Vai ai contenuti

Lez. 56 - Capacità di desiderare - motivi sani e insani del desiderio

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
25 settembre 1959

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Giugno 2016

  1. Saluti, Dio vi benedica tutti, carissimi amici, sia benedetto questo momento.

  2. La forza vitale creativa, o principio creativo, è tutta intorno a voi. È pura potenza e puro bene. Se solo vi poteste sintonizzare su di essa su questo piano terrestre, vivreste la perfetta felicità sotto ogni possibile aspetto, giacché la forza vitale creativa non desidera altro che il vostro bene – se posso dirlo in questo modo. È pronta a darvi gioia, forza, vitalità e felicità. Per quel che riguarda l’universo, qui non c’è bisogno di soffrire né di essere infelici.

  3. Stasera vorrei discutere dei prerequisiti che vi permettono di sintonizzarvi su questa forza, e le ragioni che ve lo impediscono. Uno di questi requisiti è la capacità di desiderare. Ogni volta che la vostra capacità di desiderare è bloccata, consciamente o inconsciamente, il desiderio non si realizza. Potete desiderare una particolare cosa con tutta la vostra forza, con tutta la vostra volontà, tuttavia alcuni fattori inconsci lavorano contro la realizzazione di quel desiderio.

  4. Prima di tutto, dobbiamo determinare la differenza tra i motivi sani e quelli insani del desiderio. Non ci interesseremo a quei motivi del desiderio che sono palesemente insani in quanto distruttivi; indagheremo invece nelle più profonde regioni della mente e dell’anima, dove le deviazioni sono molto sottili e modeste.

  5. Potreste avere un desiderio assolutamente legittimo, eppure potrebbe non essere sano. I desideri insani e tesi sono sempre legati alla paura. In alcuni insegnamenti si parla molto di stati caratterizzati da assenza del desiderio, ma sul piano nel quale risiede la maggior parte di voi questo è impossibile. Così ora qui, noi possiamo solo cercare di trovare la differenza fra ciò che rende i desideri sani e ciò che invece li rende insani.

  6. Una regola dice che ogni volta che desiderate qualcosa per amore di quella cosa in sé, il desiderio è sano. Ma quando desiderate qualcosa come mezzo per un fine, questo può non essere sano. Se è questo il caso, il vostro desiderio, diventa automaticamente teso. diventa un bisogno, per cui sulla sua scia si origina per forza la paura.

  7. Lasciate che vi faccia un esempio: se desiderate la sicurezza finanziaria per il piacere di gioire del benessere economico in sé, non c’è nulla di sbagliato in questo, anche se molti di voi potrebbero pensano forse che sia un desiderio egoistico. Di questo ne parleremo separatamente più tardi. Ma se desiderate la sicurezza finanziaria per il piacere di impressionare gli altri o per alleviare un inerente senso di inferiorità, allora il desiderio non è sano; allora diventa il bisogno di avere qualcosa di diverso dalla sicurezza finanziaria in sé e per sé. L’obiettivo, quindi, viene distorto per soddisfare un bisogno diverso dall’obiettivo stesso, il quale potrebbe invece trovare una sua sana realizzazione. È possibile che questo fatto passi completamente inosservato e che voi sentiate unicamente un pressante bisogno. Potete di certo trovare numerose e valide spiegazioni razionali del perché il desiderio è così stringente, mentre al di sotto di esso il vero motivo rimarrà nascosto. E un motivo nascosto fa sempre nascere la paura che voi potreste non ottenere ciò di cui avete bisogno. Più il motivo è inconscio, più insano è il desiderio e tanto più si pone come ostacolo alla vostra realizzazione.

  8. Certo, voi potreste anche dire, “Però io conosco molta gente che desidera denaro per scopi davvero molto loschi e riesce lo stesso ad ottenerlo. Usa la ricchezza per avere potere sugli altri, per sentirsi importante, eppure sembra che abbia successo”. Questo può essere vero, amici miei, ma ci sono molte ragioni per questo. Con molta probabilità, tali persone hanno una minore coscienza. Quanto più, la vostra evoluzione è avanzata, tanto più forte è la vostra coscienza, la quale diventa forte e registra con grande accuratezza tutti i vostri motivi sbagliati. Quando è così, la coscienza appone delle correnti di impedimento che sbarrano la strada alla vostra realizzazione. Nel caso di una persona meno evoluta può mancare questo intervento della coscienza, In questo caso la capacità di desiderare può funzionare lo stesso anche se il motivo non è puro. Il semplice fatto che i motivi impuri ed egoistici sono coscienti, fa in modo che la capacità di desiderare funzioni meglio perché, come ho già detto, più i motivi sbagliati sono inconsci e più l’impedimento è forte.

  9. Oppure la persona può avere una natura tale che le forze punitive e auto-distruttive, messe in moto dai motivi sbagliati, non incidano tanto sull’area finanziaria quanto su un’altra area della sua vita; tuttavia, voi non siete in grado di rintracciare la relazione tra le due e probabilmente neppure la persona in questione riesce a vederla.

  10. La forza vitale costruttiva ha la sua controparte in una forza negativa, originatasi da confusione, ignoranza e motivazioni sbagliate. La vostra personalità registra con grande accuratezza tutti i desideri, le tendenze e i motivi. Malgrado possiate essere inconsapevoli di questa registrazione, essa avviene ugualmente nell’inconscio. Se avete motivi sbagliati e confusi che sono volti all’egoismo e che causano danno agli altri – per quanto possano essere sottili – daranno origine a correnti distruttive. Quelle correnti distruttive impediscono la realizzazione del desiderio cosciente, oppure influenzano negativamente un’altra area di realizzazione, il cui desiderio può essere più o meno cosciente. Ma nella profondità di voi stessi, sapete che c’è qualcosa di sbagliato nel vostro desiderio per cui – anche se non lo pensate in modo cosciente – voi dite a voi stessi, “Non merito quel che desidero”.

  11. L’umanità è molto confusa riguardo a ciò che è egoistico e a ciò che è altruistico. Supponiamo che desideriate una salute perfetta. Nel pregare per averla, o semplicemente nella consapevolezza di desiderare tale condizione, potreste avere pensieri di questo tipo, “Questo è egoistico. Non ho alcun diritto di desiderare intensamente qualcosa solo per me. Chi sono io per meritarlo?”. Date queste riserve, la vostra capacità di desiderare non funziona pienamente. In questo modo di ragionare – per quanto inconscio possa essere – c’è molta falsità ed errore, amici miei.

  12. Spesso voi ritenete egoistico qualcosa che non ha nulla a che fare con l’egoismo. Eppure, quando nella vostra piccola vanità, date troppa importanza alla vostra persona, non pensate minimamente di essere egocentrici o egoisti. Desiderare la salute perché, quando siete pieni di energia, vigore e vitalità, potete fare più cose e offrire di più – sia agli altri che a voi stessi – non è per nulla egoistico, anche se apparentemente ciò sembra servire solo a voi. E anche se non desiderate la salute per aiutare gli altri direttamente, ma soltanto perché ne volete godere, anche questo desiderio non deve per forza essere egoistico.

  13. Ma se doveste desiderare la salute allo scopo di danneggiare gli altri, anche in maniera molto sottile, allora sarebbe egoistico. Quando dico danneggiare non intendo farlo in senso palese. Intendo dire, per esempio, che il desiderio di impressionare gli altri è già questo dannoso. Che cosa accade quando volete impressionare gli altri? Potreste far scattare l’invidia – provandone piacere. Vi farebbe sentire forti e potenti a spese della piccolezza di un’altra persona. Ora, quello che dico non vale spesso per il discorso della salute, tuttavia in generale questo è ciò che accade ogni volta che sentite il bisogno di mettervi in mostra davanti agli altri.

  14. Ed eccoci tornati al punto sollevato all’inizio, quando l’obiettivo non viene ricercato per se stesso ma serve a qualcos’altro – vale a dire al vostro bisogno di impressionare gli altri, per apparire “più grandi” e “migliori”, invidiabili agli occhi altrui. Vedete, un motivo sbagliato e dannoso in un desiderio, non deve necessariamente essere palesemente malvagio o voler procurare un danno materiale ad un’altra persona. La vostra piccola vanità, il vostro bisogno di sentirvi al di sopra degli altri, anche se in maniera sottile, è una ragione sufficiente per distorcere le vostre motivazioni e renderle insane. Di conseguenza, la vostra realizzazione è bloccata e la vostra capacità di desiderare è compromessa.

  15. Per evitare ogni possibile fraintendimento, lasciatemi sottolineare ancora una volta che non in tutti casi le correnti di auto-punizione agiscono su un desiderio cosciente, anche se quel desiderio può contenere motivi insani in aggiunta a quelli sani di cui siete consapevoli. Le forze auto-distruttive e auto-punitive, prodotte dalla psiche nel momento in cui viene registrato un motivo sbagliato, possono influenzare la realizzazione di un altro desiderio che vi sta a cuore e addirittura riguardare la realizzazione di un desiderio del quale non siete coscienti.

  16. Nella vita, potete essere oppressi da alcune difficoltà che date per scontate, sebbene questo non vi impedisca di risentirvi e di ribellarvi ad esse. Semplicemente, non vi viene neanche in mente di desiderare un diverso stato di cose in modo costruttivo e positivo – il che prevede di ricercare e comprendere il blocco interiore e l’impedimento che avete posto. Solo a quel punto potrete veramente esprimere un desiderio libero dagli ostacoli che si originano dai vostri malintesi.

  17. Voi che state percorrendo questo sentiero, troverete molto utile chiarire quali sono i vostri veri desideri. Troverete che molto spesso ciò che desiderate coscientemente non lo desiderate completamente, cioè senza dubbi né riserve, senza perplessità né compromessi. Una parte di voi vuole realizzarli, ma un’altra non lo vuole. Lo scopo di questa ricerca è diventare consapevoli di quest’ultima parte, e investigare le ragioni per cui esitate e siete incerti.

  18. L’auto-punizione per errati motivi nascosti è soltanto una delle ragioni che inibiscono la capacità di desiderare. Un’altra ragione è, per esempio, quella di sapere che qualsiasi cosa si desideri ha un prezzo. Inconsciamente potreste non essere del tutto pronti a pagare quel prezzo – il prezzo reale, non quello esterno. Al prezzo esterno viene data spesso un’importanza esagerata, per compensare la riluttanza a pagare il prezzo in un senso più profondo e reale. Così, il problema è duplice: a livello esterno e cosciente desiderate nervosamente qualcosa, mentre interiormente e inconsciamente esitate e non ne desiderate una certa parte. Quanto più forte è la parte inconscia, tanto più teso diviene lo sforzo all’esterno. Voi non siete consapevoli del fatto che, a livello inconscio, pensate che non valga la pena inseguire quel desiderio, se non potete realizzarlo senza pagare il dovuto prezzo. La meta, allora, diviene di dubbio valore.

  19. In quelle parti dove avvengono ragionamenti nascosti nel vostro inconscio, voi siete immaturi. Ormai lo sapete anche troppo bene. E la persona immatura vuole l’impossibile. Un bambino non può avere il senso di responsabilità di un adulto, che include sempre la consapevolezza che qualunque cosa ha un prezzo. La parte immatura della vostra personalità spera inutilmente che forse, dopo tutto, potrà ottenere quel che vuole senza doverne pagare il prezzo. Fino a quando non vi convincerete che questo non è possibile, rimanderete la realizzazione del desiderio, creando degli impedimenti.

  20. Individuate quegli intimi ragionamenti nascosti, esaminateli più da vicino e venite a patti con loro, facendo appello al vostro intelletto più maturo. In particolare: fatevi queste domande: “Quali sono i miei desideri? Perché li nutro? Quale sarà il prezzo richiesto? Sono pronto a pagare questo prezzo completamente e senza riserve?”. Non forzatevi a dire, “Sì, sono pronto”, se emotivamente non lo siete. Se non siete veramente pronti a pagare il prezzo senza sforzarvi, non funzionerà comunque. Ma almeno adesso capirete perché non è possibile ottenere ciò che desiderate solo con una parte della vostra personalità.

  21. Capirete che non è nessun altro se non voi stessi a impedirvi di realizzare i vostri desideri. Capire questo vi sarà salutare e vi aiuterà ad evitare altre idee sbagliate che avete su Dio, sul destino e sulla vita. Vi darete il tempo di crescere fino a raggiungere quel necessario stato di sviluppo dove pagare il prezzo non sarà più un passo difficile o apparentemente svantaggioso. Sarete in grado di ragionare serenamente sui motivi, che a quel punto vi saranno completamente chiari, e per i quali vi sembra così difficile pagare qualsiasi prezzo o accettare questo principio in generale.

  22. Quando vi esaminerete in questi termini, scoprirete nei vostri desideri anche motivi sbagliati, impuri, egoistici e insani che non sono diretti all’obiettivo in sé. Trovandoli e affrontandoli apertamente, eliminerete automaticamente un certo grado di auto-distruttività.

  23. Mi rendo conto che gli amici che non sono attivi su questo sentiero di autoconoscenza, interpreteranno quello che sto dicendo solo ad un livello esterno. Perciò potrà sembrar loro una ripetizione, dal momento che ho detto spesso cose simili. Ma tutti coloro che lavorano assiduamente e si stanno avvicinando ai livelli più profondi della loro anima, troveranno in esse un nuovo significato e un nuovo valore. Verificate quindi le vostre reazioni emotive nei confronti di specifici desideri. Non insisterò mai abbastanza su quanto tutto questo sarà importante per voi. Dopodiché, potrete andare avanti partendo da lì. Non potrete mai sentirvi sollevati fino a quando non scoprirete ciò che in voi impedisce la realizzazione dei vostri desideri. Sebbene ci possano essere diverse altre ragioni per questo, il sentirsi non meritevoli, o riluttanti a pagare il prezzo, rappresentano i due fattori fondamentali che vi sbarrano la strada. Tutti gli altri ostacoli – direttamente o indirettamente – si originano da questi due.

  24. Torniamo al sentirsi immeritevoli, che non è altro che un senso di inferiorità. Sentimenti di quel genere sono raramente basati su quel che pensate coscientemente di voi stessi. Spesso non sapete nemmeno perché nutrite tali sensi di inferiorità. Essi possono non coincidere affatto con l’opinione cosciente che avete di voi stessi. Non sapere perché vi sentite così inferiori vi fa sentire senza speranza. Se solo sapeste perché, vi ci potreste adattare, se è qualcosa che non potete cambiare. Accettandolo, smettereste di sentirvi rosi dal senso di inferiorità. Oppure, se è possibile cambiarlo, potreste incominciare a modificarlo. Ma poiché non sapete che cosa è, rimanete nella disperazione. Nessuna certezza è così difficile da sopportare quanto l’incertezza.

  25. Lasciatemi dire, amici miei, che i vostri sensi di inferiorità non sono mai dovuti a qualcosa che non potete cambiare. Indipendentemente da quanto possa essere difficile cambiare, non è questo che vi spinge a quella disperazione dovuta ai sensi di inferiorità – purché il vostro atteggiamento a riguardo sia sano e senza nulla di nascosti. Ricordatelo. Le vere ragioni dei vostri sensi di inferiorità sono le piccole deviazioni che risultano dall’intento di ingannare voi stessi. Queste deviazioni sono registrate, ma fintanto che la registrazione avviene solo nell’inconscio, esse si manifestano come sensi di inferiorità. Ecco perché l’individuo supera i propri sensi di inferiorità quando scopre le proprie deviazioni inconsce ed entrando a patti con esse. loro.

  26. Torniamo all’esempio del desiderio di sicurezza finanziaria. Supponiamo che la desideriate per impressionare coloro che vi hanno umiliato – o coloro che credete vi abbiano umiliato. Questo motivo sbagliato, di cui potete essere inconsapevoli, provocherà in voi sentimenti un senso di inferiorità, anche se lo scopo primario stesso di tale desiderio è proprio di eliminare quei sentimenti. In altre parole, nella vostra cecità, ignoranza e immaturità, cercate il rimedio sbagliato.

  27. Potete essere assolutamente certi, amici, che la sola ragione dei vostri sensi di inferiorità sta nell’ingannare voi stessi riguardo alle intenzioni che vi muovono: perché volete o fate determinate cose. Quando affrontate direttamente ciò che è in voi, per quanto imperfetto possa essere il desiderio, l’azione, o l’atteggiamento, il complesso di inferiorità cesserà sicuramente nella misura in cui acquisirete un’obiettiva chiarezza su voi stessi. A quel punto non troverete più necessario desiderare le cose come mezzo per un fine, allo scopo di ottenere qualcos’altro.

  28. Se desiderate il benessere economico perché volete essere benestanti, questo non è un mezzo per un fine. Ma se desiderate il benessere per alleviare un complesso di inferiorità, allora lo volete solo per appagare qualcosa che non è in diretta relazione con l’obiettivo in sé. Facendo questo, girate in tondo in uno di quei famosi circoli viziosi: il motivo sbagliato vi fa sentire ancora più inferiori. Allora, al giro successivo, allo scopo di eliminare questo sentimento, rafforzate il motivo sbagliato credendo, così, di porvi rimedio. Per uscire da questa corsa disperata intorno al circolo incominciate col vedere chiaramente le vostre intenzioni, i vostri desideri e quello che vi aspettate da loro. Fatelo con mente chiara e con tutta la sincerità di cui siete capaci.

  29. Vedete, amici miei, non c’è nulla che vi sbarri la strada per raggiungere la completa realizzazione dei vostri desideri se non le deviazioni e gli auto-inganni. Se solo poteste eliminare quegli ostacoli, potreste entrare in sintonia con la grande e rivitalizzante forza cosmica a vostra disposizione. Essa è tutta intorno e dentro di voi. Esiste in maniera impersonale, come tutte le leggi spirituali. La persona che sa entrare in sintonia con essa, può avervi accesso e beneficiarne. Coloro che non trovano i mezzi, le giuste correnti e gli interruttori dentro di sé, che li metterebbero in condizione di sintonizzarsi, sfioreranno questa forza senza essere in grado di venirne influenzati.

  30. Riuscite a vedere che cosa significa questo? Se poteste comprendere veramente quel che vi sto dicendo, vi rendereste conto che queste leggi impersonali sono premurose e totalmente benevole. Non è cattiveria il fatto di lasciare alla vostra libera volontà se ricercare il contatto con quelle forze oppure ristagnare, rimanendo nella solita cecità.

  31. Vi ho mostrato ancora una volta quanto sia importante conoscere voi stessi nelle più profonde regioni del vostro essere. La conoscenza superficiale non basta. C’è anche l’aiuto spirituale personale, come quello che ci è concesso di dare. Esso è per tutti coloro che manifestano il desiderio di crescere e cambiare. Costoro ricevono un aiuto personale senza il quale non possono disporre degli strumenti necessari a rimuovere tutto ciò che ostacola la loro strada. Grazie a questo aiuto personale, un giorno saranno in grado di partecipare delle benevoli forze impersonali a disposizione di tutti gli esseri dell’universo. I principi cosmici, le forze e le leggi esistono in forma generica, ugualmente per tutti in modo impersonale. Se solo vi rendeste conto del significato di tutto questo, la terribile immagine che generalmente si ha di Dio svanirebbe automaticamente.

  32. Quando vi trovate in una situazione difficile, nello sconforto e nel bisogno, disperati e depressi, fintanto che avrete una falsa immagine di Dio, continuerete a prendervela con Dio, anche se forse solo inconsciamente. Crederete che in qualche modo sia stato Lui a punirvi; oppure, ben che vada, pensate che abbia ritenuto necessario mettervi alla prova. Questo è vero solo in parte. Potete dire che le difficoltà rappresentano una prova, nel senso che i vostri errori possono essere la vostra medicina, a condizione che abbiate il giusto atteggiamento verso la vita e vi assumiate le vostre responsabilità. Altrimenti le difficoltà non saranno nemmeno una prova. Un giorno, tuttavia, arriverete al punto di incominciare a cercare la risposta dentro di voi e non più all’esterno. A quel punto, la vostra esperienza passata assumerà un nuovo significato. Diventerà una medicina retroattiva e, in questo senso, una prova. Ma non sarà una medicina fino a che non raggiungerete la completa comprensione di cosa sia la responsabilità personale.

  33. C’è una grandissima confusione riguardo alla responsabilità personale. Noi facciamo di tutto per evitarvi queste incomprensioni. Dobbiamo cercare di evitare che una verità venga utilizzata male a causa delle vostre reazioni inconsce, immature e insane. Poiché se la usate così, non è più una verità. Nel caso della responsabilità personale, può esserci questa distorsione se associate questo concetto ad un’insana auto-accusa, a sensi di colpa e di inferiorità. In altre parole, avviene proprio l’opposto di quel che dovrebbe accadere. Sareste tentati di usare il termine responsabilità personale per alimentare i vostri sensi di colpa e di inferiorità. Potreste dire a voi stessi, “Dato che sono responsabile di me stesso, sono ancora più colpevole”. Questo è estremamente distruttivo ed è decisamente sbagliato amici miei. È un totale malinteso.

  34. So che questo può suonare contraddittorio e confuso ad alcuni di voi, ma coloro che finora mi hanno seguito conoscono la fine e sottile differenza. Dichiararvi responsabili della vostra vita e cercare rimedio ai vostri passati atteggiamenti e concetti sbagliati, è una cosa sicuramente costruttiva e rinforzante. Ma il sentire che, a causa della vostra responsabilità, siete ancora più colpevoli e inferiori, e che per questo vi disperate più che mai, è distruttivo e sfibrante.

  35. Amici cari, fate che queste parole vi diano un nuovo incentivo e una nuova comprensione. Anche se non sarete certamente in grado di sintonizzarvi immediatamente con la grande forza universale in tutti gli aspetti della vostra vita, lentamente e gradualmente, poco per volta, incomincerete a eliminare ciò che vi impedisce di connettervi a essa. Avrete accesso al contatto necessario per diventare parte di quella forza meravigliosa, in modo da ritrovarvi in essa e non più al di fuori.

  36. Non vivrete tutto questo come un cambiamento improvviso ma, come molti di voi confermeranno, vi avvicinerete alla forza vitale e alla rigenerazione già col semplice fatto di essere totalmente sinceri con voi stessi in modo costruttivo. La maggior parte di voi lo ha già sperimentato qualche volta, e sapete quale meravigliosa sensazione si provi. Più è tenace la resistenza ad affrontare il materiale già pronto a emergere in superficie, più sarà grande il vostro sollievo quando esso emergerà definitivamente. Anche se dite a voi stessi, “Sì, queste intenzioni o atteggiamenti sono sbagliati”, saprete almeno con molta sincerità che non siete ancora in grado di sentire in maniera diversa. Questa sincerità vi darà forza, sicurezza e rispetto di voi stessi. Questo richiede non solo l’onestà di vedere che ci sono in voi motivi e atteggiamenti sbagliati, ma anche l’ulteriore onestà di sapere che non siete in grado di cambiarli da un momento all’altro. Questa è la cosa più costruttiva che potreste mai fare.

  37. Dopo aver fatto una scoperta importante, attenti a non credere di poter immediatamente cambiare le vostre emozioni, semplicemente perché ora potete vederle e valutarle chiaramente. Abbiate l’onestà e la saggezza di capire che la crescita avviene lentamente. Usate e proteggete con cura la vostra scoperta e aspettate che le vostre emozioni maturino. “Utilizzando e tenendo care” le vostre scoperte, intendo dire di non lasciarle scivolare nuovamente nell’oblio, poiché altrimenti tutto il lavoro dovrà essere rifatto da capo. Potrà essere più facile rispetto alla prima volta, ma è comunque uno spreco di tempo che può essere evitato, rimanendo consapevoli di ciò che avete trovato, senza fretta né pressione, coltivando semplicemente la consapevolezza. Dovete ricordarvelo sempre, perché le scoperte scivolano via dalla consapevolezza molto velocemente.

  38. E non dovete nemmeno credere di poter saltare a piè pari il periodo di crescita diventando impazienti e forzando le vostre emozioni. Rimanete invece consapevoli di ciò che avete scoperto e usatelo per osservare giorno per giorno le vostre reazioni. Accettate il fatto che non possono cambiare da un momento all’altro. La crescita avviene quando ci si osserva da diverse angolature; se riuscite a farlo fino in fondo, il diventare consapevoli di reazioni imperfette o di intenzioni egoistiche non vi deprimerà più.

  39. Vi assicuro che se un riconoscimento negativo che vi riguarda vi deprime, dev’esserci qualcosa di sbagliato nel vostro atteggiamento. In tal caso, sottoponete il problema a me o durante le sessioni dedicate alle immagini. L’accento dovrà allora essere spostato dall’importanza del riconoscimento in sé, all’atteggiamento che assumete per la scoperta di vostri aspetti negativi. Vi ripeto, se avete il corretto atteggiamento, più è “svantaggiosa” la scoperta, maggiore sarà il sollievo e il senso di liberazione che proverete. Se questo non succede, dovete ricercarne il motivo e scoprire dove e come il vostro atteggiamento è sbagliato. In questa ricerca potete trovare reazioni a catena che, all’inizio, sembrano allontanarvi dal concetto originale. Ma è della massima importanza scoprirle e affrontarle. Una volta rimosso questo ostacolo, i riconoscimenti della vostra natura più bassa diventeranno un evento gioioso.

  40. E adesso, ancora un consiglio riguardante il vostro lavoro di auto-conoscenza. Molti di voi credono che per scoprire sé stessi, per esplorare l’inconscio, si debba scavare alla ricerca della conoscenza in modo tanto vasto da non sapere in pratica dove incominciare a cercare. Questo può vi può lasciare come smarriti. Inoltre, vi aspettate di trovare qualcosa di sconcertante e, sì, di tanto in tanto può anche accadere, sebbene in modo leggermente diverso rispetto a quel che pensate.

  41. Non iniziate la ricerca con l’idea di trovare qualcosa di cui non avete la minima idea. Il compito è molto più semplice. Troverete le risposte osservando le vostre reazioni ed emozioni quotidiane, nelle faccende più consuete. Siete così condizionati a non fare alcuna attenzione a come reagite alle persone, a come vi sentite in certe situazioni della vostra vita, che vi sfuggono cose che potrebbero essere molto importanti per il vostro lavoro. Imparate piuttosto a investigare quelle reazioni, chiedendovi che cosa significano e quale ulteriore significato possano avere. Che cosa contengono? Che cosa si nasconde dietro le emozioni che registrate negli avvenimenti della vostra vita? Qual è l’emozione che avvertite per prima e che cosa vi sta dietro. Non ci si aspetta che cerchiate qualcosa di molto lontano e profondamente nascosto. Anche questo arriverà, ma incominciate con le cose che sono realmente in superficie e che non sono affatto inconsce. Finora a queste cose non avete mai fatto caso, ma ora iniziate a notarle; cominciate adesso a farci attenzione. Da qui in avanti, procederete gradualmente verso tutto ciò che è nascosto a livelli sempre più profondi. L’esplorazione dell’inconscio avviene gradualmente, proprio come la crescita, non ci sono salti improvvisi.

  42. E ora, amici, sono pronto per le vostre domande.

  43. DOMANDA: Mi domandavo se potresti parlare delle varie scuole di pensiero che affermano che è possibile accostarsi alla Forza Vitale imboccando una scorciatoia e sostituendo semplicemente un errore con una verità.

  44. RISPOSTA: Sfortunatamente non è così semplice perché la personalità umana è un meccanismo estremamente complesso e complicato, se posso usare questo termine. Andrebbe bene se si trattasse semplicemente di sostituire un errore con una verità, ma voi, vi accorgete di qual è la verità di ogni momento? Prima dovete trovare la verità. E ancor prima che riusciate a trovare la grande verità universale, dovete trovare la vostra verità personale. Questo è il solo modo per giungere alla verità universale. Non potete ottenerla dall’esterno, imparando delle cose o praticando certi riti, o qualsiasi altra cosa del genere. Potete ottenerla solo guardando a voi stessi e dentro di voi. E non ho bisogno di dire – e presto sarete tutti d’accordo con me – che non è cosa facile trovare la propria verità personale, la vostra “verità” distorta e temporanea. Quello che oggi può apparirvi vero – e ad un certo livello può anche essere considerato effettivamente tale, come una mezza o un quarto di verità –domani può non essere più vero, quando avrete acquisito ulteriore conoscenza, non solo in senso generale, ma anche riguardo voi stessi. Solo quando avrete rimossi tutti gli strati di falsità e di mezze verità, di distorsione e confusione, la grande Verità Universale e la Forza Vitale potranno avere accesso alla vostra anima.

  45. Non dico che molte di queste nuove scuole di pensiero non apportino qualcosa di buono. Ora vi spiegherò quando tali ‘metodi scorciatoia’ hanno successo. Nessun essere umano è nell’errore e nella deviazione o imperfezione in tutte le aree della personalità. L’imperfezione totale in un essere umano non esiste, così come non esiste la perfezione completa. Su questo piano terreno si incarnano solo coloro nei quali vi è una mescolanza. Tutti voi possedete alcuni elementi sani. Se una persona aderisce ad un movimento come quello che tu descrivi, e impara certe pratiche in aree dove era già sano e nelle quali ciò che gli serve è solo una piccola “spintarella”, risponderà bene. Ma non potrà rispondere se il suo problema risiede in aree non purificate. In questo caso non ci sono scorciatoie. Anzi, dovrei dire che proprio questo sentiero è una scorciatoia, il cammino più breve che c’è! Il tempo è relativo. Gli anni di cui avete bisogno per imparare a conoscere voi stessi e a raggiungere la roccaforte della vostra vita, rappresentano davvero un brevissimo lasso di tempo.

  46. Le scuole di pensiero che tu descrivi possono avere i loro lati positivi e le loro verità. Possono anche risultare positive per risvegliare le persone ad una più ampia consapevolezza. Possono anche essere utili laddove le persone hanno già un elemento sano dal quale partire ma che, per mancanza di incentivo e per ignoranza intellettuale, non si è potuto sviluppare. Ma dove, nell’anima, regnano le deviazioni, le complicazioni e la confusione, non c’è altra via se non il lavoro della ricerca e i dolori della crescita. Questo è il modo giusto e non potrebbe essercene un altro. Se ci pensate obiettivamente, arriverete sicuramente a capire che è così.

  47. Vi benedico tutti con questa particolare forza che vi aiuta a sviluppare la vostra capacità di desiderare e vi dà la forza di purificarla. Ricevete questa forza, in modo da poter entrare in sintonia con la grande forza universale a vostra disposizione, basta che impariate come usarla. Siate benedetti con questa forza, amici miei, cosicché, un po’ alla volta, possiate tutti gioire della meraviglia che la vita può essere persino su questo piano terreno. Imparate anche a gioire del lavoro serio e onesto che vi permette di raggiungere quello stato. Non andate alla ricerca di miracoli, espedienti e scorciatoie per arrivare alla felicità. Questi non possono esistere. Siate benedetti, siate in pace, siate in Dio!

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 56 - Capacity to Wish - Health and Unhealthy Motives in Desire
Il copyright del materiale della Guida del Pathwork® è di esclusiva proprietà della Fondazione Pathwork®
Torna ai contenuti