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Lez. 69 - La follia di aspettarsi dei risultati mentre si è sul Sentiero; realizzazione o repressione del legittimo desiderio di essere amati

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
16 settembre 1960

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Giugno 2016

  1. Saluti, miei carissimi amici. Benedizioni ad ognuno di voi. Quest’ora è benedetta. Con gioia riprendiamo il lavoro con voi su questo sentiero di autoscoperta. Possa il nuovo anno portarvi nuovi progressi. Possa ognuno di voi trovare la guida di cui ha più bisogno.

  2. Innanzitutto, vorrei discutere di un argomento sul quale alcuni dei miei amici sono piuttosto confusi, vale a dire, i risultati che vi dovrebbero derivare a seguito del vostro lavoro su questo sentiero. Molti tra i miei amici credono realmente, o sentono vagamente, che dopo aver lavorato su sé stessi per alcuni mesi o anni, le difficoltà e i problemi della vita debbano sparire. Questo è completamente irrealistico. Semplicemente, non è così. Ma è anche vero che le manifestazioni esterne dei vostri problemi interiori potrebbero in qualche modo alleviarsi. Tuttavia è sbagliato misurare il vostro progresso personale basandovi sul fatto che gli alti e bassi della vita continuino o meno a manifestarsi.

  3. Esaminiamo ora questo argomento e facciamo luce sulla confusione. È importante che tutti voi comprendiate il perché misurare il vostro progresso in questo modo è sbagliato, e che può anzi essere molto dannoso.

  4. Fin dalla nascita portate con voi i vostri conflitti di base. Fino al momento in cui decidete di lavorare sul sentiero della conoscenza di sé, generalmente trascorrono alcune decadi durante le quali questi problemi si radicano sempre di più nella vostra anima. Così, voi vi portate dietro i vostri problemi interiori non solo da molti anni di questa vita attuale, ma addirittura da molti secoli. È quindi assurdo ritenere che quelle poche scoperte relativamente superficiali possano essere già sufficienti a risparmiarvi le occasionali tempeste della vita. Questo perché un’importante scoperta conseguita lungo il sentiero rimane ancora legata a molte altre tendenze che non potete assolutamente aver già riconosciuto. Siete ancora all’oscuro di come la vostra vita è connessa al quadro fondamentale del vostro lato immaturo. Perciò vi trovate ancora sotto il dominio del vostro inconscio, anche se avete sicuramente già fatto dei grandi passi avanti. Il semplice trascorrere del tempo non è mai un parametro affidabile per stabilire quanto progresso avete già fatto. Alcuni possono ricercare e lavorare con forte volontà esterna, mentre le interiori resistenze inconsce ne bloccano il vero progresso. Per costoro, alcuni anni di lavoro apparentemente serio porteranno meno risultati rispetto al lavoro di pochi mesi di una persona priva di resistenze interiori.

  5. Quando la psiche è disposta solo a metà ad affrontare la verità interiore, come potete minimamente aspettarvi un cambiamento reale nella vostra vita? Persino i più volenterosi creano spesso, senza saperlo, delle resistenze interiori nel deliberato tentativo di evitare di fare vera chiarezza. Vi permettete di spingervi fino ad un certo punto, e non oltre. Perciò, come potrebbe mai essere possibile che, con uno sforzo relativamente superficiale, la vostra vita cambi a tal punto da veder cessare i problemi esterni? Nonostante certe intuizioni, dentro di voi tutto il significato del mondo infantile rimarrebbe ancora nascosto. La vostra vita non potrebbe assolutamente cambiare, perché le vostre reazioni emozionali funzionano ancora pressappoco come hanno sempre fatto finora.

  6. Presumiamo pure che alcuni di voi, grazie ad un inconscio particolarmente flessibile e disponibile, siano arrivati ad affrontare sé stessi nel modo più completo possibile, umanamente parlando. In primo luogo, proprio questo processo di affrontare sé stessi non può che essere graduale. Nessuno può affrontare in breve tempo tutto ciò che si trova al suo interno. Inoltre, assumiamo che una persona sia giunta ad avere una visione complessiva del suo illusorio mondo interiore. Nemmeno questa scoperta è sufficiente ad innescare un cambiamento immediato tanto radicale da non causare più contrattempi sulla strada dell’individuo. Perché scoperta e cambiamento non sono la stessa cosa, sebbene il primo sia un requisito affinché ci sia il secondo. Alla fine potrete riconoscere molto chiaramente quanto le vostre emozioni reagiscano in modo illogico e irrealistico– e questo è un grande passo avanti. Eppure, a causa di una radicata abitudine, le forze della vostra anima sono abituate a funzionare in una sola direzione, tanto da rendersi necessario un considerevole arco di tempo e una costante presa di coscienza di queste stesse reazioni, prima che si venga a creare un nuovo modello. Eppure sì, in qualche misura sta avendo luogo un cambiamento molto graduale in virtù della costante e sincera scoperta delle emozioni infantili. Si tratta di un processo così salutare e liberatorio che a volte può veramente provocare un cambiamento esterno. Ma il vero cambiamento ha luogo interiormente, ed è questo ciò che conta.

  7. Il miglior indicatore del cambiamento interiore è rappresentato dal vostro modo di reagire ai problemi e alle difficoltà. Questo avviene pian pian quando scompaiono tutte le resistenze interiori ad affrontare sé stessi. Non rimane alcun timore in voi di affrontare qualsiasi cosa. Dunque, siete riusciti in qualche modo a cambiare certe reazioni emozionali. E dove queste ancora rimangono, voi le vedete chiaramente, e continuando ad osservare, comprendete sempre meglio perché reagite in modo immaturo. Vedete sempre più chiaramente quali sono le vostre convinzioni irreali e, in teoria, quale dovrebbe essere, e un giorno sarà, la vostra giusta reazione agli eventi. Ma anche allora la vita continuerà, e vi avvolgerà di tanto in tanto con le sue nuvole. Eppure queste nuvole non avranno più la forza di abbattervi, di turbarvi eccessivamente, di rendervi timorosi e preoccupati.

  8. Gradualmente, un passo alla volta, cesserete di temere i periodi in cui attraversate le ombre. Inizialmente, vi avvicinerete a questi periodi con coraggio e con atteggiamento costruttivo verso ciò che può esservi d’insegnamento. E ogni volta, quando imparerete un’importante lezione su voi stessi, emergerete dall’ombra alla luce come individuo più forte e più libero, un essere umano più felice e più sereno. Giungerà il tempo in cui ciò che viene di solito considerata una difficoltà, per voi non lo sarà più. Questo è l’unico modo per imparare ad essere padroni di voi stessi e della vostra vita. Se i problemi dovessero subito cessare, non potreste mai realmente perdere la paura che avete di essi, perché vi resterebbe dentro la preoccupazione e il sospetto che prima o poi potrebbero ritornare. Ma una volta padroneggiati, i problemi della vita non vi sembreranno più una minaccia.

  9. Questa è la realtà, amici miei. Immaginare che il solo aver portato a termine una minima parte del lavoro da fare, o di aver scoperto una minima parte di quello che c’è da scoprire, i problemi, le malattie, le preoccupazioni, gli attriti e tutte le altre difficoltà cessino di botto è, a dir poco, irrealistico e puerile. Il solo modo di misurare il vostro progresso sta nella reazione ai problemi che la vita inevitabilmente vi porta, e anche da quello che ogni volta imparate, da quanto crescete dopo ogni difficoltà, sia che si tratti di una questione grande ed importante, o di una insignificante, la quale tuttavia un tempo avrebbe avuto il potere di turbarvi in maniera sproporzionata. Il solo parametro che avete per misurare il progresso sono le vostre stesse reazioni, e non il fatto che periodi di conflitto continuino o meno ad esistere nella vostra vita.

  10. Perciò, è molto difficile per altre persone, indipendentemente da quanto bene vi conoscano, determinare il vostro vero progresso. A volte si nota che alcuni reagiscono ai periodi difficili della vita in modo più sereno e costruttivo di quanto facevano in precedenza. Anche questo però può essere fuorviante, poiché le persone sono spesso bravissime ad ingannare persino se stesse. Molti reprimono la vera reazione, facendo prevalere in superficie la finta calma. Solo ciò che voi veramente sentite può costituire il vero metro di misura. La conferma esterna non è determinante.

  11. Se le leggi cosmiche fossero fatte come voi vorreste, vale a dire fatte in modo che le difficoltà cessino di ostruirvi la strada, come potreste dire di essere superiori alle difficoltà, e che le padroneggiate? Le difficoltà possono cessare solo dopo un lungo periodo, diminuendo gradualmente di forza man mano che imparate da esse, che ne comprendete la ragione; rendetevi conto di come voi stessi avete richiamato il problema, anche se questo collegamento può all’inizio sembrarvi remoto. Man mano che la vostra comprensione cresce, ogni difficoltà perde parte della sua oscurità e del suo terrore, ed è in questo modo che arrivate a padroneggiare i vostri problemi, voi stessi e la vostra vita.

  12. Solo un tempo comparativamente lungo, speso in questo genere di lavoro, di crescita e di progresso ridurrà un po’ alla volta le difficoltà esterne – tranne forse la possibilità di incorrere in un’occasionale crisi importante. Ovviamente, né una crisi di questo genere, né i piccoli sconvolgimenti in attenuazione vi sono dati perché seguite o meno questo sentiero. Essi sono il risultato delle vostre inadeguate reazioni, provenienti forse dal passato, ma che si manifestato più tardi. Come tutti ormai avete imparato, causa ed effetto non operano sempre simultaneamente. Spesso l’effetto è ritardato nel tempo. In generale, tuttavia, quando l’individuo è su questo sentiero, causa ed effetto agiscono più rapidamente. A volte può accadere che si manifesti una fortissima reazione karmica, retaggio del passato, proprio mentre l’individuo inizia a calcare il sentiero. Le leggi che regolano l’elemento temporale di causa ed effetto, è un argomento a parte e molto complicato, e che per ora non andremo ad affrontare. Per ora voglio solo affermare che questa legge non opera per mezzo di statiche regole generali, ma tramite leggi che si adattano all’anima individuale.

  13. Dunque, amici miei, quando dite a voi stessi, “Ho lavorato durissimo su questo sentiero e guarda, mi capita ancora questo e quello,” o quando giudicate gli altri, sappiate che si tratta di un equivoco totale, e che ha bisogno di una drastica revisione. Sono quasi sicuro che quando ripenserete alle mie parole con l’obiettività di cui ora siete capaci, potrete vedere che quello che vi dico non può che essere la verità. Qualsiasi altra cosa non avrebbe senso.

  14. Queste parole non debbono scoraggiarvi, amici miei. È comprensibile che spesso iniziate il sentiero di auto-conoscenza perché stanchi dei problemi della vita, sperando in questo modo di liberarvene. Tuttavia, siete del tutto sinceri con voi stessi quando vi aspettate cambiamenti importanti che vi portino la felicità dall’esterno, solo perché avete fatto qualche piccolo sforzo? Non vi sembra più realistico, e dunque più attendibile, cominciare dalla premessa che importanti cambiamenti esterni possono giungere solo dopo aver conseguito fondamentali cambiamenti interni? Per fare questo, i vostri sforzi devono essere direttamente collegati al cambiamento che desiderate. Per determinare la relazione tra sforzo e cambiamento desiderato, avete bisogno di essere totalmente sinceri con voi stessi. Le persone si ingannano facilmente, spostando l’attenzione dallo sforzo verso un’altra direzione. Per esempio, certe persone si impegnano moltissimo in qualche compito a favore degli altri. Se da una parte questo è positivo e lodevole, e comunque destinato a portare frutti, si tratta pur sempre di un lavoro totalmente diverso da quello dell’affrontare se stessi. Può anche accadere che all’esterno ci si sforzi di camuffare la propria resistenza interiore. Solo la volontà interiore di affrontare e cambiare sé stessi determinerà il risultato finale. Per conoscere la vera intenzione della volontà interiore, dovete meditare profondamente.

  15. L’idea che le vostre difficoltà cesseranno perché avete cominciato a lavorare sul sentiero, è tanto sbagliata quanto l’idea che per il fatto di essere sul sentiero incontrerete sulla vostra strada difficoltà aggiuntive. Sul vostro piano terreno, entrambi questi malintesi hanno le loro scuole di pensiero. È la vita stessa ad essere una scuola. Il curriculum di questa scuola è costituito dalle condizioni esterne che sono manifestazioni delle condizioni interne. Questo include le condizioni positive e negative. A volte è più difficile assimilare ed assorbire costruttivamente i risultati positivi della vostra vita interiore. La presenza dentro di voi della parte negativa e irreale può impedirvi di ricavare il meglio sia dalle fasi migliori della vita che da quelle peggiori. Il ritmico cambiamento dalle manifestazioni positive a quelle negative, e viceversa, in cicli che si alternano, si applicano indifferentemente a tutti gli esseri umani, sia che seguano o meno un qualunque sentiero, spirituale, psicologico, o di altro tipo. Come vi ho detto prima, la sola differenza tra questi due tipi di persone, è che colui che cerca nella giusta direzione imparerà ad avere un differente approccio sia con le manifestazioni positive che con quelle negative. Solo in questo modo, chi cerca, gradualmente padroneggerà e controllerà sia se stesso che la vita. Questo controllo si raggiunge ottenendo una più profonda e più significativa esperienza della vita stessa. I continui oscillamenti tra “buono” e “cattivo” sveleranno significati che non saranno avvertiti dalla persona che non ne ha conoscenza. Così, nella misura in cui ognuno si sviluppa, chi cerca e lavora sul sentiero avrà un’esperienza più piena dell’essenza della vita.

  16. In tal modo, la persona che affronta la sua interiorità comincia a vedere la vita in modo diverso. Ed anche chi non lo fa, imparerà comunque dalle esperienze che la vita gli offre. La comprensione del significato di questa esperienza si può avere solo più tardi, o può anche arrivare tutta insieme, diciamo così. Perché entrambi i tipi di momenti, positivi e negativi, sono egualmente necessari. Essi fanno parte della legge di causa ed effetto, legge che si applica in ugual misura a tutti gli esseri. Ne deriva che qualunque teoria che proclami che un minimo sforzo nel lavoro spirituale o psicologico possa evitarvi i momenti difficili della vita, o portarvi più difficoltà di quante ne avreste altrimenti, è del tutto sbagliata.

  17. Quando capirete come stanno le cose, non sentirete più come ingiusto che persone poco evolute ed egoiste possano apparentemente avere una vita facile. Comprenderete che costoro stanno solo attraversando un periodo di circostanze favorevoli – periodo che questa volta potrebbe essere piuttosto lungo. E non sentirete neppure come un’ingiustizia che voi, o altri sul sentiero, dobbiate attraversare delle difficoltà, o che “il sentiero non funziona”, nonostante “l’individuo si sia applicato con molto impegno.”

  18. No, amici miei, per il solo fatto che ora siete sul sentiero le vostre difficoltà non aumenteranno né diminuiranno. Le difficoltà che incontrate nel presente sono il frutto di quello che avevate già seminato tempo fa a causa di tendenze che sono ancora vive dentro di voi, sia che siate o meno pienamente consapevoli del loro significato di vasta portata. Ma, nella misura in cui ne siete consapevoli, queste difficoltà saranno più facili da affrontare, saranno trattate in modo più costruttivo, e vi rafforzeranno invece di indebolirvi.

  19. Lo ripeto, amici miei, è necessario che rivediate le vostre opinioni, consce o inconsce, su questo argomento. Rivedetele alla luce della verità, non dei desideri immaturi. Voi rivendicate, senza rendervene conto, un cambiamento positivo in cambio di un minimo sforzo nell’affrontare voi stessi e nel desiderio di cambiare e abbandonare tendenze e reazioni interiori obsolete e dannose. Quando vi rendete conto della richiesta sleale che fate a Dio e la modificate di conseguenza, noterete che, una volta che vi siete decisi in questo senso, realmente e incondizionatamente, l’aiuto che Dio vi dà per trovare voi stessi è sempre maggiore dei vostri sforzi. Ma il vostro sforzo deve essere totale e trascendente.

  20. Se nella vostra vita le difficoltà arrivano al culmine poco dopo aver iniziato questo sentiero, ciò non è accaduto perché lo avevate appena iniziato. I problemi si sarebbero presentati comunque. La vostra psiche, che è molto più consapevole e lungimirante della vostra mente razionale, sapeva che questo momento culminante si sarebbe presentato presto. La vostra intelligenza psichica vi ha guidato su questo sentiero proprio in quel periodo, per equipaggiarvi meglio ad affrontare l’apice dei vostri errori, che poi alla fine si sarebbero manifestati apertamente. Voi avete scelto la ricerca, perché un intimo bisogno vi attirava in quella direzione e cercava di comunicarvi: “Cerca ora! Percorri il sentiero per scoprire cosa significa tutto questo, in modo che quando arriverà il momento potrai fare un uso costruttivo di questa conoscenza, invece di cadere nella disperazione.”

  21. Sul sentiero dell’auto-conoscenza si impara non solo a fronteggiare meglio le difficoltà, ma anche i periodi positivi. La persona che è ancora nell’oscurità e nell’ignoranza a proposito dei fatti dell’esistenza umana e del significato della vita, può gestire male i tempi felici come quelli avversi. Entrambi i tipi di eventi hanno bisogno di saggezza, di maturità e della conoscenza spirituale che danno il vero incentivo a conoscere voi stessi, in modo che la vostra ricerca possa essere condotta costruttivamente.

  22. Ci sono domande a questo proposito?

  23. DOMANDA: In una buona analisi psicologica, che assomiglia più o meno a questo lavoro, succede spesso che la persona guarisce da un’ulcera o da altre malattie fisiche. Inoltre, possono essere risolti altri problemi emozionali. Un matrimonio infelice può diventare felice, e così via. Così, se si è lavorato davvero, cose del genere possono accadere.

  24. RISPOSTA: Oh, sì certo! Non dico che non accadano. In realtà, certi cambiamenti dovrebbero avvenire. Ho detto molto chiaramente che se riuscite a determinare un cambiamento interiore, non può che esserci anche un cambiamento esterno. Quello che vi vorrei trasmettere è che in molti gruppi metafisici circola un’idea sbagliata. Tali gruppi misurano il progresso spirituale sulla base degli eventi che vi accadono nella vita. Certamente vi può accadere di risolvere i problemi lungo la via, ma questo non significa che nel futuro non si presentino altri problemi. Sto cercando di farvi capire che né il valore del lavoro, né il valore dei vostri sforzi può essere determinato dal fatto che problemi, malattie o altre difficoltà vi si parano ancora di fronte. Non è questo il criterio. Il criterio è come reagite ai problemi.

  25. DOMANDA: Posso aggiungere qualcosa? Penso che vecchi problemi possano anche continuare ad esserci. Se accade, è certamente un segno che non c’è stato un grande cambiamento. D’altro canto, si possono anche risolvere alcuni vecchi problemi, ma poi ne sopraggiungono di nuovi. Questo non significa che non era stato fatto alcun progresso.

  26. RISPOSTA: Certamente, questo è vero. I nuovi problemi possono avere una relazione indiretta con quelli vecchi che erano stati riconosciuti, ed entro certi limiti anche trasformati, ma i loro effetti, estremamente diversificati, potrebbero non essere stati ancora scoperti.

  27. DOMANDA: C’è nessuna relazione tra malattia e il grado in cui lasciamo andare la volontà personale?

  28. RISPOSTA: Naturalmente, c’è una relazione tra il miglioramento della salute e il rilassamento della tensione interiore, che è prodotta dalla volontà personale. Qualunque distorsione produce una tensione interiore, sia che si tratti di volontà personale o di un’altra conclusione o tendenza errata. Ma certe volte le distorsioni e le tensioni sono così profondamente radicate che non possono essere portate alla consapevolezza in tutta la loro estensione, almeno non nella presente incarnazione. Può trattarsi di deviazioni talmente cristallizzate, che possono richiedere un costante lavoro anche dopo questo arco di vita. Qualunque risultato raggiunto rimane comunque quale vostro patrimonio personale. È meglio avanzare per gradi, piuttosto che abbandonarsi alla disperazione, dicendo, “Non posso fare tutto in questa vita.” E nemmeno è giusto dire, “Avrò tempo più in là, dunque non c’è bisogno che mi preoccupi ora.” Quanto più la tendenza dannosa scende in profondità, tanto più diventa incallita. È anche possibile che la tensione interiore si allenti al massimo, mentre la manifestazione esterna sia già troppo progredita per lenire tutta la malattia. In tal caso, rimarrà una malattia, ma la sofferenza, fisica e mentale, diminuirà nella misura del progresso interiore. Ecco quello che cercavo di trasmettervi con le mie parole su questo argomento.

  29. È senz’altro possibile che progrediate tanto bene quanto sarebbe lecito attendersi, che la vostra volontà interiore funzioni in maniera davvero costruttiva, in modo da affrontare completamente voi stessi, ed effettuare così un cambiamento. Eppure, potrete incontrare prima o poi malattie o altri problemi, proprio come accade ad altre persone. Questo potrebbe essere il risultato di un problema così profondamente radicato che non eravate riusciti ancora ad esaminarlo. Avrete l’opportunità di farlo quando il problema si manifesterà.

  30. Ora, amici miei, passeremo ad un argomento molto diverso.

  31. Il secondo argomento di cui desidero discutere stasera è connesso ai desideri creativi e legittimi che vengono spesso repressi, e dei problemi che questo comporta. Nell’ultima lezione, prima dell’interruzione estiva, gettai le basi generali per questa discussione. Ora voglio darvi alcune idee particolari di tipo universale, che si applicano, almeno fino ad un certo punto, a tutti.

  32. In ogni anima umana esiste il desiderio di essere amati. Di per sé, questo desiderio non solo è legittimo e sano, ma a modo suo è anche creativo, e porta ad essere creativi. Ed è così, perché la mancanza d’amore può portare ad una paralisi delle forze creative dell’anima. Per soddisfare l’aspirazione dell’anima ad essere amata, l’essere umano sceglie di solito una via sbagliata; in parte è così per il fatto che questa aspirazione è inconscia, e finché non viene affrontata alla luce della ragione e della realtà, essa agisce prematuramente creando frustrazione. Ora, perché questo desiderio rimane così spesso inconscio? Esaminiamone insieme la ragione.

  33. Il desiderio di amore del bambino è senza limiti, ma gli viene data la sensazione che questo desiderio esclusivo e totale sia sbagliato; perciò il bambino prova un senso di colpa. In effetti, è vero che l’amore esclusivo e senza limiti è irrealistico, e che si tratta di un desiderio immaturo. Il malinteso però sta nel pensare che sia il desiderio d’amore in sé ad essere sbagliato. In realtà, si dovrebbe arrivare a sentire questo: “Il tipo d’amore che ho voluto finora non è realistico; non può esistere come tale, e pur tuttavia io ho il diritto di essere amato. Questo può succedere, purché da parte mia impari io stesso ad amare in modo corretto e maturo.”

  34. Così, il primo malinteso a questo proposito è che l’aspirazione ad essere amati sia qualcosa di cui vergognarsi, quindi questo desiderio viene represso. E poiché viene represso, si avranno molti risultati e conseguenze spiacevoli.

  35. Voi potreste pensare, “Io non reprimo affatto questa aspirazione. Anzi, ne sono completamente consapevole.” In effetti, in qualche misura, potete esserne anche consapevoli. Ma anche così, siete consapevoli solo in parte della vostra malinconia, del desiderio inappagato, del vostro sforzo di seppellire la tristezza, e della lotta per trovare sostituti a quell’amore che vi manca. Questa lotta vi consuma e vi porta ad agire in modi che vi impediscono di ottenere proprio quello che più volete. Ognuno di voi, a modo suo, ha bisogno di valutare come tutto questo si applica a se stesso, come e dove i propri conflitti si collegano a questa lotta universale.

  36. Nonostante la vergogna di desiderare l’amore e la sua conseguente repressione, non riuscite a mettere completamente a tacere questa voce imperiosa. La voce è lì, ma si esprime in modo subdolo, ed è per questo che non riuscite ad ottenere l’amore a cui anelate. Ma voi di questo non siete veramente consapevoli. Nel profondo di voi stessi in realtà la voce dice: “È sbagliato voler essere amato/a. Non ne ho alcun diritto, non me lo merito. Ecco perché non ci riesco.” Ma quella voce che non riuscite mai veramente a placare, continua a lottare nel modo sbagliato, usando proprio quell’atteggiamento che vi rende meno amabili. Se solo riusciste a rinunciare a questo modo sbagliato di desiderare l’amore, vi rendereste conto che quello che veramente siete può essere amato, e sarà amato. Allora, il circolo vizioso si interromperebbe.

  37. Ora, qual è quel modo sbagliato? Voi sostituite il desiderio di essere amati con quello di essere approvati, di brillare, di essere migliori degli altri, di impressionare la gente, di essere importanti. In qualche modo questo vi sembra meno disdicevole. E così attraversate la vita continuando a mettervi alla prova. Questa sostituzione può assumere varie altre forme. Esigere che le persone vi diano ragione, che seguano i vostri passi, oppure potreste mostrare di essere d’accordo con quello che dicono gli altri, che vi conformate alla pubblica opinione o all’opinione di certe persone, o che siete d’accordo con loro – e questo non sempre è la stessa cosa. Tutte queste cose, e molte altre, sono solo mere sostituzioni della vostra aspirazione ad essere amati.

  38. La frequente tendenza al conformismo, ad essere un ‘bambino obbediente,’ fa parte di questo conflitto. Tutto l’argomento del formarsi opinioni proprie – argomento che abbiamo già affrontato (Vedi Lez. n° 51 L’importanza di formarsi opinioni proprie – ndt) – fa parte di questo conflitto. Molte persone hanno in sé qualcosa di queste tendenze che si manifestano nell’ambito di certi ambienti, ed altre che emergono invece in presenza di altri tipi di persone. Esistono molte altre tendenze sostitutive dell’aspirazione ad essere amati, ma non posso assolutamente enumerarle tutte.

  39. Nel vostro intimo, la situazione appare così: voi non siete consapevoli di questo desiderio fondamentale. All’inizio, siete persino inconsapevoli del desiderio che lo sostituisce – quello sforzarvi di mettervi alla prova. Prima o poi, nel corso di questo lavoro, diverrete certamente consapevoli che in voi esiste questa costante tendenza a lottare per essere approvati. Ancora non siete consapevoli di ciò che questa tendenza nasconde. Chi tra i miei amici ha già raggiunto questa particolare consapevolezza, o che sta per raggiungerla, troverà molto utile rendersi conto di ciò che si nasconde dietro a tutto questo. La spinta compulsiva a dimostrare qualcosa a qualcuno esiste in tutti, ciò che varia è solo il grado. Fino a che non capite la natura di questa compulsione – dopo averne rintracciata in voi l’esistenza – non riuscite a intravedere alcuna soluzione, e non sarete in grado di rinunciare a questa lotta compulsiva. Ma con l’aiuto di queste parole cercherete nella giusta direzione, cosicché razionalmente saprete non solo che in voi esiste la tristezza della mancata realizzazione, ma la sentirete anche a livello delle emozioni – e questo è un bene. A quel punto, capirete che il vostro lottare per essere approvati, per provare qualcosa agli altri, vi rende egocentrici, superbi, arroganti, altezzosi – o morbosamente sottomessi, cosa che necessariamente vi renderà pieni di risentimento. Tutto questo lottare contribuisce in modo decisivo a non farvi amare dalla gente, mentre se solo vi liberaste di questo livello di sostituzione, potreste farvi amare. Se vi permetteste di sentire il desiderio originale, incuranti della supposta ‘umiliazione e ‘debolezza’ che questo desiderio implica, incuranti della semplice tristezza che non avrà mai effetti malsani sulla vostra anima, contribuirete grandemente alla vostra realizzazione. Vi renderete conto che non siete voi ad essere tanto inadeguati da non poter essere amati, ma che il problema deriva da quella sostituzione che avete artificialmente architettato. Di conseguenza non vi impantanerete in un dannoso autocompatimento, ma crescerete abbastanza da sbarazzarvi di quelle tendenze che vi impediscono di ricevere quello che dovreste ricevere.

  40. In più, capirete che la vostra lotta è completamente inutile. Ciò che non è autentico non può mai dare dei veri risultati. E uno strato artificiale, messo a coprire quello che era un desiderio, non può mai essere genuino. Ammesso che abbiate un successo momentaneo nell’ottenere quello per cui vi sforzate – ammirazione, approvazione, qualunque cosa sia – questo vi lascerà comunque insoddisfatti e con un sapore amaro in bocca. Rimarrete necessariamente delusi, perché non potrete mai averlo nella misura in cui vorreste, perché non può essere permanente e non può provenire da così tanti individui così come vorreste. Ma, soprattutto, non può appagarvi perché non è quello che veramente desiderate. La vostra frustrazione ed infelicità ha sempre alla base questo conflitto.

  41. Voi combattete come se ne andasse della vostra vita – interiormente lo fate. Prima di poter rintracciare il desiderio originale di essere amati, e la tristezza di non essere amati come vorreste, avete bisogno di riconoscere questo conflitto. Pensate a quanto spesso vi accade di reagire in modo emotivamente sproporzionato se qualcuno non la pensa come voi. E quando siete profondamente convinti che qualcuno vi ama con tutto il cuore, e lo manifesta con calore umano e tenerezza, il disaccordo perde importanza. Ognuno di voi è in grado di ricordare momenti simili. Questo è una prova che le mie parole si applicano anche a voi.

  42. Dopo aver trovato in voi stessi queste emozioni, comprenderete che state lottando per qualcosa che non volete veramente, e che non sarete mai ripagati per la disperata intensità dei vostri sforzi. Cercate di scoprire in modo specifico in che modo questa lotta volta a dare prova di qualcosa, o di voi stessi, in un modo o un altro, non fa che emergere il peggio di voi stessi. Che significa questo esattamente? Riuscire a saperlo sarà meno doloroso e molto più liberatorio di quanto pensiate. Perché allora comprenderete la ragione per cui non eravate amati tanto quanto desideravate e vedrete che non era perché siete come siete, e che non potete farci nulla. Questo vi incoraggerà e vi rafforzerà, e non il contrario.

  43. Ricapitolando, nel profondo credete di non essere amabili, e questo è per voi talmente spaventoso da affrontare che la vostra resistenza a scendere più in profondità nella vostra anima è molto forte. Vi sembra che il fatto di volere amore sopra ogni cosa, sia una vergogna insostenibile, e che non riuscirete ad averlo – questo è quello che credete. È molto più facile affrontare i difetti che scoprire l’inconscia convinzione di desiderare amore, mentre non si è amati come e quanto si desidera. La vostra psiche sa fare benissimo la distinzione tra amore sano e maturo e amore malsano e immaturo, dipendente e debole, che non è quel vero amore a cui la vostra anima aspira. La psiche non dà credito al valore di quest’ultimo, ma non si rende conto che voi rendete impossibile ricevere l’amore maturo a cui aspirate, ricorrendo al falso rimedio delle sostituzioni.

  44. Questa vergogna è grandissima, spesso è il vero abisso da cui rifuggite. È responsabile di tantissimi vostri conflitti e resistenze, e anche di vari vostri difetti. Eppure saltare in questo abisso si rivelerà presto liberatorio, rinfrescante e tonificante, dopo che avrete superato la vostra iniziale paura e vergogna.

  45. Vedete, il desiderio di essere amati è in se stesso del tutto creativo, se spogliato dell’immatura tendenza all’esclusivismo e unilateralità. Solo il modo con cui cercate di realizzare questo desiderio è irrealistico, malsano e dannoso, non il desiderio in sé.

  46. Ci sono domande a proposito?

  47. DOMANDA: Vorresti descrivere il giusto modo di affrontarlo?

  48. RISPOSTA: Sì. Il primo passo è prendere consapevolezza che questo desiderio esiste in voi, e fino a che punto. Dovete divenire completamente consapevoli fino a che punto siete insoddisfatti. Dovete anche divenire completamente consapevoli della sostituzione. Dovete provare le emozioni che lottano costantemente per chiedere approvazione. Dovete divenire consapevoli della compulsione nel voler dimostrare qualunque cosa vogliate dimostrare in qualsiasi istante. Quando arrivate a questa consapevolezza, non solo occasionalmente, ma comprendendo ogni volta come in voi funziona l’intero complesso delle emozioni, potete cominciare ad affrontarle. In ogni caso, le reazioni di tutti i giorni, i modi molti sottili in cui esse si manifestano, devono prima essere pienamente sentite. Nei vostri esami e osservazioni quotidiane, concentratevi su questo vostro “voler dimostrare qualcosa”. Si tratta di esaminarlo, analizzarlo ed esserne sempre più consapevoli. Rimarrete sorpresi nello scoprire quanto vasta, oltre ogni aspettativa, sia l’estensione di questo conflitto. Ogni volta che osserverete queste reazioni in voi stessi, comprenderete un po’ meglio cosa c’è dietro. Vi chiederete perché per voi è così importante dar prova di voi in questo o quel modo. Perché è così importante che le persone ammirino la vostra intelligenza, il vostro successo o qualsiasi cosa decidiate di dimostrare. Rivelerete anche quella sottile e minuta tendenza di sforzarvi di conformarvi agli altri; scoprirete la debolezza insita in questa tendenza e comincerete a capirne la causa. Tutto questo deve essere esplorato e sperimentato nelle vostre emozioni. Dietro tutta l’apparenza, troverete inevitabilmente il vostro desiderio di essere amati.

  49. Forse non desiderate necessariamente l’amore delle persone da cui volete essere approvati; nella vostra vita potreste non avere qualcosa di specifico da amare. Eppure il desiderio di essere amati in modo maturo e corretto continua a persistere in voi, sommerso dalla lotta per essere approvati, con cui vi mettete alla prova, con cui volete impressionare il mondo. A quel punto comprenderete le reali ragioni per cui lottate. E questo, in generale, è la fase più importante in questa area di sviluppo e crescita. Non sottolineerò mai abbastanza che avere una conoscenza intellettuale di tutto ciò non giova a nulla. Dovete sentire queste vostre emozioni un po’ alla volta.

  50. Durante questo processo imparerete ad abbandonare l’inutile e stancante lotta interiore nella quale indulgete come se fosse un passatempo, e che non vi porta altro che problemi. Più lasciate andare questa lotta, più provate un senso di liberazione e di rinnovata energia. Sentirete di esservi liberati di un ingombrante peso che non avete più bisogno di portare.

  51. Mentre la lotta per dar prova di voi diminuisce, vengono poste le condizioni per vivere un amore vero e maturo. La maturazione della vostra mente vi farà capire che il solo genere di amore che vale è quell’amore che vi viene dato liberamente. All’inizio permetterete alle altre persone di non amarvi, se così dovessero scegliere. Non essere amati può rattristarvi, ma non vi renderà mai tesi, o compulsivi o coinvolti nelle passioni. Questa tristezza sarà priva di auto-compatimento e non sarà per voi una vera difficoltà. Così, non vi renderà sgradevoli agli altri. Interiormente, vorreste continuamente forzare gli altri ad amarvi. La copertura esterna è il bisogno di approvazione, ma in ultima analisi volete forzare le persone ad amarvi. E l’amore richiesto con la forza non è vero amore. Il bambino in voi non si accorge di questo. Poi quando riconoscerete queste correnti, rivelerete in voi stessi quella corrente che dice molto chiaramente, “devi amarmi!” Le persone più deboli, che hanno propri motivi poco sani, potrebbero darvi l’impressione iniziale di arrendersi e di obbedire al vostro comando. Ma una tale risposta può lasciarvi solo vuoti e delusi, poiché non è quello per cui veramente lottate, e che non potrete avere, finché la corrente compulsiva non verrà dissolta. Perché l’anima forte e matura non può essere costretta alla sottomissione. Una tale anima funziona solo nella libertà. Inoltre, non rispetterete mai la persona che obbedisce a questo vostro comando. Rispetterete solo la persona che vi ama per libera scelta. Tuttavia, potete avere l’opportunità di sentire questo libero dono solo se non lo forzate. Non potrete mai sentire questo dono del ricevere liberamente l’amore fintanto che la corrente compulsiva opera nella vostra coscienza, senza che ve ne accorgiate. Dunque, dovete innanzitutto lasciare le persone libere di non amarvi, se così scelgono. Ciò non significa che questo vi renda felici, ma se abbracciate la tristezza, essa non vi farà del male. Il vantaggio che ne otterrete sarà enorme, qualora qualcuno vi offrirà il suo amore liberamente. A quel punto comprenderete che stavate negandovi l’opportunità di ricevere il solo vero amore che mai possa esistere. Vi prego, amici miei, non fraintendetemi. Quando parlo di forzare gli altri ad amarvi, non mi riferisco a nessuna azione cosciente da parte vostra. Sto parlando delle vostre emozioni. Se interpretate le reazioni emozionali che provate verso le altre persone, vedrete che le cose stanno così.

  52. Imparerete a compiere quel generoso gesto che consiste nel lasciare gli altri liberi non solo di sbagliare, o di dissentire da voi, o di avere debolezze che voi non approvate, ma anche di non amarvi. Se siete consapevoli del vostro desiderio originale, e quindi della vostra frustrazione, e poi di quello che fate in seguito a questa frustrazione, e della presenza in voi della corrente compulsiva, vedrete chiaramente che perdete il dono del vero amore unicamente a causa di questo processo – e non perché non valete abbastanza. A quel punto siete sulla strada verso l’alto.

  53. Possano queste parole essere l’inizio di una nuova fase, ad un livello più profondo per ognuno di voi. Pregate per una più profonda comprensione delle parole che vi ho dato stasera. Siate benedetti nel nome del Più Sacro. Seguite il sentiero di liberazione nella pace e nella gioia. Muovetevi verso la maturità e la realtà con spirito gioioso e paziente. Per coloro che non si fermeranno, i frutti di questo anno di lavoro saranno molti. Siate benedetti, siate in pace, siate in Dio.

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