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Lez. 224 - Il vuoto creativo

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
23 ottobre 1974

Traduzione in italiano di Daniele Buratti
Revisione non ancora effettuata
Edizione Giugno 2018

  1. Miei amici amatissimi, benedizioni per ognuno di voi. Una forza dorata scorre attraverso il vostro essere interiore adesso e per sempre, accoglietela.

  2. Vi ho parlato della venuta di una nuova era. Questo evento richiede che molti esseri umani siano pronti per esso. Voi che siete nel Sentiero avete lavorato tanti anni proprio per questo scopo, che lo sapeste o meno. Vi siete scrollati le impurità di dosso e continuate a farlo. E vi rendete disponibili a una forza potente che è stata rilasciata nell’universo - l’universo interiore.

  3. Diversi maestri e canali spirituali ne sono a conoscenza, ma molti hanno frainteso l’evento. Lo ritengono portatore di catastrofi geologiche che avranno un impatto sull’uomo. Come vi dicevo in passato, non è così. I cambiamenti, che sono già in corso, sono cambiamenti della coscienza. E voi ci state lavorando. Vedete, mentre vi evolvete e vi sviluppate, diventate sempre più pronti a un risveglio interiore e a un’illuminazione ancora da venire, che si stanno autoalimentando della loro forza. È un fatto senza precedenti: in nessun altro periodo della storia umana questa forza si è resa disponibile come lo è ora.

  4. Ciò che state sperimentando in misura sempre maggiore è la ricezione di questa forza attraverso un canale. Se essa si riversasse attraverso un canale non ricettivo nascerebbe una crisi, come ben sapete. Se anche una sola parte di voi bloccasse le grandi forze creative e benefiche che vogliono farvi prosperare in modo del tutto nuovo, voi subireste un grande stress psichico, emozionale e spirituale. Questo deve essere evitato.

  5. Nel cammino avete imparato a contattare quei livelli profondi di intenzionalità in cui state negando non solo la verità e l’amore, ma anche una conoscenza più ampia, un potere che opera in modo diverso da quel potere esteriore dell’io cui tanto anelate. Amore, verità e potere autentici vengono da dentro.

  6. Ora vi dirò quanto sia importante essere ricettivi a questa forza, a questa energia, a questa nuova coscienza: la coscienza Cristica, che si sta diffondendo attraverso la coscienza umana ovunque sia possibile. Per diventare ricettivi dovete comprendere anche un altro principio: quello del vuoto creativo.

  7. Gli esseri umani sono spesso iperattivi, sia dentro che fuori, e la loro mente è sempre indaffarata: è perché hanno il terrore di essere vuoti, che in loro nulla li sostenga. Questo pensiero raramente è cosciente, ma in un percorso come questo arriva il momento in cui si diventa consapevoli di questo pensiero terrificante. La prima reazione di solito è: "Non voglio neanche ammettere di avere paura. Piuttosto mantengo la mente sempre occupata così evito il pensiero terrificante di essere vuoto dentro, di essere solo un involucro che ha bisogno di sostentamento esterno".

  8. È ovviamente un vano autoinganno. È di estrema importanza che affrontiate la paura in modo aperto. Dovete creare dentro di voi un clima in cui consentite al vuoto di esistere. Altrimenti l’autoinganno non si disattiva, ed è un vero spreco, dal momento che la vostra paura è ingiustificata. Come potreste mai vivere in pace con voi stessi se non sapete di cosa avete paura, impedendo dunque a voi stessi di scoprire che ciò che vi spaventa tanto in realtà non ha nulla di spaventoso?

  9. Dopo un processo durato secoli, l’umanità si è autocondizionata a rendere la mente esterna un luogo molto affollato. E allora, se cessa momentaneamente questa grande attività, la calma che ne consegue viene scambiata per vuoto. E sembra vuoto davvero. Il rumore si attenua, ed è proprio allora che dovete abbracciare e accogliere il vuoto come canale primario attraverso cui ricevere il vostro più intimo Sé Divino.

  10. Ci sono diverse leggi psichiche e spirituali che dovete comprendere per alimentare questo vuoto e renderlo qualcosa di creativo. Alcune di queste leggi sembrano contraddittorie. Mettiamola così: se non fate vuoto dentro di voi non potete essere riempiti. Dal vuoto nascerà una nuova pienezza, ma non potete comunque ignorare la paura. Come per tutto il resto, dovete entrarci dentro. Il mio consiglio è che sfidiate la paura e che, al tempo stesso, accogliate il vuoto, via d’accesso alla vostra divinità. Sembra una contraddizione, ma non è così. Sono necessarie tutt’e due le cose.

  11. Ecco un’altra apparente contraddizione: è della massima importanza essere ricettivi e mettersi nell’attesa, ma senza spazientirsi, né avendo aspettative o idee preconcette. È molto difficile da spiegare in termini umani. È qualcosa che dovete sentire. L’attesa deve essere positiva e senza nozioni preconcette su come e cosa dovrebbe accadere.

  12. Ancora un’altra apparente contraddizione: dovete essere specifici, ma di una specificità leggera e neutrale. Dovete essere specifici in un modo, ma non in un altro. Se adesso questo vi sembra confuso, chiedete al vostro essere interiore di delegare la comprensione alla vostra mente, piuttosto di cercare di capire direttamente con la mente dell’io.

  13. I meccanismi del Sé Superiore finora hanno superato l’idea che si è fatta la mente che essere specifici sia di ostacolo. Ma la mente deve sapere ciò che vuole, essere preparata per esso, ricercarlo e rivendicarlo; deve sapere che si merita ciò che vuole e che non ne farà cattivo uso. La mente esterna si deve costantemente adattare alle finalità più alte della coscienza del Dio interiore. La vostra mente esterna deve svuotarsi, diventando ricettiva e aperta a ogni possibilità. Così sarà in grado di entrare nella quiete interiore e in ciò che lì per lì sembra essere un vuoto.

  14. Appena l’avrete fatto, con spirito di attesa paziente, perseverante e positiva, e tuttavia con mente e anima aperte, si manifesterà una nuova pienezza. La quiete interiore si metterà a cantare, per così dire. A livello energetico essa apporterà luce e calore. Sorgerà in voi una forza che non sapevate di possedere. A livello della coscienza verranno in vostro aiuto ispirazione, saggezza e guida per tutti i problemi grandi e piccoli della vita.

  15. C’è un vero bisogno di alimentare un vuoto ricettivo e creativo. Ascoltate con l’orecchio interiore, ma senza fretta: piuttosto cercate di sentire quando e come sarete ricolmi di quella pienezza. Questo è l’unico modo, amici miei, per trovare il vostro sostentamento interiore, la vostra divinità, e diventare recettori del grande potere universale che si sta diffondendo e che si manifesterà nella vostra vita ancora più di quanto avete già sperimentato.

  16. Questo è un momento importante nella storia dell’evoluzione, e voi siete tutti necessari per comprendere e perpetuare un grande cambiamento nel pensiero e nella percezione delle leggi e dei valori che la coscienza Cristica sta diffondendo. Occorre sgomberare la strada sia da dentro che da fuori, così da generare quanti più recettori possibile.

  17. In questo processo la mente vi può essere di ostacolo o di aiuto. Voi tutti sapete che la mente è limitata solo dalla vostra convinzione dei suoi limiti. Nella misura in cui limitate la vostra mente non potete percepire che cosa c’è oltre. La mente è delimitata, dunque deve tendere ad ampliare i suoi confini, fino a misurarsi con l’infinito che si trova oltre la mente e dentro di voi, qui e ora. Poi la mente si unirà alla coscienza infinita del vostro universo interiore in cui siete uno con tutto ciò che è, pur mantenendo la vostra individualità.

  18. Oggi per voi la vostra mente rappresenta quasi un fardello perché è diventata un circuito chiuso. All’interno del circuito c’è un certo margine per idee, opinioni e possibilità a cui avete dato spazio nella vostra vita, prodotte dalla vostra educazione e dai costumi della vostra società. Quel circuito contiene ciò che avete scelto d’imparare e di adottare come conoscenza, sia come parte della coscienza di gruppo che come vostra esperienza personale. Il circuito della mente si espande di pari passo con la vostra crescita e il vostro sviluppo, ma resta un circuito chiuso. Siete ancora gravati da idee limitanti su di voi e sul vostro mondo. È quindi necessario, per poter suscitare il vuoto creativo, che visualizziate i confini della vostra mente, chiedendo a voi stessi che cosa ritenete sia impossibile per voi. Laddove siete privi di speranza e spaventati ci deve essere un’idea di limitatezza che è semplicemente racchiusa nella vostra mente; così impedite l’ingresso di quella grande potenza che è arrivata per tutti coloro che sono pronti a riceverla in modo sincero.

  19. Un’altra contraddizione apparente. Da una parte è necessario che la mente limitata si apra a nuove idee e possibilità, come avete imparato a fare nella meditazione. Immancabilmente avete potuto constatare che dove avete fatto spazio a una possibilità nuova e desiderabile, questa si è concretizzata nella vostra vita. In caso contrario, avete anche constatato come voi non ne abbiate accettato la possibilità, per un motivo o l’altro. È quindi necessario che iniziate a creare una breccia nel circuito chiuso. Non riuscirete a smantellarlo subito; la mente fa parte di voi e ne avete bisogno. Ma se fate una piccola breccia nella mente, il flusso di nuova energia e coscienza riuscirà a penetrare. Altrimenti rimarrete bloccati nei confini della mente, troppo angusti per il vostro spirito in rapida crescita. Dall’altra parte la mente deve riposare, non avere opinioni ed essere neutrale, perché possa ricevere la grande forza nuova che ripulisce l’universo interiore da ogni tipo di coscienza.

  20. Ma torniamo al processo di fessurazione della mente limitata. Come ci si riesce? Per prima cosa riconoscete di avere delle credenze limitate e che non sono dogmi. Il passo successivo è guardarle in faccia. Questo comporta prendersi la briga di entrarci dentro adottando l’auto-osservazione e l’autocritica di cui avete buona pratica, e di prestare la massima attenzione. A volte non si tratta solo di avere una falsa convinzione e la possibile intenzionalità negativa di rimanerci attaccati, ma di vedere in che modo tenete chiuso il circuito, privandovi di quella pienezza interiore che tanto desiderate.

  21. Un’altra legge di grande importanza dice che, nell’aprirvi alla più vasta coscienza universale, non dovete far ricorso a magie che eliminino il processo di apprendimento e di crescita. Ora, non c’è dubbio che questa potenza suprema vi ricolmi e vi sostenga, ma la mente esterna deve comunque acquisire, gradualmente, ogni conoscenza utile. Succede lo stesso con le arti e le scienze, come sapete. Per quanto abbiate del talento, non potete pretendere di avere l’ispirazione di un grande artista se prima non acquisite il mestiere e l’abilità tecnica. Se l’immaturo sé inferiore vuole prendere la scorciatoia per il grande universo, evitandosi la briga di apprendere e di trasformarsi, il canale resterà chiuso. Sarebbe come barare, e non si può imbrogliare Dio. Se imbrogliaste, la personalità potrebbe essere presa dal dubbio che possa esistere qualcosa oltre la mente, dato che non arriveranno risposte ispirate se si ricorre alla "magia" per assecondare la propria pigrizia e autoindulgenza. Lo stesso discorso vale in campo scientifico e in qualsiasi altro campo.

  22. E trarre ispirazione per la vita e per le vostre decisioni basandovi su questa stessa legge? Anche in questo caso, non dovete evitare al vostro io esteriore il lavoro necessario per diventare un canale adatto alla coscienza divina. Il Sentiero vi serve a questo. Dovete conoscervi per davvero, le vostre debolezze, il vostro sé inferiore, dove siete corruttibili, dove disonesti o disposti a esserlo. Come tutti sapete, il lavoro è arduo ma deve essere fatto. Se lo evitate, il canale non sarà mai veramente affidabile e si riempirà di tante aspettative che nascono dalla vostra "natura desiderosa", o rivelerà una "verità" basata su paura e senso di colpa che lo rende altrettanto inaffidabile.

  23. Solo se lavorerete in questo modo sul vostro sviluppo arriverete a un punto in cui non scambierete più credulità e false illusioni per fede, o dubbio per discernimento. Come un grande pianista può diventare canale di ispirazione superiore solo dopo ore di pratica e di esercizi per le dita così che, alla fine, le sue esecuzioni risultino fluide, allo stesso modo le persone ispirate da Dio devono lavorare sul loro processo di purificazione, sulla profonda conoscenza di sé e sull’onestà con sé stesse. Solo allora il recettore è commisurato a verità e valori più alti, adatto a essere influenzato e utilizzato per scopi più elevati per arricchire il mondo e il sé.

  24. Allo stesso tempo dovete coltivare una certa neutralità. La dedizione all’adempimento della volontà divina deve includere una disposizione ad accettare tutto ciò che viene da Dio come qualcosa di buono, che lo desideriate o meno. Il desiderio eccessivo è un ostacolo tanto quanto l’assenza di desiderio, che degenera in rassegnazione e disperazione. Se non si accetta di tollerare la frustrazione si crea una tensione interna, una struttura difensiva che chiude il serbatoio della mente e mantiene chiuso il circuito. In altre parole voi, in quanto recettori, dovete essere neutrali. Occorre che rinunciate ai sì e ai no decisi, secchi e ostinati per fare spazio a una fiducia flessibile, guidata dal vostro Dio interiore. È necessario che siate disponibili, flessibili, duttili, fiduciosi e sempre pronti a cambiamenti che non avevate contemplato. Quel che è giusto oggi potrebbe non esserlo domani.

  25. Non ci sono punti fissi quando si tratta della vita divina che scaturisce dal vostro essere interiore. Questa idea vi rende insicuri, perché credete che la sicurezza consista nell’avere delle regole fisse. Non c’è nulla di più lontano dalla verità. Questa è una di quelle convinzioni che devono essere rivedute. Dovreste invece considerate che nell’idea di ricevere sempre nuove ispirazioni per affrontare situazioni diverse risiede un nuovo tipo di sicurezza che non avevate mai riscontrato. Ciò che è giusto in una situazione può non esserlo in un’altra. Questa è una di quelle leggi della nuova era che è in antitesi con le vecchie leggi "stabili", secondo cui è sicuro solo ciò che è fisso e immutabile.

  26. Le leggi che fanno parte di questo nuovo viaggio nella creatività e nella vita interiore richiedono uno studio molto attento; ci dovete lavorare sopra. Non basta ascoltare le parole, dovete farle vostre. Sono leggi all’apparenza contraddittorie. È necessario acquisire conoscenza, espandere la mente: essa deve essere in grado di concepire delle verità possibili, e tuttavia è necessario che rendiate la vostra mente neutrale e vuota. Sembra una contraddizione dal punto di vista della coscienza dualistica, ma dalla prospettiva della nuova coscienza che si sta diffondendo nel vostro universo interiore, queste non sono affatto contraddizioni. Per anni ho cercato, in molti ambiti, di mostrarvi come funzioni questo principio: qualcosa che è nella verità e in linea con più alte le leggi della vita concilia quegli opposti che si escludono a vicenda al livello inferiore di coscienza. Ciò che produce conflitto al livello inferiore è reciprocamente utile e interattivo al livello superiore.

  27. Sempre di più voi scoprirete la verità dell’unificazione, in cui le dualità cessano di esistere e le contraddizioni smettono di contraddire; dove sperimenterete che gli opposti sono aspetti ugualmente validi della stessa verità. Quando inizierete a comprendere questo principio e lo applicherete alla vostra vita, alle vostre prospettive e ai vostri valori, allora sarete davvero pronti a ricevere la nuova coscienza che proviene da regni che si trovano ben oltre il vostro.
  28. Quando vi dico che non dovete avvicinarvi al vostro canale divino con l’idea di risparmiarvi l’impegno di vivere e di crescere, non contraddico la necessità che dobbiate essere passivamente ricettivi. È solo uno spostamento del punto di equilibrio: laddove la vostra mente era iperattiva, ora dovete calmarvi e lasciare che le cose accadano; laddove volevate controllare tutto, adesso dovete mollare e lasciar fare al nuovo potere interiore. D’altro canto, dove tendevate alla pigrizia e all’autoindulgenza cercando la strada più comoda e rendendovi, in tal modo, dipendenti da altri, è ora necessario che vi assumiate la vostra responsabilità, coltivando attivamente i principi che aiutano a creare un collegamento con la vostra divinità interiore, i cui messaggi dovrete esprimere fattivamente nella vostra vita. Dunque occorre invertire il concetto di attività e passività.

  29. In tal modo la vostra mente diventerà uno strumento. Si aprirà, andrà oltre i suoi limiti e acquisirà concetti nuovi con cui "far pratica", ma in modo soave, non rigido. Questa leggerezza di percezione, di flessibilità, di motilità della mente vi renderà assai ricettivi nei confronti del vostro apparente vuoto.

  30. Ora, amici miei, come vi sentite mentre ci avviciniamo a questo vuoto? Di che si tratta? Ancora una volta, il linguaggio umano è talmente limitato che è quasi impossibile far entrare questo tipo di esperienza nel contesto del linguaggio. Tuttavia farò del mio meglio per consegnarvi alcuni strumenti.

  31. Se vi mettete all’ascolto del vostro "abisso" interiore, all’inizio vi sembrerà di trovarvi davanti a una voragine di vuoto oscuro. Vi sentirete come invasi dalla paura. Che cos’è questa paura? È la paura di essere vuoti per davvero, ma anche quella di ritrovarvi con una nuova coscienza, con un nuovo essere che si sta evolvendo dentro di voi. E nonostante lo desideriate, ne avete paura. C’è paura in entrambi i casi: desiderate talmente tanto una nuova coscienza da temere di restare delusi, e tuttavia temete che la nuova coscienza vi imponga tutta una serie di obblighi e di cambiamenti. Dovete affrontare queste paure. Nel Sentiero avete ricevuto gli strumenti per affrontare tali timori mettendo in discussione il vostro sé inferiore.

  32. Ma arriverà un momento in cui, nonostante la paura, sarete pronti, perché avrete già fatto i collegamenti. Sapete, per esempio, quello che vuole il vostro sé inferiore e perché voi avete intenzioni negative. Verrà un momento in cui, nonostante la paura, deciderete con calma e tranquillità di entrare nel vuoto. Svuoterete la mente per andare incontro al vuoto nel profondo. Ecco, ben presto quel vuoto si farà sentire: non vi riempirà nel modo cui siete abituati, ma conterrà una nuova vitalità che la vecchia pienezza artificiale della mente aveva reso impossibile. Infatti presto vi renderete conto che siete diventati insensibili in modo artificiale, riempiendovi fino all’orlo: avete riempito la mente di rumore e avete ristretto il vostro canale usando l’energia per creare dei baluardi. Avete ucciso la vitalità con una pienezza artificiale. Così il vostro bisogno è aumentato, perché senza una vita interiore non potevate sentirvi veramente realizzati. Cercando di ottenere realizzazione da fuori avete creato un circolo vizioso, rifiutandovi di fare i passi necessari per manifestare la vostra realizzazione, in primo luogo dentro di voi.

  33. In un certo senso temete di più la vitalità che il vuoto. E forse fareste meglio a considerare questo fatto. Se fate un po’ di vuoto in voi, lì per lì avvertite una vitalità interiore, ma poi tendete a richiudere subito il coperchio. Eppure, negando la vostra paura negherete anche di essere tanto infelici per il fatto che non vi sentite vitali. Ma la mancanza di vitalità deriva dalla paura di provarla. Se vi renderete creativamente vuoti, la vostra paura lascerà il posto alla vitalità.

  34. Tutto il vostro essere interiore, il vostro corpo e la vostra energia saranno per voi come una "camera d’aria” vibrante di vitalità, attraversata dall’energia e dal sentire. Allora comincerà ad affiorare, vibrando, qualcosa che ancora non ha un nome. Se non vi tirate subito indietro, quel qualcosa si rivelerà prima o poi essere una incessante istruzione interiore di verità, incoraggiamento, saggezza e guida, destinati prontamente e in modo specifico alla vostra vita, nella situazione di maggior bisogno. Quel vuoto vivo e vibrante è Dio stesso che vi parla. Vi parla esattamente nel momento in cui ne avete più bisogno. Se davvero volete entrare in sintonia con la sua voce e ascoltare, sarete in grado di distinguerla, prima in modo vago, poi più distinto. Dovete abituare il vostro orecchio interno. Non appena inizierete a riconoscere la voce vibrante che parla con saggezza e amore, e a voi soltanto, saprete che quella voce c’era sempre stata, ma vi eravate condizionati a non sentirla. E con il condizionamento vi siete sbarazzati della "camera d’aria" che vi avrebbe veicolato la musica vibrante degli Angeli.

  35. La "musica degli Angeli" non è letteralmente tale, anche se potrebbe esserlo. Ma ciò che vi serve davvero è la guida per decidere quale opinione o atteggiamento adottare in una determinata situazione: un insegnamento che può davvero paragonarsi alla musica degli Angeli, nella sua gloria. Non si può descrivere quanto sia meravigliosa questa pienezza; è un tesoro oltre ogni dire. È l’agognata condizione di cui siete alla costante ricerca, ma il più delle volte non siete consapevoli di questa ricerca, che proiettate su dei surrogati esterni a voi.

  36. Concentratevi su ciò che è sempre esistito in voi. La mente e la volontà esterne vi hanno confuso e complicato la vita, e questo nuovo contatto è la via d’uscita dal labirinto che voi stessi avete generato. Ora potete ricreare il vostro paesaggio interiore senza quel labirinto.

  37. Adesso, amici carissimi, vorrei dirvi qualche parola sulla persona nuova della nuova era. Qual è la persona nuova? La persona nuova è sempre, di fatto, un recettore dell’intelligenza universale, della coscienza divina, della coscienza Cristica che permea ogni particella dell’essere e della vita. La persona nuova non agisce in base ai soliti criteri intellettuali. Per molti secoli si è dovuto coltivare l’intelletto perché adempisse al suo ruolo di importante pietra miliare nell’evoluzione dell’umanità. Ma questa enfasi eccessiva è andata avanti troppo a lungo. Ciò non vuol dire che dovreste tornare a una “natura di desiderio” cieca e puramente emotiva, ma piuttosto che vi dovreste aprire a un regno superiore di coscienza dentro di voi e lasciarlo espandere.

  38. C’è stato un periodo nell’evoluzione in cui è stato difficile per le persone trovare la propria capacità di pensare, soppesare, distinguere, acquisire conoscenza, ricordare: in breve, usare tutte le facoltà della mente. Oggi sembra altrettanto difficile trovare il contatto con il Sé Superiore. La persona nuova ha stabilito un nuovo equilibrio nel sistema interno. L’intelletto non deve restare escluso: è uno strumento che vi serve per diventare un tutt’uno con la più vasta coscienza. Per secoli le persone hanno considerato le facoltà intellettuali la più alta forma di sviluppo, e alcuni ancora la pensano così. Perciò non si sforzano nemmeno ad avventurarsi oltre, nel profondo della loro natura interiore, alla ricerca di tesori più grandi. Per contro, ci sono molti movimenti spirituali che richiedono di eliminare o di disattivare del tutto la mente: anche questo è inopportuno, perché genera divisione e non unificazione.

  39. Questi due estremi sono delle mezze verità, pur avendo una loro validità. Per esempio, in passato le persone agivano come animali, in modo indisciplinato e irresponsabile, pur di soddisfare i loro desideri immediati. Erano totalmente guidate da emozioni e desideri, prive di etica o moralità. Dunque, in quella fase, lo sviluppo dell’intelletto ha assolto la sua funzione. Ha inoltre assolto la funzione di strumento molto raffinato di apprendimento e discernimento. Ma se si limita a quello, tutto diventa farsa. Gli umani che non sono animati dalla loro divinità diventano farsa. Per la stessa ragione è consigliabile fare pratica di disattivazione temporanea della mente, e ve la raccomando io stessa. Ma trattare la mente come se fosse il demonio ed escluderla dalla vostra vita non serve a nulla.

  40. In nessuno dei due estremi le persone trovano piena realizzazione; devono attivarsi tutte le loro funzioni, per esprimere la propria divinità. Escludendo la mente diventate delle amebe; e ritenendola la facoltà massima, vi trasformate in automi iperattivi. Così la mente diventa una macchina calcolatrice. Otterrete un’autentica vitalità solo armonizzando mente e spirito, consentendo per qualche tempo alla mente di esprimere il principio femminile. Finora la mente è stata molto collegata al principio maschile: azione, energia, controllo. Adesso la mente deve esprimere il principio femminile: essere ricettiva. Ciò non vuol dire diventare passivi. Anzi, in un certo senso sarete più attivi, più indipendenti di quanto lo siate mai stati. Poiché quando la mente trae ispirazione dalla coscienza divina, l’ispirazione diventa azione, un’azione armoniosa e leggera, non ‘scattosa’. Se la vostra mente è ricettiva, essa viene ricolmata dallo spirito più elevato che c’è in voi. Allora il modo di agire cambia del tutto, diventa sempre nuovo ed eccitante. Non c’è più nulla di ripetitivo o di stantio, e niente è ridondante. Perché lo spirito è sempre vivo e mutevole. Questa è l’energia e l’esperienza che sempre di più sperimentate nel vostro Centro, dove il nuovo afflusso sta operando in modo tanto alacre.

  41. La persona nuova prende tutte le decisioni in base a questa nuova coscienza, dopo essere riuscita a diventare ricettiva verso l’essere spirituale interiore. Potrebbe sembrare utopia per chi non ne abbia ancora fatto esperienza. Sono felice di dire che molti di voi fanno già parte di questo forte movimento cosmico a cui avete dato la vostra disponibilità. Avete vissuto stati finora insperati di espansione e di gioia, trovato soluzioni a problemi che vi sembravano insolubili. E la cosa continua. Non c’è limite alla vostra realizzazione, alla pace, alla produttività, alla creatività del vivere, alla gioia, all’amore, alla felicità e al significato che la vostra vita ha assunto nel mettersi al servizio di una causa più grande.

  42. Non è più tempo per l’individuo di vivere una vita egoista, piccola e senza scopo. La cosa non può continuare. Chi persiste con questo comportamento si sottrae a un potere che diventerebbe distruttivo per una mente ancora orientata all’egoismo. Poiché l’egoismo deriva dalla falsa convinzione che voi siete felici solo se siete egoisti, mentre siete infelici se siete altruisti. Questa falsa convinzione è uno dei primi miti che dovete esplorare e mettere in discussione.

  43. In questo modo create una nuova vita per voi e per il vostro ambiente, di un genere che l’umanità non ha ancora conosciuto. Voi e altri in tutto il mondo vi state preparando per questo, silenziosamente. Questi sono i nuclei d’oro che germogliano dalla materia grigia e oscura di un modo falso di vivere e di pensare. Rafforzate dunque il canale dentro di voi, attraverso vi giungeranno la pace e l’emozione e che avete sempre voluto. Entrate in questa nuova fase, miei carissimi amici, con coraggio e determinazione. Smettetela di comportarvi come degli sconfitti. Voi non siete sconfitti, a meno che non lo vogliate. Avete l’occasione di rialzarvi diventando chi voi siete in realtà, sperimentando il meglio della vita.

  44. Tutti voi siete benedetti, miei diletti. Le benedizioni vi daranno il sostentamento necessario per andare fino in fondo con tutti voi stessi ed essere ravvivati, attivati e trasformati dal Dio interiore. Siate nella pace.

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 224 - Creative Emptiness
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