque altro gruppo di persone con le quali aveva ancora intenzione di ultimare un compito, solo che in questo caso le sarà molto più difficile farlo. È più facile nel senso che la chiara visione è ripristinata, la memoria perduta recuperata ed egli comprende come stanno veramente le cose, ma è più difficile perché la possibilità di lavorare in modo efficiente dall’altra parte del velo è molto ridotta.

  8. Per esempio, una persona in vita può influenzarne un’altra in modo piuttosto efficace quando supera le proprie imperfezioni; questa influenza indiretta è sempre efficace e durevole. L’esempio è sempre più convincente delle parole, della persuasione o della forzatura della volontà altrui, indipendentemente da quanto siano giuste e buone le intenzione. Nella misura in cui superate le vostre debolezze, affermate le leggi spirituali dentro di voi ed imparate ad amare, vi avvicinate sempre di più ai vostri compagni umani là dove serve. Avviene così secondo le leggi spirituali. È un’influenza indiretta, ma alla fine il risultato diventa evidente a tutti. Tuttavia, come spirito disincarnato non potete fare tutto questo, perché molte persone non sono aperte a ricevere quanto uno spirito cerca di trasmettere mediante l’ispirazione; persino quando lo percepiscono, gli esseri umani spesso lo fraintendono o lo dimenticano, tanto che per lo spirito è molto più difficile e richiede molto più tempo il portare a termine il compito iniziato sulla Terra – ammesso che poi sia del tutto possibile. A questo scopo può rendersi necessaria una nuova esistenza terrena.

  9. Così, ogni essere umano e ogni spirito crea pian piano il mondo nel quale vive. Voi costruite la vostra dimora nel mondo dello spirito dopo la vostra vita terrena, e costruite la vostra vita futura sulla Terra. Ogni atto, pensiero e sentimento ha una sua forma che, a sua volta, contribuisce a costruire la vostra dimora spirituale – anche se è temporanea –  così come anche gli eventi destinati alla futura incarnazione. Tutto ciò non rappresenta solo la naturale conseguenza dell’atteggiamento e della mentalità della persona, ma le forme spirituali così create, indicano con esattezza ciò di cui l’entità ha bisogno per il suo ulteriore sviluppo.

  10. Meditate su queste parole, perché contengono molte cose e dimostrano, inoltre, che alla fine l’equazione deve sempre tornare: le avversità sono auto-generate e proprio per questo contengono la sola medicina che esista. Da questo potete intuire la vastità della saggezza divina presente nelle sue magnifiche leggi. Chiunque capisca questo fatto, comprenderà anche che il destino e il libero arbitrio non sono due fattori reciprocamente inconciliabili ma che al contrario sono intrecciati e interconnessi. Gli eventi che il destino vi fa incontrare sono aspetti spirituali che devono manifestarsi in modo concreto. Se per ignoranza di queste leggi, vengono creati aspetti sfavorevoli, allora sarà necessario che ogni individuo li dissolva da solo, e questo si può fare solo incamminandosi su un sentiero spirituale di disciplina interiore, autoconoscenza e ricerca di sé.

  11. Per fare tutto questo, miei carissimi, avete bisogno di forza di volontà. Molti di voi diranno: “Questo va benissimo, ma alcuni già nascono con molta forza di volontà, mentre altri no; allora, come fa una persona che non ha forza di volontà a metterla in pratica?” Lasciate che vi spieghi.

  12. La forza di volontà, proprio come ogni altra qualità, deve essere generata e potenziata da voi stessi, non può essere diversamente. Una persona nata con una forte volontà ha sicuramente lavorato nel passato per ottenerla e quindi adesso la porta in sé come dote preziosa – se posso definirla così – e può metterla a frutto. Se ancora non vi è accaduto, lavorateci in questa incarnazione. Lo stesso vale per tutte le altre qualità, sia la capacità di amare, di essere tolleranti, la gentilezza o qualsiasi altra cosa. Mi piacerebbe mostrarvi come ognuno di voi possa acquisire la forza di volontà, perché Dio non chiede l’impossibile a nessuno, miei cari amici, mai.

  13. La forza di volontà è un diretto risultato della comprensione, della conoscenza e della relativa decisione, poiché ogni essere umano ha una certa quantità di forza e dipende interamente da lui decidere in quale direzione incanalarla. Molti la sprecano in sforzi inutili che non producono nulla che abbia un valore spirituale, o si arrendono a insane correnti emotive non purificate. Queste consumano molta energia. C’è poi un’altra legge spirituale che fa sì che l’energia usata per scopi spiritualmente positivi si rigeneri in continuazione. Ma quando la vostra forza è trattenuta in circoli negativi di correnti spiritualmente improduttive, essa s’impoverisce, va sprecata e si esaurisce perché non può rinnovarsi, perlomeno non a sufficienza.

  14. Ecco il motivo per cui spesso vi capita di vedere come le persone impegnate a fare del bene sembrano possedere una forza sovrumana. Chi comprende il significato della vita incanalerà saggiamente l’energia a sua disposizione, regolando gli interruttori interiori in accordo ad essa. Quando ci si lascia trascinare alla deriva, senza pensare minimamente al vero significato della vita, molta energia verrà dispersa in canali secondari e di conseguenza verrà consumata senza un sufficiente rinnovo. Perciò il primo passo per acquisire forza di volontà è di pensare, o anche - come lo definite voi - meditare nella giusta maniera. Infatti, per chi ha già raggiunto una certa comprensione, sarà più facile trarre le relative conclusioni dentro di sé e prendere le decisioni che ne derivano.

  15. Si tratta di una decisione e di un nuovo orientamento interiore quando una persona può dire: “Bene, sono qui sulla Terra per una certa ragione. Forse mi manca la forza di volontà per raggiungere gli obiettivi della mia vita, che potrei raggiungere superando ogni mia resistenza, ma chiederò questa forza di volontà a Dio, perché sostanzialmente io desidero il bene e amo sinceramente Dio. Mi prenderò il tempo e farò un piccolo sforzo per riflettere su queste cose e per aprirmi all’illuminazione divina, dedicando regolarmente, ogni giorno, venti o trenta minuti alla mia vita spirituale. E quando scoprirò che all’inizio mi manca la forza di volontà, allora porterò questo problema nella mia meditazione, nel mio dialogo con Dio e Cristo che è lì per aiutarmi, e con gli spiriti guida, anch’essi in attesa di assistermi nel caso che io riesca a soddisfare le condizioni per ricevere gli insegnamenti e acquisire maggior conoscenza, e per aiutarmi ad accrescere la mia forza di volontà, ancora debole”.

  16. Tutti possono farlo. Gran parte di questa forza di volontà e di questa auto-disciplina è a disposizione di tutti. Non dovete incominciare con le cose più difficili; dopotutto, quando costruite una casa non partite dal tetto ma dalle fondamenta. L’idea è quella di spostare l’energia e l’attenzione. Quando, infine, una persona prende questa decisione e la mantiene – una decisione che non è né troppo difficile né troppo grande per nessuno – allora anche il mondo dello spirito vi aiuterà a rafforzare la volontà, in modo che gli ulteriori e, in realtà, più difficoltosi passi di sviluppo vi sembreranno molto più facili.  Questo posso promettervelo, amici miei, e alcuni di voi possono già confermare che le cose stanno così. Quindi, anche la persona che all’inizio non aveva nessuna forza di volontà, a tempo debito, avrà la stessa forza di quelli che ne sono nati.

  17. Chi si rende conto di qual è la posta in gioco e dove porre la maggior parte dell’attenzione, e chi porta questa comprensione da un superficiale livello teorico verso livelli interiori più profondi, sarà  in grado di fare il necessario passo decisivo. Ciò avverrà mediante la pratica regolare della corretta meditazione, la quale ovviamente dovrà essere imparata come parte di questo Sentiero. Nella mia ultima lezione, ho parlato delle decisioni interiori. La risoluzione di potenziare la vostra forza di volontà è una decisione che alla fine dovrete necessariamente prendere. Per riassumere: per ottenere la forza di volontà voi dovreste, per prima cosa, possedere una maggiore comprensione e poi, prendere la decisione che ne consegue. Perciò, se sentite di non avere sufficiente forza di volontà, ciò significa che vi manca la comprensione illuminante di tutta la questione.  Sì, potreste averne un vago sentore, ma la vostra anima non ne è ancora pervasa, forse perché c’è qualcosa in voi che oppone resistenza e si aggrappa al comodo e indisciplinato vecchio atteggiamento. Allora vi sentite divisi interiormente: una parte di voi ha una certa conoscenza spirituale, mentre l’altra non trae alcuna conclusione da ciò che percepisce solo vagamente – il fatto è che voi non volete realmente sapere. Questo è il motivo per cui il primo passo dovrebbe consistere nell’approfondire la conoscenza superficiale, lavorare prima su quella, finché l’intera personalità non venga interamente pervasa da questa comprensione. Quando incomincerete a farlo – e se vi ci dedicherete con un po’ d’impegno e di tempo – prenderete di sicuro questa decisione e avrete anche la forza di volontà per portare la vostra vita e le vostre energie nella direzione della spiritualità, riconoscendo e comprendendo pienamente che solo in questo modo potrete risolvere anche i vostri problemi terreni. E questo è il modo in cui un individuo sviluppa in se stesso un’energia così potente che tutti i successivi passi in salita sul Sentiero si faranno sempre più agevoli. Come sempre e in tutte le cose, la parte più difficile è l’inizio.

  18. Dalla nostra prospettiva, notiamo spesso che le persone che credono di non avere abbastanza forza di volontà, ne avrebbero se solo portassero le loro energie nei giusti canali, se solo regolassero l’interruttore. Ma solo comprendendo profondamente che questo cambiamento è realmente necessario, vi sentirete spinti ad agire. Fintanto che ingannate voi stessi, nella convinzione di poterne fare a meno, voi non solo non agite, ma procedete a rilento, come avete sempre fatto fino ad ora. Tuttavia, quando seguite un cammino che vi sembra comodo, vuol dire che il vostro rapporto con Dio non è del tutto equilibrato. Cosi, se vi ritrovate in questa situazione, vi consiglio di incominciare a riflettere su Dio e su Cristo, e di non evitare questa contemplazione. E dovrete ammettere, indipendentemente da ciò in cui esattamente credete o non credete – partendo dal presupposto che non siete atei – di poter dare a Dio una qualche attenzione. E potete ringraziare Cristo per tutto ciò che ha preso su di sé grazie al Suo amore. Tutti coloro che mediteranno e rifletteranno su queste cose in questo modo, arriveranno alla giusta conclusione e prenderanno la giusta decisione facendo della loro vita una religione vivente e non una semplice teoria.

  19. Pensate che ci aspettiamo troppo da voi? Vi sembra troppo dedicare un po’ di tempo e d’impegno quotidiano per guardare dentro voi stessi, per trovare quelle aree in cui vi manca ancora qualcosa, per migliorare la vostra consapevolezza spirituale? E quando vi manca la forza di volontà e vi sembra così difficile seguire una disciplina quotidiana, allora, dopo aver chiesto aiuto, cercate dentro di voi per scoprire che cos’è che vi blocca così tanto. Se temete di poter trovare qualcosa che preferireste tenere nascosto, allora vi sarà utile usare la semplice e salutare logica, che vi dirà che nulla può rimanere nascosto a Dio e al regno dello spirito – e neppure a voi stessi, una volta che ritornerete in quel mondo. E quanto prima tutto il nascosto salirà in superficie, tanto meglio sarà per voi e tanto più facile sarà affrontarlo. Perché sapete che ciò che è nascosto crea molti più conflitti di ciò che è allo scoperto, riconosciuto e integrato. Anche i vostri psicologi lo sanno, per cui siete abbastanza consapevoli del fatto che non c’è nulla da guadagnare nel chiudere gli occhi su ciò che è dentro di voi. Meditate profondamente su questo, per far sì che questa conoscenza metta radici nella vostra anima. Sarà per il vostro massimo bene.

  20. Quando avrete superato le difficoltà iniziali e avrete conseguito una certa padronanza di voi stessi, per lo meno sotto quest’aspetto, allora il mondo spirituale vi mostrerà il passo successivo da fare sul vostro cammino, su cosa lavorare e per cosa lottare. La vita ve lo farà incontrare. Quando avrete imparato a meditare in modo giusto, saprete come osservare ogni evento della vostra vita quotidiana con occhi aperti per capire i suoi messaggi.

  21. Persino quegli amici che hanno superato le difficoltà iniziali, non usano sempre nel modo migliore i loro momenti tranquilli. Meditano troppo spesso in termini generali, sempre allo stesso modo, non solo quando pregano per gli altri ma anche quando lo fanno per se stessi. Le vostre meditazioni e preghiere devono variare; avete bisogno di intuire il gradino successivo del vostro sviluppo e, quando non ne siete ancora consapevoli, le intuizioni vi saranno date se le ricercherete onestamente, ponendo attenzione su ciò che deve essere scoperto, imparato, superato e accettato. Cogliete questa particolare sfida di scoprire in quale direzione volge il vostro sentiero verso Dio e il Cristo, e verso i vostri personali amici nello spirito che vi sono così vicini e il cui compito è di aiutarvi in questo. In questo modo le vostre preghiere prenderanno vita. Poi, dopo aver chiesto aiuto per individuare i vostri problemi e per trovare la forza di risolverli, state in silenzio e ascoltate dentro di voi, e poi pensate, o piuttosto lasciate che i vostri pensieri salgano alla superficie e permettete loro di guidarvi intuitivamente. Dopo un po’ di tempo le connessioni vi diverranno chiare. Capirete da dove proviene il problema, il perché reagite in quel modo, e la crescente consapevolezza delle vostre correnti interiori vi aiuterà ad avanzare ancora un po’.

  22. Riprendete sempre di nuovo la decisione di affrontare la vostra verità interiore con coraggio. Coltivate pensieri veritieri; riflettete su ogni cosa con chiarezza e in modo autonomo. Allora la vostra vita spirituale diventerà più produttiva, perché sarà viva e quindi in costante cambiamento. Non si svolgerà seguendo una formula rigida che si ripete quotidianamente. E così la vostra relazione con Dio diverrà armoniosa.

  23. Riflettete sulle parole che oggi mi è stato concesso di offrirvi. Esse vi spingeranno un po’ più avanti sul cammino. E così anche noi avremo realizzato il nostro compito. Quando dico “noi”, voglio chiarire che io non sono la sola entità coinvolta in questo contatto, ma che anche altri spiriti amici vi partecipano, ciascuno con funzioni molto specifiche, così com’è mio il compito quello di parlarvi. Stabilire un tale contatto non è facile come potreste pensare, anche quando si è dotati della capacità di trasmettere.

  24. Noi spiriti che lavoriamo qui, ci rallegriamo quando vediamo che queste parole vi portano un po’ più vicini a Dio, al vostro vero sé, alla vostra felicità e alla vostra armonia interiore. Ricevete le benedizioni della salvezza, che esse possano entrare in voi. Andate con Dio, andate in pace. Che Dio sia con voi.

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 3 - Choosing Your Destiny - The Will to Change
Il copyright del materiale della Guida del Pathwork® è di esclusiva proprietà della Fondazione Pathwork®
Torna ai contenuti