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Lez. 150 - Amarsi: condizione per uno stato di completa beatitudine

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
10 marzo 1967

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Agosto 2020

  1. Saluti, miei carissimi amici. Benedizioni a tutti i coloro che sono qui presenti e a tutti i miei amici che lavorano su questo sentiero di autorealizzazione e liberazione. Molti di voi stanno già facendo grandi progressi. Stasera parlerò proprio della cosa che la maggior parte di voi ha bisogno di sentire in questo momento. Ascoltate sia con le vostre orecchie interiori che con quelle esteriori.

  2. Tutto l’universo è costituito in maniera tale che ogni singola creatura è in grado di trovarsi in un costante stato di beatitudine. La beatitudine non è solamente una possibilità teorica, ma è il naturale stato dell’umanità. Tale è la legge naturale. Quando una persona non è in uno stato di beatitudine si trova in una condizione innaturale, disturbata. È importante per voi, amici miei, afferrare e apprezzare in pieno questo fatto.

  3. La beatitudine di cui parlo non è una vaga promessa che valga per il futuro in questa vita, o in una vita al di là dello stato fisico di esistenza, mi riferisco invece a qualcosa che è possibile qui ed ora. Il raggiungimento della beatitudine non dipende da qualche complicata circostanza, o da uno stato di perfezione estraneo al vostro presente stato d’essere. Non dipende da eventi esterni né dal fatto che le cose debbano essere diverse da come sono. La gente crede che se solo questo o quello fosse differente, allora niente si frapporrebbe tra lei e la felicità. Ma la completa felicità è possibile già da subito, per come siete adesso.

  4. Inconsciamente, l’umanità sa che lo stato di piacere supremo è un suo diritto di nascita, e tutti ne sono alla continua ricerca. Che la persona sia in grado o meno di capire che questa ricerca è mal orientata, non altera il fatto che essa esiste. Una volta imparato a cercare nella direzione giusta, troverete quel che cercate. Prenderò ora in esame i due aspetti di questa ricerca.

  5. Giungere allo stato di beatitudine che, in maniera consapevole o meno, comunque ricercate, dipende direttamente dalla vostra autostima, dall’abilità di piacervi. L’equazione è sempre logica nel suo risultato: nell’esatta misura con cui vi amate, siete anche felici. Quando non vi piacete, la psiche è inibita e non può sperimentare il suo stato naturale. Questo a sua volta vi aliena dalle forze universali ed erige una barriera che vi impedisce di fare parte delle forze cosmiche, che sono pura beatitudine. Non ha importanza che questa incapacità di piacervi sia basata su ragioni valide o meno. In entrambi i casi siete bloccati.

  6. Una rivalutazione dei propri concetti è parte del processo di autorealizzazione, infatti gli esseri umani spesso disprezzano se stessi per ragioni sbagliate. Ho sottolineato in precedenza che esiste un sottile meccanismo interiore che regola i processi psichici, per cui alcune ragioni giustificate per non stimarvi, se non sono chiaramente riconosciute e non risolte, creano falsi sensi di colpa ed esagerati standard di perfezione. In ultima analisi, quindi, è sempre una violazione dell’integrità personale ad impedire alla personalità di raggiungere la sua indipendenza – sia che causi o meno falsi sensi di colpa. Questo meccanismo interiore è preciso.

  7. Non vi è nessun autoinganno o consapevole negazione che possano eliminare gli effetti causati dal fatto che vi disprezzate. Anche gli esseri umani più illuminati ignorano l’importanza di questo fatto. In passato abbiamo parlato di molti aspetti che compromettono l’integrità, e quindi l’autostima. Qualunque sentiero di autorealizzazione deve prendere in considerazione i più sottili e inconsci movimenti e atteggiamenti dell’anima, poiché il loro effetto è molto più grande di quanto la maggior parte delle persone possa anche lontanamente ritenere.

  8. L’autorealizzazione e la liberazione sono determinate dalla libera decisione dell’individuo di adottare leggi e norme naturali e universali, assumendosi la piena responsabilità di questa decisione. Questo significa essere fedeli alle leggi naturali che funzionano nella vita e nell’individuo, invece che rimanere fedeli a valori tramandati, a standard sovrimposti e costumi culturali. Uno stato d’animo così libero si differenzia drasticamente da una persona che adotta automaticamente opinioni o standard di comportamento, senza metterli in questione. L’automatismo, che permette alla maggior parte delle persone di dare per scontate le condizioni e le leggi della vita, impedisce l’autonomia di sé. Questo automatismo è molto diffuso e riguarda molte più aree della vita e della personalità di quanto possiate immaginare, amici miei.

  9. Abbiamo parlato degli effetti delle immagini e delle impressioni di massa. La maggior parte di voi considera solo gli aspetti più superficiali, quelli che le persone sviluppate incominciano ora a ripensare e a mettere in discussione. Nessuno di voi è però ancora cosciente dei problemi che esistono all’interno di voi e che richiedono un nuovo approccio. Quando date per scontata una qualunque legge che non sia una legge universale della vita, chiudete la porta all’universo.

  10. Spesso proprio gli esseri umani più ribelli sono i più impregnati dalle opinioni di massa e da false restrizioni, che considerano come inevitabili leggi della vita. Non si ribellerebbero così tanto contro la vita se non credessero di doversi piegare a qualcosa di inevitabile.

  11. È tragico vedere che tanto spreco e inutili difficoltà esistano propria a causa di questa obbedienza alle leggi innaturali. Spesso le differenze tra le leggi naturali e i costumi della società sono molto evidenti. A volte invece le leggi naturali sono così simili a quelle innaturali da sembrare identiche. E inoltre fa una grandissima differenza se si accettano questi standard di coscienza in un libero spirito di scelta personale, o se li si accetta per cieca obbedienza. Le parole possono sembrare uguali, ma il ‘sapore’ dei processi psichici, il loro clima interiore e l’atteggiamento che creano sono completamente differenti. Quando la legge naturale è diversa dalla legge umana, la diversità diventa ancora più ovvia.

  12. Coloro che negano a se stessi l’esperienza spontanea di scoprire concetti in maniera indipendente e responsabile, in modo da condurre una vita significativa, non agiscono per semplice pigrizia o paura. Si tratta sempre di una violazione della propria integrità. Fin quando ritenete che sia la paura ad impedirvi di avere un comportamento interiore responsabile, la paura non svanirà. Ma quando iniziate a vedere che l’integrità personale viene violata dal rifiuto di cercare risposte in modo indipendente, allora un intrinseco senso di dignità e il desiderio di essere onesti vi danno spesso quell’incentivo che prima vi era mancato.

  13. Ora, perché l’integrità viene compromessa quando l’individuo rifiuta di arrivare a conclusioni indipendenti a proposito delle regole della vita? È per paura che si prendono ciecamente per scontati i limiti e le leggi. La mancanza di coraggio induce l’individuo a ripetere meccanicamente codici morali precostituiti. Le persone accettano le leggi tramandate perché hanno paura delle conseguenze che derivano dal metterle in discussione, hanno paura di entrare in conflitto con le opinioni degli altri. Dopo aver fatto un onesto esame delle motivazioni, è impossibile non vedere che il semplice opportunismo gioca un ruolo determinante sul piano emotivo. Per ottenere l’approvazione e l’ammirazione degli altri, l’individuo svende una verità che evita anche di nominare.

  14. Non è possibile liberare il vero sé fin quando nella psiche prevalgono condizioni opposte alla verità. Ogni volta che si fa eco alle opinioni correnti – in modo consapevole o meno - viene violata, per opportunismo, l’integrità personale. E questo non vuol dire che l’opinione della maggioranza sia sbagliata. Queste osservazioni valgono anche per le opinioni ribelli di gruppi minoritari. Una motivazione cieca, indiscussa ed emotivamente colorata, che esteriormente può sembrare una provocazione coraggiosa, può essere contaminata da paura e opportunismo.

  15. La pigrizia di non riflettere profondamente su una questione, non è mai solamente pigrizia in quanto tale. Essa è sempre colorata dalla paura, un conformismo nei confronti di uno specifico gruppo di persone di cui si crede di avere disperatamente bisogno e che non ci si può permettersi di contrastare. Questa è una particolare tentazione che rafforza la tendenza a non valutare le cose in modo indipendente e a non farsi idee proprie in armonia con le naturali leggi della vita. Il mondo giudica come buoni e giusti i valori della società, mentre le leggi naturali inerenti all’essere vengono spesso ignorate. Le persone che seguono le leggi della società vengono apprezzate per la loro bontà e correttezza. Tale elogio è allettante. Esso sembra avere l’azione di un balsamo spalmato sulle piaghe del dubbio e del disprezzo di sé. Ma questa medicina rimuove solo i sintomi e non va mai alla radice del problema. Quando le reali ragioni dell’autodisprezzo sono rimosse, il coraggio di essere se stessi cresce di pari misura. Molte volte la vera ragione dell’autodisprezzo è, almeno in parte, proprio la vigliaccheria di svendere la verità per ricevere l’approvazione degli altri. La cosiddetta medicina e il veleno spesso coincidono.

  16. Quando l’individuo incomincia a chiarirsi dentro di sé le domande che deve porsi, a indagare più in profondità e ad acquisire una reale consapevolezza, allora l’azione non è ciò che conta di più. Ciò che più conta è la conoscenza. È possibile che l’azione sia ancora troppo difficile da intraprendere perché non avete ancora abbastanza coraggio, ma in ogni modo vi trovate già nella verità di voi stessi, non vi ingannate più e non siete più inconsapevoli. Siete più vicini a voi stessi, più vicini alla verità universale, più vicini alla sorgente di tutta la beatitudine e di ogni appagamento.

  17. Conoscere la legge naturale dell’evoluzione, anche se non siete ancora in grado di vivere in armonia con essa, crea nella psiche un clima interiore di libertà e verità. La conoscenza è perciò di primaria importanza poiché ha un effetto immediato sullo stato di piacere e di gioia dell’essere sviluppato. Infatti, voi potete rispettare e apprezzare voi stessi nella misura in cui non sorvolate più sulle cose, né date per scontati quegli aspetti della vita apparentemente indiscutibili ed "evidenti". In questa conoscenza potete amarvi, ed amandovi acquisite la capacità di partecipare alla beatitudine universale, che è una condizione naturale.

  18. Il secondo aspetto di cui voglio discutere è quello di trascendere il momento presente. Non importa dove vi trovate ora, amici miei, quali siano le condizioni e circostanze attuali, non importa come vi sentite, perché se affrontate l’adesso in modo totale, senza fuggirlo, allora esso vi porterà una grande ricchezza di meravigliosa energia, di sostanza vitale e di gioia. Nell’adesso potete trovare entusiasmo e beatitudine, pace e stimoli, un profondo senso di determinazione che dà significato a tutto ciò che fate, dentro e fuori di voi. Un supremo piacere si nasconde in ogni frazione della vita, purché non lo rifuggiate – magari sforzandovi ad essere diversi da ciò che siete in quel momento. E non importa quale sia l’umore in cui vi trovate. Se vi sentite alienati da voi stessi, se vi sentite scollegati, ansiosi, depressi, disperati o annoiati, proprio in quel momento, contenuto in quello stato d’animo, c’è il vostro nucleo, il vostro adesso. Se affrontate questo “adesso,” se vivete completamente questo stato d’animo, qualunque esso sia, e lo trascendete, non dovrete attendere un futuro lontano per vivere un diverso stato d’essere, uno stato di perfezione. Vi trovate già nella forza vitale, nella sostanza vitale del vostro immediato “adesso”. Siete nella beatitudine, in un flusso in movimento di crescita evolutiva. Ad un livello sottile e profondo, un livello generalmente nascosto, non potete fare a meno di amare voi stessi. Tutto questo vi appare spesso così difficile da fare, eppure è la cosa più semplice.

  19. Non importa quante volte abbiate sentito parole come queste, le vostre abitudini sono profondamente radicate in entrambi i casi: in primo luogo, la vostra reazione automatica è quella di prendere le cose per scontate senza prima metterle in discussione; e in secondo luogo, fuggite dallo stato d’animo del momento. In entrambi i casi il vostro obiettivo è quello di evitare il contatto con voi stessi.

  20. L’essere fedeli alle leggi naturali e trascendere il vostro “adesso” sono essenziali per essere nel centro vitale del vostro vero sé, dove tutto il bene esiste in un incommensurabile potere, adesso e per sempre. Questo potere aspetta solo che vi risvegliate alla sua realtà. Nel profondo del centro di voi stessi tutta la saggezza è eternamente disponibile. In questo centro, la vita eterna si manifesta proprio adesso.

  21. Vi sorprendereste a vedere l’elenco di tutte le cose che ancora date per scontate. Voi accettate ciecamente come inevitabili molte leggi e precetti che non sono affatto naturali. Esaminatevi da questo punto di vista e vi sbarazzerete di molte idee che credevate indispensabili; scoprirete le leggi naturali e troverete il coraggio di seguirle fedelmente. Un nuovo coraggio e una nuova integrità nasceranno dentro di voi.

  22. Il bisogno di essere come gli altri non è l’opposto del bisogno di essere speciali e migliori degli altri. Queste sono le due facce della stessa medaglia nel mondo della dualità. Nella misura in cui vi conformate dando per scontato quello che dicono gli altri, voi credete in leggi innaturali, e in modo esplicito e implicito, voi credete in leggi che non sono naturali e in fatti che non sono inevitabili. Vi sentite costretti a dare prova di quanto siete speciali e ad innalzarvi pieni d’orgoglio. La paura che alimenta il conformismo equivale all’orgoglio che alimenta il senso di superiorità. Entrambi si possono eliminare solo con il coraggio di mettere in discussione ciò che appare ineluttabile e con l’umiltà di non dover essere i migliori. Questa è la libertà che apre la porta al vero sé. Ed apre la porta all’universo.

  23. Con coraggio e umiltà è facile domandarsi come ci si sente, dove ci si trova, perché si reagisce in un certo modo, perché in quel momento si ha una certa reazione, invece di lasciare che tutto rimanga in un clima di nebbia. La nebbia vi allontana dal centro vivo del piacere, della vita che è uno stato naturale di gioia, di saggezza e di eterno bene. Lo stato di vaghezza che non vi fa guardare al vostro orgoglio e alla vostra vigliaccheria, vi impedisce di raggiungere questa vita naturale. Ogni momento può quindi essere pienamente vissuto solo quando esistono il coraggio e l’umiltà. Il coraggio di mettere in dubbio i codici tramandati dalla società, il coraggio di guardare ad ogni singola verità dentro se stessi, e l’umiltà di non dover essere speciali e forse, se necessario per il bene della verità, di fare a meno dell’approvazione degli altri.

  24. Amici miei, ogni momento ha da offrire una qualche ricchezza, una perfezione e una pienezza, indipendentemente da dove siete, indipendentemente dalla difficoltà in cui vi trovate. E quando vi capita di attraversare un momento difficile, sappiate che siete in uno stato di transizione, sotto pressione in vista di uno stato differente. Non potete crescere se cercate semplicemente di evitare ciò che siete adesso. Questo tentativo di fuga è un errore, un malinteso fondato sulla negazione di ciò che è. Quando il presente viene pienamente riconosciuto e accettato, l’orgoglio e la paura potranno essere abbandonati senza alcuno sforzo.

  25. La paura, con il suo conformismo, la sua negazione di se stessi e della verità, con il suo opportunismo, il suo tradimento della realtà cosmica, è il risultato dell’orgoglio. Rinunciare ad avere bisogno dell’approvazione degli altri richiede umiltà. Il coraggio di cui c’è bisogno può essere trovato solo quando c’è l’umiltà. Non tradirete il vostro sé reale, né lo violerete, quando lascerete andare il bisogno di ammirazione, il bisogno di ricevere, in qualche modo, un’attenzione esclusiva.

  26. Ora amici miei, avete delle domande?

  27. DOMANDA: Parli delle persone che vogliono essere migliori degli altri, che vogliono essere speciali. Ma cosa dire di quelle che non si sentono brave come gli altri?

  28. RISPOSTA: Si tratta della stessa dualità, due facce della stessa medaglia. Chi sente genuinamente il valore che ha, non ha bisogno di provare a se stesso di essere migliore degli altri. Solo chi dubita del suo valore, ha bisogno di farlo. Ho incominciato questa lezione col dire che piacere a se stessi è la chiave per raggiungere lo stato di beatitudine. Qui troviamo un circolo vizioso: più vi svendete meno stimate voi stessi, e tanto maggiore sarà il bisogno di ricevere approvazione per compensare i dubbi che avete su voi stessi. Più tentate di ricevere dagli altri quello che solo voi potete darvi, più siete spinti a tradire la vostra verità.

  29. Si può uscire da questo circolo vizioso solo lavorando su un sentiero di ricerca di se stessi. Ogni momento di insoddisfazione è colmo di risposte. Se fate attenzione alle risposte trascenderete l’adesso per entrare in contatto con la verità dell’universo, in cui ogni frazione della vita è beatitudine infinita.

  30. DOMANDA: Vorrei fare una domanda per qualcun altro che vorrei aiutare…

  31. RISPOSTA: A questi livelli non si possono aiutare gli altri, se non mostrando loro la strada, sempre a patto che lo desiderino. Sfortunatamente, molte persone farebbero qualsiasi cosa, andrebbe ovunque piuttosto che osservare se stesse. Il pensiero di esaminarsi le spaventa, e cercano in tutti i modi di evitarlo.

  32. Quando un’entità è pronta a guardare lì dove si trovano le risposte, l’aiuto inevitabilmente dovrà arrivare. Ma nessuno può aiutare qualcun altro a vivere nell’adesso, cosa che presuppone l’assoluto e fondamentale desiderio: “Voglio vedere la verità di me stesso.” Chiunque su questo sentiero pronunci queste parole ogni giorno, e particolarmente in momenti di scontentezza e quando si sente di non essere in contatto con se stesso, otterrà risultati sorprendenti. “Che cos’è che non voglio vedere in questo momento?”. Quando un individuo si pone queste domande, le risposte arriveranno nell’esatta proporzione alla sincerità e alla forza del suo desiderio. Altrimenti non c’è risposta, amici miei.

  33. Questo vale per coloro che non hanno ancora iniziato a scoprire dentro le profondità del sé che devono essere esplorate alla luce della coscienza. Ma la cosa vale anche per coloro che sono effettivamente impegnati su questo sentiero. Anch’essi possono avere ancora zone oscure. Forse si concentrano su aspetti che hanno già affrontato, trascurando di guardare ciò che ora avrebbero bisogno di affrontare. Forse la verità su cui pongono un’eccessiva enfasi si presta bene a coprire altre verità che non si è ancora pronti a vedere. Indipendentemente dal loro sviluppo, le persone non riescono a sfruttare al meglio i momenti della loro vita. Lasciano che i problemi rimangano inesplorati, preferendo rimanere in superficie, senza mai raggiungere il nucleo del malessere. Accettano il malessere in falso spirito di inevitabilità, dando per scontato ciò che non ha motivo di esistere.

  34. Ciascun momento contiene un’indescrivibile ricchezza, amici miei. La mente umana non è equipaggiata per concepirla, nemmeno lontanamente. Considerate la scienza atomica, che ha mostrato che la più piccola particella conosciuta ha il potere di distruggere vaste aree abitate e milioni di vite umane. La stessa particella ha il potere di influenzare positivamente la vita umana così come può distruggerla. Il vostro atteggiamento determina la direzione di questo potere. L’umanità sta iniziando ad essere consapevole del potere del più piccolo. Il concetto è nuovo ed insolito per il pensiero umano, che fino ad ora ha misurato il potere in termini di dimensioni, in altre parole, che le grandi cose possono rendere grande il potere, e piccole cose hanno poco potere. Con la scienza dell’atomo è iniziato un rivoluzionario riorientamento, che ha costretto gli esseri umani a riconoscere che il potere non è una questione di dimensione, quanto piuttosto di qualità. Con questo nuovo concetto, la verità di una nuova dimensione inizia ad aprirsi.

  35. È esattamente la stessa cosa per quanto riguarda l’“adesso” di ogni momento. Ogni frazione di tempo, di esistenza, possiede un potere che supera quello dell’atomo. Questo potere spirituale supera quello di tutte le manifestazioni fisiche. La frazione infinitesimale di vita può essere utilizzata esaminando il nucleo del potere nelle sue manifestazioni negative, e scoprire che questa stessa energia può essere usata positivamente.

  36. L’umanità è ignara del suo potenziale. Ella assegna potere alle circostanze esterne e ai fattori materiali, ma non all’energia dell’adesso. La verità è che ogni “adesso” è carico di un’illimitata forza vitale, un’energia che può essere liberata quando gli ostacoli all’ “adesso” vengono rimossi. Focalizzate la vostra attenzione su di esso, e scoprirete inconcepibili ricchezze e poteri. Il solo intuirne una piccola parte vi lascerà sbalorditi. Non avete bisogno di aspettare il domani. Non dovete nemmeno aspettare un diverso stato di esistenza. Il desiderato domani, o l’agognato diverso stato di esistenza, giungeranno quale risultato dell’incontro con questo momento, nella verità.

  37. DOMANDA: L’espressione “vedersi nella verità” sembra aver perso il suo significato perché molte persone usano questa espressione e affermano di vedersi per come sono – eppure io so che non lo sono. Un’espressione è spesso usata in maniera tale da perdere il suo reale significato. Potresti chiarire che cosa significa questo? Si riferisce a quelle aree in cui le persone non vogliono affrontare la verità di se stesse?

  38. RISPOSTA: Questo è sfortunatamente il destino di tutte le verità nel regno umano, e va al di là dei limiti dell’espressione delle verità spirituali attraverso il linguaggio umano. Il linguaggio può prestarsi bene a nascondere, distorcere e ingannare quando si usano le parole giuste, ma si evitano i veri problemi. Non vi è nessuna espressione in nessuna lingua che garantisca di evitare i sotterfugi e gli auto-inganni. Solo la profonda sincerità della volontà interiore di essere onesto può evitare le distorsioni. La tendenza dell’essere umano a fuggire se stesso spinge l’uso del linguaggio in modi ambigui. Si può generalizzare sulla "verità" per evitare le specifiche verità su se stessi. Ecco come alla fine una verità può diventare un cliché. Questo è il motivo per cui io riaffermo e riformulo le stesse verità con parole sempre diverse.

  39. Tutto quello che posso aggiungere qui è che non si può essere nella verità universale e generale, nella verità dinamica della vita, se non si è nella verità di se stessi. E questo include le verità ancora difficili da osservare. Una persona che si rifiuti di affrontare ciò che le sembra più difficile, non è in uno stato di verità. Ci sono sempre delle aree che l’individuo si rifiuta di vedere, e che offrono occasioni per ingannarsi.

  40. È essenziale dire continuamente a se stessi: “Voglio vedere tutto, anche quelle aree per le quali ho maggiori resistenze”. Allora, e solo allora, tutte le difficoltà, tutti gli ostacoli apparentemente insormontabili si possono dissolvere, le cose cadono naturalmente e senza sforzo e una vita significativa inizia a prendere forma.

  41. Il flusso universale della vita porta armonia dove esisteva disarmonia, porta significato dove vi era spreco, appagamento dove vi era frustrazione, piacere supremo dove esisteva dolore e privazione. Ma bisogna coltivare e trovare il coraggio e l’umiltà di essere nella totale verità di se stessi, ogni giorno.

  42. "Non ho paura di osservare qualsiasi cosa sia, anche se è qualcosa che non vorrei vedere. Chiedo alla saggezza e al potere divino dentro di me di aiutarmi a vedere ciò che ho bisogno di vedere, così da poter cambiare se ho bisogno di cambiare". Fate di questo una preghiera quotidiana e libererete il vostro vero sé da tutte le sue catene, e raggiungerete la beata verità dell’universo".

  43. DOMANDA: Voglio fare una domanda a proposito di una strana e spaventosa esperienza che ho avuto ultimamente. Quando mi sento particolarmente liberato dopo aver chiarito alcune cose e dopo aver provato una crescente percezione della forza vitale durante la meditazione, ho la sensazione che i miei genitali mi vengano tolti. Sento come una nuova speranza, ma allo stesso tempo questa speranza contiene un elemento di paura. Cosa mi puoi dire a questo proposito?

  44. RISPOSTA: Questa esperienza è un’espressione di un progresso molto più grande di quanto tu possa forse apprezzare in questo momento. Come risultato della grande comprensione e della verità che hai acquisito, e di certi cambiamenti del tuo essere interiore, hai liberato la forza vitale che fino ad ora era rimasta paralizzata. Questo produce la speranza là dove prima ti sentivi disperato di non poter raggiungere un giorno lo stato di vitalità, di piacere e di ebrezza. Allo stesso tempo, tutto questo ha portato alla luce un’idea sbagliata che si è insinuata nella tua psiche: se liberi l’energia viva nel tuo corpo, potresti essere in pericolo, in particolare a causa della perdita dei genitali. Questo malinteso si verifica spesso, il che non altera la sua reale minaccia per te. Il bambino che è in te è condizionato da questo malinteso ed è responsabile di molte delle tue difficoltà. Trovare la sorgente del malinteso dentro di te – non come teoria psicologica, ma come convinzione personale – alla fine ti permetterà di vedere che è falso. Quando temi la speranza che ti si apre, è perché credi ancora nella minaccia. Il tuo malinteso è che la speranza di una nuova vita contenga al contempo un pericolo. Il tuo conflitto sembra: “Dovrei rimanere così come sono, sempre più solo e separato, o dovrei agire, e forse morire?” Questo è lo stato in cui ti ritrovi interiormente. Questo può essere risolto solo quando comprenderai davvero che il malinteso è effettivamente tale. Il dolore svanirà, perché il dolore risulta dal malinteso e dal conseguente conflitto.

  45. DOMANDA: A proposito del vivere nell’adesso e vedere ciò che contiene, ho scoperto che ho sempre bisogno di essere rassicurato. Questo mi ha fatto capire che non vivo quasi mai in modo disinvolto. Tutto è sempre volto ad ottenere questa rassicurazione. Vivo allo scopo di essere quello che mi piacerebbe essere e non di ciò che sono. Puoi aiutarmi in questo?

  46. RISPOSTA: Il tuo bisogno di rassicurazione si basa sul dubbio di non contare abbastanza, sul dubbio che il tuo valore intrinseco non sia sufficiente. Tu temi che le tue opinioni non abbiano valore, così hai bisogno di una conferma o di essere rassicurato dagli altri. Qualunque falso bisogno crea dipendenza; più si è dipendenti dai falsi bisogni, più se ne ha bisogno, e la lotta per la loro soddisfazione diviene sempre più folle, facendovi allontanare sempre di più dalla sorgente interiore di tutte le soluzioni. Inoltre, più ci si fa l’abitudine, più si ritiene di averne bisogno.

  47. Quando ti immergi nel momento presente, chiediti quale particolare rassicurazione vorresti. Quindi chiediti dove ti senti insicuro. L’incertezza alla base della tua verità attuale deve essere portata alla superficie. A quel punto troverai un opportunismo pieno di paura in quelle aree dove cerchi di evitare la tua verità in relazione alla verità universale. Questo opportunismo basato sulla paura può facilmente essere coperto dall’apparente ribellione.

  48. Questa scoperta è già il primo strato del momento presente. Sapere questo ti permette di passare allo strato successivo, che consiste nell’esplorare il dubbio che sembra aver bisogno di rassicurazione. Cioè dove, forse, non segui una legge naturale, e non desideri nemmeno conoscerla, per non metterti in pericolo, opponendoti a ciò che temi che il mondo si aspetti da te. Comprendi?

  49. DOMANDA: Sì, penso di capire abbastanza bene. Ora, supponiamo che i miei dubbi e il bisogno di rassicurazione riguardino la mia mascolinità. Come si applica questo a ciò che hai detto a proposito della legge naturale contrapposta al conformarsi alle aspettative degli altri?

  50. RISPOSTA: Voi abbandonate la legge naturale perché non vi fidate della natura benigna dei vostri sentimenti. Li tagliate fuori. Nel profondo di voi stessi esiste un meccanismo che dice: “No, non andrò oltre. Mi lascerò andare fino ad un certo punto perché mi fa piacere, ma non rischierò di dare libero corso alla mia vera natura.” Lo fate, in parte perché temete la censura del mondo, e in parte a causa di un malinteso simile a quella del nostro amico che ha posto l’ultima domanda. La tua paura non è altrettanto forte, ma anche tu ti senti minacciato dai tuoi naturali sentimenti, e rimani fedele a quel mondo che sembra dire che è meglio non fidarsi di loro. Così neghi le forze universali dentro di te. Vuoi rimanere sul “sicuro”.

  51. Pensate profondamente a tutte queste cose, amici miei. Cercate di mettere in pratica tutto quello che avete imparato. Lavorate su voi stessi con coraggio e umiltà e qualcosa si aprirà dentro di voi. Una fontana ricolma di una meravigliosa forza, dell’amore e della saggezza dell’universo diverranno per voi accessibili. Siate benedetti, miei carissimi, possiate sentire l’amore e la verità poiché esse sono sempre presenti. Siate in pace, siate in Dio.

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 150 - Self-Liking: The Condition for Universal State of Bliss
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