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Lez. 11 - Conoscenza di sé - il grande piano - il mondo spirituale

Lezione della Guida del Sentiero - Pathwork Guide Lecture
3 settembre 1957

Traduzione in italiano di Simona Fossa
Revisione non ancora effettuata
Edizione Febbraio 2018

  1. Vi saluto nel nome di Dio e di Gesù Cristo, amici miei. Vi porto le benedizioni, vi porto l’amore. Poichè stasera alcuni amici sono qui per la prima volta, alcune delle cose che dirò non risulteranno nuove a quegli amici che seguono già da un po’ i miei insegnamenti, o a quelli che hanno intrapreso il sentiero verso Dio con l’aiuto di una guida diversa. In ogni caso, stasera ognuno di voi potrebbe trovare un aiuto e degli spunti per superare una particolare difficoltà, poichè spesso è necessario ascoltare la stessa cosa più volte prima che si trasformi in conoscenza profonda e in illuminazione, rispetto al superficiale livello intellettuale.

  2. Nel profondo del cuore di ogni essere umano, si cela uno struggente desiderio di felicità. Ma che cos’è la felicità? Interrogando persone diverse, riceverete risposte diverse. Quelle spiritualmente immature, dopo averci pensato per qualche momento, vi diranno che forse, se trovassero questo o quell’appagamento o eliminassero una preoccupazione, sarebbero felici. In altre parole, per loro felicità significa la soddisfazione di certi desideri. Eppure, anche se quei desideri si avverassero, quelle persone non sarebbero felici e continuerebbe a provare una radicata inquietudine, un indefinibile senso di cattiva coscienza. Perché? Perché la felicità non dipende da circostanze esterne o da altre persone, non importa quanto la gente spiritualmente immatura sia convinta di questo malinteso. Le persone spiritualmente mature lo sanno bene. Sanno di essere le uniche responsabili della loro felicità o infelicità. Sanno di essere in grado di crearsi una vita felice, prima di tutto interiormente ma poi, inevitabilmente, anche nella loro vita esteriore. L’individuo spiritualmente immaturo pensa che la felicità vada prima creata sul piano esterno perché le circostanze esterne, alla cui realizzazione non ha necessariamente partecipato, devono adattarsi ai suoi desideri, e quando questo dovesse avvenire, egli sarà felice. Le persone spiritualmente mature sanno che le cose stanno esattamente all’incontrario.

  3. Molta gente non vuole accettare questa verità. È più facile dare la colpa al fato, all’ingiustizia del destino e delle forze superiori, o a circostanze determinate da altre persone, piuttosto che rimproverare sé stessi. È più facile sentirsi una vittima. In questo modo non è più necesssario cercare, a volte molto profondamente e con un massimo di onestà, dentro sé stessi. Infatti, la grande verità è che la felicità sta nelle vostre mani.

  4. Voi avete il potere di trovare la felicità. Vi potreste chiedere “Che che cosa devo fare?”. Ma vediamo prima di tutto il significato di felicità in senso spiritualmente maturo. Questa significa semplicemente Dio. Trovare Dio è l’unico modo per trovare la felicità. E la si può raggiungere proprio qui ed ora. “Come?” vi potreste chiedere. Miei cari, così spesso ci si immagina che Dio sia al di fuori, lontano nell’universo, impossibile da raggiungere. Questo è lontano dalla verità. L’intero universo è dentro ognuno di voi; quindi Dio è in ogni persona. Ogni creatura vivente ha una parte di Dio dentro di sé e il solo modo di raggiungere questa parte divina è camminare sul piccolo, stretto sentiero dello sviluppo di sè. La meta è la perfezione. La base di questo è conoscere sé stessi!

  5. Conoscere sé stessi è davvero difficile, questo perché conoscersi significa affrontare molti aspetti poco lusinghieri di sè. Significa avviare una lunga e costante ricerca, di fatto senza fine: “Chi sono io? Che significato hanno le mie reazioni - e non solo le mie azioni e i miei pensieri? E le mie azioni sono supportate dalle mie emozioni, o non si nascondono piuttosto altri motivi dietro alle mie azioni, motivi che non corrispondono a ciò che mi piace credere di me stesso o che voglio far credere agli altri? Sono stato onesto con me stesso fino ad ora? Quali sono i miei errori?”.

  6. Sebbene alcuni di voi possano conoscere le proprie debolezze, la maggior parte della gente ignora molte cose di sé stessa, e questo diventa un grosso ostacolo persino per chi ha già raggiunto un certo livello su questo sentiero in salita. Non si può superare quel che non si conosce, e ogni difetto non è altro che una catena che vi lega. Sbarazzandovi di ogni imperfezione, spezzate una catena alla volta e divenite più liberi e più vicini alla felicità. Ogni singolo individuo è destinato alla felicità, ma essa è impossibile da raggiungere senza eliminare le cause di questa infelicità, che sono i vostri difetti – al pari di ogni tendenza che violi una legge spirituale. Persino se vi portate dietro un karma da un’esistenza precedente, questo può essere dissolto, a patto che lavoriate spiritualmente per trovare voi stessi – e alla fine trovare Dio.

  7. La gente potrebbe essere assolutamente felice, senza malattie, preoccupazioni, addirittura senza la morte così come la conoscete. Sì, amici miei, persino la morte! Se la gente fosse veramente perfetta – e questa è una mera teoria poiché, se questo genere di perfezione venisse raggiunta, la reincarnazione diverrebbe superflua – il ritorno al mondo dello spirito non avverrebbe per decadimento, vecchiaia, malattia o infortunio. Avverrebbe per una sorta di smaterializzazione. Ma, anche se non siete ancora arrivati tanto avanti da prenderlo in considerazione, ognuno di voi potrebbe raggiungere questo obbiettivo più in fretta di quanto possa ritenere possibile. Per il momento, potete scoprire quanto siete avanzati su questo sentiero, osservando la vostra vita e i vostri problemi. Quanto siete felici? Che cosa manca nella vostra vita? Nella misura in cui l’infelicità e la scontentezza sono ancora presenti nella vostra vita, non avete ancora realizzato tutto il vostro potenziale.

  8. Infatti, coloro che realizzano pienamente se stessi, anche se il risultato esterno non sarà immediatamente visibile, e il residuo, cioè la manifestazione esterna legata al passato, ancora rimane, proveranno dentro di sè una profonda e pacifica contentezza, un senso di sicurezza e di appagamento. Se questi mancano, non siete del tutto sul percorso giusto, o non avete ancora raggiunto la liberazione che sicuramente vivrete dopo che le difficoltà iniziali su questo sentiero saranno superate. Solo voi conoscete la risposta e sapete a che punto vi trovate. Nessun altro può o dovrebbe rispondere al posto vostro. Se tuttavia siete sul giusto cammino e provate quel profondo senso di felicità e appagamento, ma ci sono ancora problemi esterni nella vostra vita, questo non vi scoraggerà. La forma esterione dei conflitti interiori sui quali state lavorando in questo momento, non può venire dissolta così rapidamente.

  9. Gli effetti della legge che avete continuato a violare per tanto tempo, devono essere riequilibrati, e questo richiede tempo. Le forme esterne devono essere rimodellate, ristrutturate, e a questo dovete provvedere voi. Dirigendo le correnti interiori nei giusti canali, le rispettive forme esterne cambieranno, gradualmente ma costantemente. Finché questo processo non sarà portato a termine, i problemi esterni non potranno risolversi automaticamente. L’impazienza vi sarà solo da ostacolo. Se sarete sul giusto sentiero, vivrete e sentirete l’immensa realtà della dimensione di Dio nella vostra vita di tutti i giorni. Sarete sempre sostenuti dal mondo dello spirito divino che lavora con voi e attorno a voi, aiutandovi e guidandovi; esso diventerà altrettanto reale – se non di più – del vostro ambiente umano. Allora non sarà più una teoria, una mera conoscenza intellettuale. Vivrete in quel mondo e ne sentirete gli effetti su di voi.

  10. Il mondo dello spirito divino è costantemente all’opera per aiutare l’umanità, sia nel suo complesso che individualmente. È parte del Grande Piano il fatto che il mondo dello spirito di Dio abbia un compito da svolgere e sia vincolato a leggi ben precise. Queste leggi vengono continuamente violate dagli esseri umani o dagli spiriti che non appartengono all’ordine divino; esse contemplano, fra le altre cose, la clausola, se posso usare questa espressione, che il libero arbitrio di un individuo non possa mai essere violato. Perciò il mondo dello spirito è sempre in attesa di una richiesta di aiuto da parte degli umani – o di altri spiriti – ma non impone mai a nessuno il suo aiuto.

  11. In altre parole, ogni persona deve desiderare l’aiuto di Dio e soddisfare i requisiti necessari prima che questo aiuto possa essere dato. Se questo non accade, noi possiamo interferire soltanto in casi molto speciali, e comunque sempre in accordo alla legge. Spiegarvelo ora sarebbe troppo complicato, ma non è possibile alcun errore. Il mondo divino concede di tanto in tanto un aiuto senza che la persona lo abbia richiesto, ma solo nei casi in cui tale aiuto è stato guadagnato, forse in una vita precedente, o anche in questa stessa vita in un ambito del tutto diverso.

  12. Ogni spirito nel mondo di Dio, che è un mondo di ordine, ha un compito preciso. Molti compiti degli spiriti sono collegati agli esseri umani. È consigliabile che le persone ricerchino il contatto con il mondo di Dio e con gli spiriti divini, poiché loro, e solo loro, possono aiutarle e guidarle sul cammino corretto. A volte la gente pensa di aver trovato questo sentiero di sua iniziativa e senza l’aiuto di entità superiori. Non è così. Che lo sappiano o meno, deve esserci stata la guida e l’ispirazione da parte di questi spiriti.

  13. È estremamente pericoloso, tuttavia, cercare di contattare spiriti diversi da quelli appartenenti al mondo di Dio. Il danno è molteplice e non si tratta di un pericolo solamente spirituale, ma anche fisico. Gli esseri umani tendono a giungere a due conclusioni estreme e opposte, ma entrambe ugualmente false. Un gruppo ritiene utile ricercare il contatto con qualsiasi tipo di spirito. Un altro afferma che qualsiasi contatto con gli spiriti sia sbagliato. Sfortunatamente, la natura umana tende a generalizzare tutto, invece di operare le opportune distinzioni.

  14. Naturalmente, il contatto con il mondo dello spirito divino non è facile da raggiungere. E neanche dovrebbe esserlo, poiché rappresenta lo sforzo più grande che ci sia. Infatti dovete imparare molte cose prima di ricevere il dono di un tale contatto: prima di tutto bisogna salire la scala più ripida dello sviluppo di sè e della purificazione, e poi imparare quelle speciali leggi che disciplinano la comunicazione con il mondo dello spirito divino. Queste leggi sono molto diverse da quelle degli spiriti impuri, o anche semplicemente ciechi e inconsapevoli. Ci sono molti modi per scoprire con quale spirito si sta interagendo; molti modi per mettere alla prova uno spirito per vedere se veramente appartiene al mondo divino, o se fa solo finta.

  15. Nonostante mi sia impossibile dirvi tutto quel che c’è da sapere su questo argomento, ve ne farò una breve descrizione. Ogni volta che vorrete utilizzare questi canali al solo scopo di mettervi in contatto con il mondo divino, vi sarà data una guida per portarvi la necessaria conoscenza.

  16. Il primo test è che uno spirito del mondo divino non cercherà mai di soddisfare la sua vanità. Non chiederà ammirazione per se stesso. Sarà un umile servitore e lascerà sempre l’onore a Dio. Non pretenderà di essere l’entità più alta, poiché c’è sempre qualcuno più in alto. Il più alto è Dio. Qualunque affermazione secondo cui lo spirito abbia così tanto potere da non avere nessun altro sopra di lui da consultare, che sia un’autorità e possa decidere senza consultare spiriti superiori, sarà prova sufficiente che non si tratta di uno spirito divino. Questo perché, ogni volta che uno spirito vi parla di Dio, vi dirà che ci sono numerosissime gradazioni, moltissime gerarchie. Sopra a tutti c’è lo spirito di Gesù Cristo, e sopra di lui, Dio. Così, qualunque entità affermi di avere totale autorità, non è degna di fiducia. Inoltre, uno spirito del mondo divino può essere riconosciuto per la pazienza, l’amore e per il fatto che, sebbene occasionalmente debba dire cose spiacevoli, per contribuire all’ulteriore sviluppo spirituale, non vi umilierà mai, né vi ferirà in modo sgradevole. D’altro canto, nemmeno vi adulerà.

  17. Questi e molti altri test possono, e dovrebbero essere fatti per riconoscere l’identità degli spiriti con cui avete a che fare. Parole belle e persino devote non costituiscono di per sé una prova, perché molti spiriti conservano dalle loro esistenze terrene alcune qualità che continuano a sopravvivere nell’altrove, ma per una ragione o per l’altra non si trovano (ancora) nel mondo di Dio.

  18. Se invece si stabilirà il contatto con il mondo divino, ne risulterà una grande benedizione, perché gli spiriti divini sono incaricati d’aiutare ciascuno di voi a trovare la felicità di cui stavo parlando, in modo che nessuno di voi abbia mai una vita vuota, manchi d’amore, d’affetto, di rispetto e di quel profondo appagamento che si può provare soltanto raggiungendo lo sviluppo spirituale. Questo è l’unico vero scopo di questo tipo di contatto; qualunque altro sarebbe secondario.

  19. Se vi sembra che vi siano anche altri scopi validi, non insistete mai sul contatto, ma lasciate fare a Dio. Se Lui troverà utile che perseguiate anche altri scopi, allora, anche se potreste definirlo un effetto secondario, questo succederà e sarà più efficiente di quanto possiate immaginare. Otterrete esattamente quel che vorrete. Se volete la felicità e siete pronti a pagarne il prezzo, la riceverete. Allo stesso modo, se la gente, con tutto il suo cuore non desidera null’altro che la verità di Dio e il compimento della Sua volontà, lo riceverà. Così, nel desiderio è contenuto il risultato.

  20. Spesso il risultato non può arrivare immediatamente – voglio dire che gli spiriti divini non possono assolutamente manifestarsi immediatamente – perchè prima devono essere rimossi numerosi ostacoli. Durante questo periodo, venite messi alla prova per vedere se siete degni di una tale comunicazione. Se anime impure o sofferenti trovano un modo di arrivare ad un medium, l’obiettivo dovrebbe essere di insegnare loro, e non di permettergli di prendere il controllo. Esse hanno bisogno di essere aiutate con mano ferma – non come essi immaginano, nella loro cecità, ma di essere messe sul sentiero spirituale.  E voi, mentre cercate il contatto con gli spiriti divini, non dovreste rinunciare, ma perseverare con umiltà. Chiedetevi che cosa c’è in voi che impedisce agli spiriti puri di manifestarsi.

  21. Entrare in contatto con il mondo dello spirito divino è la cosa più sublime, più bella e più utile che si possa mai raggiungere. Per raggiungere questo c’è un prezzo da pagare. Quando acquistate una casa, il prezzo sarà maggiore rispetto a quello di una baracca. Questo lo trovate naturale, e non potrebbe essere altrimenti. Ma non vi è altrettanto facile accettare questo principio se si tratta di evoluzione e di valori spirituali. Eppure, quando si tratta di valori spirituali, qualunque cosa diate, questa vi ritorna centuplicata, mentre per le cose materiali ci sarà al massimo uno scambio alla pari.

  22. La salvezza è nelle mani di ogni individuo. Soltanto voi potete spezzare le catene che vi imprigionano, ma prima bisogna che il vostro desiderio incondizionato cresca al di sopra di ogni altra cosa; allora gli spiriti divini vi aiuteranno ulteriormente.

  23. E ora voglio dedicare del tempo alle vostre domande.

  24. DOMANDA: C’è qualcosa che non capisco; dici che dovremmo entrare in contatto solo con gli spiriti del mondo divino e che gli altri spiriti potrebbero danneggiarci spiritualmente, addirittura fisicamente. Ma tutto fa parte del mondo di Dio. Non comprendo.

  25. RISPOSTA: È così: c’è la grande Creazione di Dio, con le Sue meravigliose leggi, ed essa include tutti gli spiriti che Egli ha creato e ai quali ha dato la libera volontà. Un gran numero di questi spiriti ha volontariamente accettato le leggi divine e il Suo ordine, ed è quindi rimasto felice. Un gran numero di altri spiriti, sempre volontariamente, ha spezzato quell’ordine, e con quell’atto ha creato infelicità e disarmonia per se stesso, poiché la felicità può trovarsi solamente nella saggezza delle leggi divine. Tutte gli spiriti che in una qualche occasione, hanno infranto questa legge e non hanno ancora ritrovato la via del ritorno per riconoscere questa legge come l’unica saggezza e l’unica via giusta da percorrere, si ritrovano volontariamente al di fuori di quest’ordine, proprio come invece potrebbero volontariamente accettarlo. E un giorno lo faranno ma, finché questo non accadrà, per loro volontà e convinzione, resteranno emarginati dal mondo di Dio.

  26. Dio non costringe nessuna creatura, la scelta deve provenire dalla libera volontà di ogni individuo. Alla fine, e qui sta la bellezza e la perfezione delle leggi divine, ogni singolo figlio di Dio ritornerà; ritornerà all’illuminazione e alla saggezza, alla felicità e alla libertà che possono essere ritrovate solo nella legge divina.

  27. Quasi lo stesso numero di esseri umani e di spiriti rientra in una di queste due categorie; quelli che appartengono all’ordine divino e quelli che ne sono al di fuori. I primi stanno probabilmente aiutando, operando e collaborando al grande Piano di Salvezza. Le entità di questo gruppo, grazie al loro sforzo spirituale, scoprono fra le altre cose, dove stanno ancora inconsapevolmente deviando dalle leggi. E poi ci sono quelle, molte di loro, che non accettano le leggi di Dio, che creano il caos attorno a loro e in se stesse, volendo seguire le proprie leggi molto incomplete.

  28. DOMANDA: Vorrei chiedere come si può entrare in contatto con la propria guida personale.

  29. RISPOSTA: Questo si può fare solo se l’obiettivo è quello di seguire il sentiero della perfezione, quello di aiutare il proprio sviluppo, e per risolvere un problema particolare. E questo desiderio deve essere molto forte e sincero, non certo tiepido! Questa deve essere veramente l’unica ragione, senza sensazionalismi o curiosità miste a questo desiderio. Quando questa intenzione verrà riconosciuta dagli spiriti di Dio – e potrebbero essere necessarie molte prove, nonché pazienza e perseveranza, poiché il desiderio non deve essere abbandonato troppo presto – questo contatto verrà stabilito. La guida personale dell’individuo in questione si farà riconoscere, a meno che la risposta non possa essere ottenuta in altro modo, ad esempio attraverso altri esseri umani. Gli spiriti divini infatti non rispondono a domande che possono trovare risposta nel vostro stesso mondo. Non è loro compito aiutarvi ad evitarvi quel piccolo sforzo di cercare da soli. Essi rispondono solo alle questioni per le quali vi sarebbe impossibile trovare una risposta attraverso i canali umani.

  30. Se ci sono tutti i requisiti, alla fine, in un modo o in un altro, verrà stabilito un contatto. Sono molte le domande a cui una guida personale può e sarà lieta di rispondere: se, ad esempio, non sapete quale sia la volontà di Dio in una particolare situazione, se volete scoprire tendenze ed emozioni inconsce, o se vi trovate in qualche tipo di disarmonia col vostro prossimo, senza capirne la ragione. Se si verifica una situazione del genere, potete essere del tutto sicuri che, indipendentemente da quanto palese possa essere l’errore dell’altra persona, ci deve essere anche qualcosa in voi ad esserne responsabile. A queste e ad altre domande simili ci sarà una risposta se aprirete la porta alla verità, e questo può avvenire solo se sarete disposti ad accettare la verità in qualunque caso, anche se doveste udire ciò che meno vorreste udire.

  31. Se superate la naturale resistenza ad ascoltare una verità scomoda e poco lusinghiera, la vostra porta si aprirà e noi possiamo entrare. Potrei aggiungere che anche se di tanto in tanto sentite qualcosa che avete temuto di sentire, dopo aver stabilito il contatto ne sarete estremamente felici. Non solo perché la verità fa sempre quell’effetto, ma anche perché per la prima volta saprete che questo mondo dello spirito, con tutte le sue leggi, è una realtà e non una teoria. Questo vi renderà davvero molto felici.

  32. Sono molti i modi in cui la risposta può essere ricevuta. Ad esempio, se durante la meditazione restate quieti e ponete questa domanda, desiderando solo la verità e la volontà di Dio, improvvisamente vi giungerà un nuovo pensiero. Questo pensiero crescerà e più lo farà, più vi accorgerete di quanto sia giusto. Da qualsiasi punto lo consideriate, non avrete alcun dubbio sulla sua correttezza e veridicità. Questo può essere uno dei modi, ed è chiamato ispirazione. Successivamente, potreste percepire direttamente una nuova voce interiore, che suona alquanto diversa dai vostri pensieri e idee usuali. Oppure potreste vedere qualcosa che vi darà la risposta sotto forma di immagine. Spesso tali risposte vengono date qualche tempo dopo, tramite un altro essere umano che ne sarà stato ispirato. Proprio questo tipo di risposta potrebbe rappresentare un test per voi, per valutare come la ricevete, come reagite. La dimensione dello spirito ha molti modi di operare e di presentarvi la conoscenza che vi è necessaria.

  33. Tuttavia, stabilire un contatto sta sempre a voi, e richiede sempre la vostra apertura. Allora riceverete. Se sarete pazienti e non cercherete solo una particolare risposta, o non vi ostinate a ricevere la risposta solo in un determinato modo, ma lascerete a Dio la scelta di come raggiungervi, allora gradualmente stabilirete un perfetto e meraviglioso contatto. Può darsi che sia alquanto diverso da come lo avevate immaginato, ma qualunque cosa Dio decida, alla fine si rivelerà quella migliore per voi. Quindi, nel ricercare un tale contatto personale, la vostra motivazione dovrebbe essere questa, e questo il modo di comportarvi.

  34. DOMANDA: Qual è la relazione tra il divino interiore e il maestro che viene a parlare, ad esempio, tu che parli attraverso questa medium o il maestro che mi parla? Nei riguardi di questo maestro, come si presentano il mio sé divino o quello della medium?

  35. RISPOSTA: Risponderò parlando prima in termini generali, su quale sia la differenza tra scintilla divina o il sé divino – come voi lo definite – o un’entità del mondo spirituale divino. Per molti, in effetti, non è sempre chiaro chi stia parlando: è il subconscio, il superconscio o la scintilla divina o il sé superiore – qualunque sia il nome che volete dargli – o si tratta di un’altra entità? Non è davvero facile rispondere a questa domanda, ed è ancora più difficile individuare la differenza. Lo chiarirò come meglio posso.

  36. Incominciamo dal subconscio. La voce del subconscio è molto rapida nel rispondere, piuttosto distinta e spesso forte. L’unico modo per determinare se si tratti del subconscio o di una delle altre due alternative, è stare nel silenzio e fare esattamente ciò che vi ho appena detto sul contatto con il mondo divino. Se tutte le condizioni menzionate nella mia risposta vengono soddisfatte, la verità e la volontà di Dio potranno raggiungervi, non importa se attraverso il proprio sé divino o un’altra entità appartenente alla sfera divina. Entrambe, infatti, si attengono alle leggi spirituali e adempiono la volontà di Dio. Se il desiderio di realizzare la volontà di Dio è più di un pio desiderio o di una paura, allora la risposta vi verrà data. Solo la persona può determinare se il desiderio di conoscere la verità sia maggiore di qualunque illusione, pensiero superficiale o ansietà. Questo potete comprenderlo esaminandovi e valutandovi in modo obiettivo. La vanità o la tentazione di impressionare gli altri possono esservi di ostacolo; sul sentiero spirituale questi rappresentano lo scoglio più grande.

  37. Se il test viene passato e la resistenza superata, la risposta può essere data dal sé al sé – o dallo spirito guardiano, o da colui che chiamate ‘maestro’. La risposta giungerà con una voce flebile e delicata che non sarà incalzante né pressante. Non griderà; sarà una voce quieta, alquanto impersonale, che non forza, al contrario di quanto spesso accade con il subconscio.

  38. Questo va stabilito all’inizio, perché la voce del subconscio viene spesso confusa con una delle altre due alternative che hai menzionato nella tua domanda.

  39. E ora rivolgiamo la nostra attenzione alla parte della tua domanda circa la differenza tra il sé superiore e una creatura spirituale divina. In realtà non fa molta differenza se una voce arriva dall’uno o dall’altra. Come vi ho appena detto, entrambi vogliono la stessa cosa, c’è differenza solo in senso tecnico. Il sé superiore si manifesta sicuramente, ma non sempre può farlo in modo chiaro, poichè è ricoperto da molti strati di imperfezione e di materia densa, da tutte quelle distorsioni che rendono necessaria l’incarnazione sulla Terra. Se queste stratificazioni non ci fossero, la vita sulla Terra sarebbe superflua. Se il Sé superiore potesse manifestarsi facilmente, non sareste costretti ad incarnarvi ripetutamente; sareste sufficientemente avanzati da non dover attraversare altre incarnazioni. Dove invece ci sono difetti e imperfezioni, il Sé superiore viene ostacolato, ed è questa la ragione per cui Dio ha incaricato i Suoi aiutanti, avendo essi l’abilità di operare attraverso i vostri blocchi, là dove il Sé superiore non può ancora farlo.

  40. Inoltre, la voce del vostro Sé superiore è talmente distante e flebile, talvolta così inaccessibile, da non parlarvi chiaramente con così tante parole, ma agisce semplicemente guidandovi ad ascoltare ciò che chiamate ‘coscienza’. In questo modo, il Sé superiore può invitarvi ad affrontare il vostro sé inferiore. Se ascoltato, il Sé superiore può farsi conoscere nel corso della vita tramite determinate azioni e reazioni, ma non può conversare con voi come può fare uno spirito.

  41. Ad esempio, nel caso di un medium, il Sé superiore non può manifestare sé stesso al punto da poter sostenere un insegnamento per un’intera ora, rispondendo anche alle domande. Se così fosse, quel medium avrebbe raggiunto tali altezze nella sua evoluzione da rendere inutili ulteriori future incarnazioni. E se tutto ciò si potesse ottenere dal semplice contatto con il Sé superiore, sarebbe altrettanto facile averlo in superfice in tutte le situazioni della vita. È invece molto più facile far sì che lo spirito del medium lasci il corpo per qualche tempo per fare posto ad un altro spirito. Anche per uno spirito divino è piuttosto difficile manifestarsi; per questa singola ora di comunicazione, è necessario rimuovere un buon numero di blocchi.

  42. In altre parole, il Sé superiore agisce e guida fino ad un certo punto, ma non parla coerentemente; ispira il pensiero ma non parla nel modo in cui io faccio con questa medium. O, perlomeno, non parla in modo da essere udito. Capite?

  43. INTERLOCUTORE: Sì

  44. RISPOSTA: Circa la domanda che mi hai posto, mio caro amico, ti suggerirei di venire una sera con un gruppo ristretto di amici, in modo che io ti possa parlare in maniera più personale, se lo desideri.

  45. INTERLOCUTORE: Grazie

  46. DOMANDA: Ti ho inteso dire che se una persona è in disarmonia con un’altra, è necessariamente colpa sua.

  47. RISPOSTA: Non ho detto questo. La disarmonia effettivamente presente non deve per forza essere causata da voi, ma se essa vi tocca personalmente, allora in voi deve esserci qualche imperfezione.

  48. DOMANDA: Ma come si fa a saperlo.

  49. RISPOSTA: Se seguendo questo sentiero non riuscite a trovare la risposta, chiedete ad esempio l’aiuto degli spiriti vostri amici. Imparate a conoscere voi stessi, ogni angolino della vostra anima, tutte le vostre reazioni.  Ë difficile trovare immediatamente la risposta; non sempre la causa della disarmonia è visibile in superficie, e potrebbe essere nascosta più in profondità. Le sue origini possono derivare da un’intera reazione a catena, difetti che portano ad altri difetti, fino a che la disarmonia non si manifesta, anche con la partecipazione delle imperfezioni altrui.

  50. Se continuerete su questo sentiero, l’onestà verso voi stessi diventerà una seconda natura, permettendovi una totale comprensione delle vostre motivazioni interiori, attuali e passate. Conoscendo tutte le vostre emozioni, i difetti e le attitudini errate, sarete in grado di ricollegarvi a tutti gli eventi esterni e di ritornare indietro lungo questa catena di reazioni.

  51. La causa immediata di una disarmonia può anche essere un’altra persona, del tutto o in parte. Tuttavia, su questo sentiero è importante sapere che ogni volta che vi accade qualcosa di spiacevole, esteriormente o intimamente, ciò può essere solo l’effetto di una causa. Perciò, al più presto possibile, dovreste trovare tempo per meditare e chiedervi che cosa in voi, direttamente o indirettamente, l’abbia provocata. Quale imperfezione può essere connessa a quella causa? E, se vorrete veramente scoprire quella particolare verità, se nulla in voi cercherà di schivarla, troverete la risposta. Questo posso assicurarvelo. Questo è uno dei casi in cui le entità divine potranno aiutarvi, e lo faranno stabilendo un contatto con voi. Lentamente, i vostri pensieri saranno orientati nella direzione giusta, a patto che il vostro desiderio di verità sia sincero e non superficiale.

  52. Questo è un punto molto importante. Spesso gli esseri umani vogliono percorrere questo sentiero, ma il loro essere, nella sua totalità, non è d’accordo. Per uniformare il volere di tutta la persona, è importante innanzitutto ammettere la natura non del tutto convinta del desiderio che la spinge, per evitare di prendere in giro voi stessi, convincendovi di aver fatto tutto quello che potevate, senza aver ottenuto un risultato tangibile. Se questo fosse il caso, dovreste controllare se ci sia in voi una forte resistenza a intraprendere questo ultimo passo per scoprire –svelare– l’intera verità in voi stessi, compreso il vostro sé inferiore.

  53. DOMANDA: Persino l’onestà è una cosa difficilissima.

  54. RISPOSTA: È ovvio che l’onestà sia difficile.

  55. DOMANDA: A volte si è convinti di essere onesti, ma andando sempre più a fondo si scopre dell’altro.

  56. RISPOSTA: La strada è ripida, stretta e lunga. Sarà la vostra volontà a determinare se sarete vittoriosi. La difficoltà sull’onestà, comunque, può essere superata con una corretta meditazione sulla propria onestà, chiedendovi poi come mai vi sia tanto difficile. Se vi ponete questa domanda, potrete trovare in voi la risposta. Se conoscete il ‘perché’, meditare sulla questione sarà facile. Normalmente la risposta – e qui parlo in generale – sarà che a nessuno piace riconoscere e separarsi da una propria debolezza. Nessuno ama mettere fine ad una reazione o ad un atteggiamento sbagliato, nessuno vorrebbe pagarne il prezzo. Al sé inferiore piace restare nel suo solito vecchio ‘buco’ a stressarsi piuttosto che cambiare. Una volta riconosciuto questo, il passo successivo sarà più facile. Riconoscere di non voler mettere da parte il vostro ego o la vostra vanità, o qualunque altra cosa possa essere, vi permette di gestire la pigrizia del vostro sé inferiore, usando le verità spirituali finora imparate.

  57. Una volta compreso perché avete tali difficoltà contro la resistenza del vostro sé inferiore, avrete raggiunto molto più di quanto crediate. È meglio scoprire questa resistenza interiore e agire con metodo, piuttosto che superare un errore con un’azione puramente esterna, perché la radice rimarrebbe intatta senza portare ad un autentico avanzamento. Finché il male non viene estirpato alla radice, esso potrà sempre riapparire in altre circostanze. La corretta azione esterna non sarebbe, allora, che una falsità.

  58. È quindi preferibile commettere un errore all’esterno, se viene poi riconosciuto e trattato con la meditazione, piuttosto che agire senza il sostegno della propria natura interiore. Se in un caso del genere troverete la risposta dentro di voi, sperimenterete un meraviglioso senso di vittoria, di sollievo, di pace e di verità, e vi ritroverete un passo più vicini a Dio. Comprendete?

  59. INTERLOCUTORE: Sì, capisco.

  60. DOMANDA: Nelle chiese organizzate, ci sono sacerdoti – e ne ho ricordi d’infanzia – che alle domande ‘È bene questo?’ o ‘È un peccato questo?’, rispondevano sempre ‘Conosci benissimo da solo la risposta’. Pensi che i sacerdoti di quel genere venissero ispirati?

  61. RISPOSTA: Sì, naturalmente. Se solo la gente volesse, troverebbe da sola molte risposte. Ma a parte le domande che concernono l’evoluzione personale, la conoscenza di sé e le proprie imperfezioni, è necessario anche acquisire conoscenze dall’esterno. Ad esempio, prendere conoscenza delle leggi spirituali o imparare a superare certi difetti, o trovare aiuto per purificarsi. Se questa conoscenza dall’esterno non vi viene data, spesso è impossibile trovare la risposta giusta, o capire come comportarsi successivamente. Con una maggiore conoscenza dall’esterno ci si potrebbero dare molte più risposte dall’interno.

  62. DOMANDA: Tu parli di meditazione come se fosse molto facile.

  63. RISPOSTA: No, non è facile, ma si può imparare. Volere è potere. E qualsiasi siano le difficoltà, è mio compito aiutarvi a superarle.

  64. DOMANDA: Come mai le persone importanti, scienziati, artisti – in altre parole i grandi personaggi della storia – non si manifestano mai tramite un medium? Si manifestano forse direttamente a chi è il giusto ‘ricevente’ ma non è medium?

  65. RISPOSTA: È impossibile rispondere in modo generico. Nel mondo dello spirito sono in molti ad avere il compito di ispirare chi possiede talenti simili. La ragione per cui si manifestano molto di rado attraverso un medium, se mai accade, è assolutamente valida e, sebbene ci siano molti medium che si vantano di entrare in contatto con questo o quell’altro personaggio, questo non risponde al vero. Il mondo dello spirito divino non vuole questo tipo di contatto, perché induce quel certo medium o le persone appartenenti ad un determinato gruppo, a sentirsi importanti e superiori. Questo non dovrebbe accadere. Inoltre, non riveste maggiore importanza se sia ad esempio un ‘Goethe’ piuttosto che un qualunque altro spirito dell’ordine divino, ad esprimersi tramite un medium. Se però Goethe dovesse parlare qui, darebbe al medium l’opportunità di vantarsi: ‘Goethe parla attraverso di me’. Gli altri ne sarebbero impressionati e magari guarderebbero dall’alto in basso quelli che non avessero alcun Goethe a comunicare con loro. La dimensione divina vuole evitare tutto questo. Così, nel caso un fatto del genere dovesse verificarsi, dovrebbe essere valutato molto, molto attentamente. E ancora, non tutti i grandi geni sono così evoluti spiritualmente quanto lo sono stati nei loro particolari talenti. Il loro destino nel mondo dello spirito può non essere affatto diverso da quello di qualunque altro. Quindi non si può fare un’affermazione di carattere generale.

  66. Alcuni di questi personaggi sono ora reincarnati; alcuni di loro vivono nel mondo dello spirito in una sfera di purificazione; alcuni là vanno a scuola; alcuni si preparano per la prossima incarnazione; altri hanno un compito da portare a termine nella dimensione dello spirito, sia in relazione al loro talento sia perfezionandosi in altri ambiti. E altri ancora, infine, possono aver già raggiunto una sfera superiore di perfezione.

  67. Ora mi ritiro e dico a tutti voi che nessuno dovrebbe mai sentirsi solo. Dio ama teneramente ognuno di voi e il Suo amore è per tutti voi. Siate in pace e seguite questo sentiero, esso vi porterà alla felicità. Possa Dio benedire tutti i miei amici.

Testo originale: Pathwork Guide Lecture No. 11 - Self-Knowledge - The Great Plan - The Spirit World
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